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Autore: chiarassi    17/10/2013    1 recensioni
{Pairing principali: 2min;Jongkey}
Il compito a loro assegnato sembrava semplice: trovare il traditore sarebbe stato un giochetto da ragazzi, lo avrebbero consegnato al loro capo e sarebbero tornati a svolgere i lavori che erano soliti portare a termine. O almeno così pensavano.
 
Dal capitolo terzo:
«Se questo è tutto quello che hai, sei davvero un bravo ragazzo dalle mie parti».
«Tu invece sei un vero tipaccio» lo canzonò il ragazzo caramella.
Il moro decise di sfruttare al meglio questa occasione.
«Beh, così si dice in giro. Se vuoi posso darti io la roba»
«Come ti chiami, pivello?»
«Kim Jonghyun»
«Beh, Kim Jonghyun, hai ufficialmente attirato la mia attenzione».
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo Jonghyun si risvegliò con gli occhi lucidi e la bocca asciutta.
Si sentiva davvero umiliato da quel ragazzo biondo che lo aveva trattato come spazzatura. 
Si alzò scostando violentemente le coperte, dirigendosi a petto nudo verso il bagno.
Chiuse la porta sbattendola, svegliando il suo compagno di stanza che per tutta risposta urlò un ''YAAH'' mezzo addormentato.
Si guardò allo specchio e si sentì come la prima volta che aveva dovuto servire un cliente, cosa che ormai era abituato a fare. Sporco e rotto.
Si sfiorò il labbro inferiore con il dito.
Sentì nuovamente le labbra di Kibum sulle sue e scosse velocemente la testa.
Si sfregò il dorso della mano sulla bocca e aprì il rubinetto, buttandosi dell'acqua gelida in faccia per svegliarsi.
«Questo può bastare, troietta»
Gli avrebbe fatto vedere lui chi portava i pantaloni tra i due.
Uscì dal bagno, sbattendo di nuovo la porta e si mise una maglietta a caso pescata dalla sedia più vicina. Percorse i corridoi che portavano al cortile lasciando Taemin a urlare scocciato di non sbattere le porte.
Appena l'aria fresca lo investì notò subito Kibum ed i due tipi strani della scorsa notte seduti sulla solita panchina a fumare una sigaretta.
Pur essendo mattina presto il ragazzo caramella si era vestito curando, come sempre, ogni singolo particolare. 
Kibum strabuzzò gli occhi appena vide il moro avvicinarsi al gruppo.
»Yo» disse Jonghyun fermandosi davanti a loro.
«Hei Jonghie, ti piace la mia nuova giacca?» disse Kibum aprendola.
«Fa cagare» sputò Jonghyun lanciando un'occhiata lasciva all'altro, che sorprendendosi ancora di più, si levò la giacca e la gettò a terra con stizza. La giacca cadde ai piedi di Jonghyun che non la degnò neanche di uno sguardo.
«Allora te la regalo!»
«Adesso che te la sei levata sembri quasi una persona» sorrise in segno di sfida.
Il ragazzo lo guardò ancora qualche secondo e poi fece cenno ai compagni di andarsene e si allontanò con loro. 
Jonghyun si sedette sulla panchina al posto del biondo, ancora caldo grazie al suo culo.
Un culo che era sicuro avrebbe sfondato presto.
Appena sentì la campanella suonare si mise in piedi e raccolse la giacca. La osservò per bene e sentenziò che non era poi così male. 
Beh, peggio per lui.
Se la mise in spalla e andò in classe.


