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Autore: Kiki BSK    17/10/2013    4 recensioni
Hurra!! la mia 30° storia che scrivo su EFP!!! Sono felicissiama di aver scritto della famosa Percabeth un'altra volta e spero non sia l'ultima.
"-Annabeh stai sanguinando dalla testa-dico cominciando ad agitarmi.
Non ottengo nessuna risposta,era svenuta.
La prendo in braccio e mi tuffo in acqua tenendola stretta."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can't make you love me

4 anni fa...

 

Sono con i miei amici sulla spiaggia durante le vacanze estive,lontano dai pericoli sulla spiaggia che c'è al Campo Mezzosangue.

Durante le vacanze restiamo solo noi al Campo e diventiamo i re e le regine di questo posto.

Siamo solo io,Grover,Tyson,Thalia,Clarisse e Annabeth…nessun altro.

-Hey Percy!Vieni anche tu!-mi urla Clarisse.

-No grazie,preferisco stare qui-rispondo.

Sono il figlio di Poseidone,in teoria dovrebbe succedere l'opposto,dovrei essere attratta dall'acqua e invece non ci vado.

Vedo i ragazzi che si allontanano troppo finendo oltre il confine.

-Ragazzi tornate indietro o vi obbligo io!-urlo dalla spiaggia.

Entro in acqua e in poco tempo,grazie hai miei poteri li raggiungo.

-Cos'hai Percy…è solo qualche metro-dice Thalia.

Poco dopo viene trascinata sott'acqua insieme agli altri,me compreso.

Era un mostro marino,meglio dire da un Kraken.

Non tutti i mostri erano buoni di natura.

Riusciamo a liberarci e Annabeth viene colpita alla testa da un tentacolo facendola sbattere contro le pareti di uno scoglio.

Ritorniamo in superficie dentro i limiti del Campo.

-Annabeth dov'è?-chiede Thalia.

Mi giro attorno e la vedo sdraiata sullo scoglio dov'era andata a sbattere.

-Andate avanti,io vado a riprenderla-dico alzando un'onda e dirigendomi verso di lei.

Arrivo allo scoglio e mi dirigo verso di lei.

-Annabeh stai sanguinando dalla testa-dico cominciando ad agitarmi.

Non ottengo nessuna risposta,era svenuta.

La prendo in braccio e mi tuffo in acqua tenendola stretta.

Rientriamo nei confini del Campo e comincio a sentirmi poco più tranquillo perché eravamo al sicuro,ma Annabeth continuava a sanguinare.

Mi fermo in acqua tenendola a pelo d'acqua poggiandole una mano sulla schiena e una sulla nuca.

-Annabeth?-provo a chiamarla ma non mi sente.

Formo una bolla d'aria e ci immergiamo sott'acqua.

La poggio per terra e mi avvicino a lei.

Non sapevo cosa fare,potevo provare a far muovere l'acqua che aveva bevuto mentre era sott'acqua ma avrei rischiato di toglierne troppa.

L'unica cosa che potevo fare era tentare una mossa di salvataggio da bagnino.

Avvicino le mie labbra alle sue e comincio a farle la respirazione bocca a bocca,poco dopo si riprende.

-Percy?Cos'è successo?-mi chiede.

-Sei svenuta,il Kraken ti ha colpito in testa-dico mentre lei si tocca la ferita.

-Mi hai salvata,grazie-dice lei.

Metto una mano fuori la bolla prendendo dell'acqua con le mani e poi la faccio scorrere partendo dalle sue mani,poi le dirigo verso la ferita per guarirgliela.

-Hey…cosa ci facciamo sott'acqua?-chiede lei.

-Eri ferita e non ti stavi svegliando così ho provato la classica mossa da bagnino-divo diventando rosso.

Lei istintivamente si tocca le labbra e poi arrossisce anche lei.

Riemergiamo che siamo sulla sabbia.

Usciamo dall'acqua e,appena siamo sulla spiaggia,corro verso la casa numero 3.

-Percy!Percy!-continua a chiamarmi Annabeth mentre gli altri le si ammassano attorno per assicurarsi che stesse bene.

 

Oggi...

 

Sono passati 4 anni ma ricordo tutto di quel giorno.

Siamo ancora nello stesso posto ed io sono fermo sulla spiaggia a guardare il tramonto con i miei amici e mio fratello.