 
 *  *  *



Al cambio dell'ora Taemin si diresse come suo solito in cortile.
«Hey» disse qualcuno alle sue spalle «bel bambino».
Taemin si girò lentamente appena si sentì punzecchiare la schiena.
A quel contatto il suo corpo si irrigidì e cercò di assumere un'espressione spaventata.
Davanti a lui si erano raggruppati cinque o sei ragazzi dall'aria poco rassicurante, poco più alti di lui e probabilmente di un anno più grandi che lo guardavano truci.
«Quanti soldi hai nel portafoglio?»
«Io... nessuno»
«Ah sì? Fammi vedere!» 
Quelli che si erano posizionati intorno a lui gli presero lo zaino.
Constatarono anche loro che effettivamente dentro lo zaino non c'erano soldi e rivolsero tutti lo sguardo a Taemin, che stava perfettamente fingendo di essere spaventato.
«Fammi vedere nei pantaloni»
Il biondo continuò con la recita del bambino innocente e si svuotò le tasche senza opporre resistenza, cercando di non rispondere allo sguardo scontroso del bullo.
«Hai qualcosa nelle mutande, ci scommetto. Su, coraggio. Abbassateli!» 
A quell'incitazione si irritò e non fece niente.
«ABBASSATELI HO DETTO!» ringhiò avventandosi su di lui e cercando di abbassarglieli da solo. 
Taemin lo prese prontamente per il colletto, piantando il proprio sguardo negli occhi a pochi centimetri dai suoi e spaventandolo notevolmente.
«Io non lo farei se fossi in te» gli soffiò sulla bocca.
Una figura più alta apparì dietro le spalle del ragazzo, facendolo sobbalzare e costringendolo a mollare la presa.
«Taemin, ti stanno infastidendo?» disse Minho osservando la scena.
Il biondo non rispose e pregò con tutto il cuore che non avesse notato che era stato lui a prendere in mano la situazione e che adesso era il gruppo di bulli ad essere spaventato.
«Noi ce ne andiamo!» farfugliò il presunto 'capo' della banda, allontanandosi insieme agli altri con aria spavalda nonostante la strizza di pochi secondi prima.
Minho li osservò e fece spallucce. Prese Taemin per il polso e lo portò sotto un'albero. Parlarono a lungo ed il più piccolo si sentì sollevato perché per tutto il giorno l'altro non fece parola su quello che era successo. Pensò che non si fosse accorto di nulla, quindi si rasserenò.
Eppure Minho se ne era accorto, altrochè, ma preferì non parlarne, pensando di essersi solo immaginato la scena.
Dopotutto come poteva quel bambino tirare fuori quello sguardo?
Osservò il suo profilo e si convinse che non poteva essere. 
Sorrise e tornò a guardarsi intorno.
Quella mattina non aveva parlato con Kibum e non aveva intenzione di farlo.
Lo scorse da lontano nel suo solito posto, con accanto quei tipacci di Bang Yongguk e Woo Ji Ho al fianco. Notò che anche Jonghyun stava con loro ma si teneva un po' in disparte; lui e Kibum non avevano fatto altro che guardarsi in cagnesco per tutto il tempo. 
Jonghyun tentò una mossa disperata.
«Carino il tuo amico» disse.
L'altro lo guardò interrogativo.
«Choi Minho intendo».
«Stai lontano. da. lui.» soffiò Kibum sottolineando ogni parola.
«Mh, vedremo» 
Gli sguardi di Jonghyun e Minho si incontrarono e il primo lo salutò con un cenno della mano, per poi rilanciare subito un'occhiata maliziosa al biondino davanti a lui.
Forse aveva trovato il suo punto debole. Jonghyun decise di giocare sporco.




 
Salve fanciulli, fanciulle o chicchessia. 
Mi scuso per l'attesa ma non trovo mai il tempo per aggiornare, perdonatemi çç
Non ve la prendete nemmeno con me perché questi capitoli fanno schifo, vi giuro che più avanti diventeranno più carini (spero). Ringrazio la mia cuginetta Flavia Cat, al mio grande amore EvBlazeRainie_YaNG che sono stati gli ultimi a recensire. Grazie mille.♥♥ 

Mi raccomando, continuate a seguirmi e a recensirmi (non è una minaccia, non proprio). Ciao ciao~

  
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