-Ricordate dell'attacco del Kraken?-dice Clarisse.

-Si-risponde Thalia.

-4 anni fa.Vi ricordate come l'abbiamo distrutto?-continua Grover.

-Unico attacco,tutti insieme-dice Clarisse.

-Merito di Annabeth-dice Tyson.

Mi limito a spostare lo sguardo verso lo scoglio in cui era andate a finire lei.

-Vado a prendere altre Coche-dico alzandomi.

-Hey…vengo anch'io-dice Annabeth alzandosi e raggiungendomi.

Arriviamo alla casa numero 3,entriamo e prendiamo le Coche.

-Vuoi una mano?-chiede lei.

-No tranquilla,tutto a posto-rispondo io.

Il rapporto con Annabeth non era cambiato negli anni,ma quel ricordo mi aveva chiarito le idee su quanto mi piacesse quella ragazza dagli occhi grigi e dai capelli d'orati.

L'unica paura che avevo era che lei non ricambiasse i miei sentimenti,così ogni volta scappavo comportandomi da vigliacco per paura di sapere la verità.

Torniamo in dietro con le Coche.

-Che ne dite di dormire qua fuori?-dicono Clarisse e Thalia all'unisono.

-Perchè no?!-rispondo io aprendo una Coca.

-Io voto si e a quanto pare siamo tutti d'accordo-dice Annabeth.

Ne avevamo una grande e tre più piccole.

Prepariamo le tende da campeggio,una per le ragazze,una per Tyson,una per Grover e una per me.

-Come fai ad avere le Coche,sappiamo tutti che è proibito avere cibo "umanizzato" al Campo-chiede Grover.

-Un frigorifero che mi da ciò che voglio,solo cibo umano.Bhè…oltre ad essere un regalo di Papà è stato approvato da Chirone,Dionisio e dalle altre divinità.L'importante è che lo uso solo quando non c'è nessuno a parte noi-rispondo mentre mangiamo dei Cheesburger.

-Utile!-dice Tyson addentando il panino.

L'occhio mi ricade di nuovo sullo scoglio che era dietro Annabeth.

Finiamo di mangiare e restiamo attorno al fuoco,dopo un bel po di tempo andiamo tutti a letto.

Non riuscendo a dormire asco dalla tenda e mi allontano senza far rumore,solo per passeggiare.

Camminando osservo una figura che era seduta a circa cinquanta metri di distanza da me.

Mi avvicino senza far rumore.

La riconosco poco dopo…Capelli biondi che ricadono sulla spalla destra e gli occhi puntati sull'acqua.

Passo dietro la figura per poi sedermi a qualche metro di distanza e poco più indietro in modo che lei non mi vedesse.

Poco dopo lo sguardo mi cade sull'acqua e sul riflesso della luna…era semplicemente magico.

Quando vedo Annabeth che fa per alzarsi mi blocco.

-Percy,che ci fai qui?-mi chiede lei alzandosi in piedi.

-Niente,stavo…stavo guardando la luna e il riflesso e…-mi blocca ridendo.

-Che c'è?!-chiedo io.

-Niente è che sei buffo-dice lei avvicinandosi a me.

-E tu cosa ci fai qui?-le chiedo.

-Pensavo-dice lei aspettando che io fossi completamente in piedi per rispondere.

Mi perdo qualche secondo nei suoi occhi grigi per poi allontanarmi e cominciare a camminare lungo la spiaggia che portava verso gli scogli.

-Aspetta…vengo con te-dice lei avvicinandosi.

-Che temperatura ha l'acqua?-chiede lei.

-20°C…hey!-le rispondo,mi veniva automatico rispondere ma ogni tanto lei se ne approfittava,non in questo caso perché stava ridendo.

-Perchè me lo hai chiesto?-chiedo cercando di ricavare qualche informazione.

-Secondo te perché?!-dice lei divagando.

Che stupido…cosa si può fare in acqua se non il bagno.

Si avvicina all'acqua e in affetti era abbastanza calda da far in modo che non avessimo freddo.

Entriamo in acqua e ci avviamo verso l'acqua più alta.

Non riuscivo smettere di guardarla…se pochi anni fa mi superava lei in altezza adesso ero più alto io.

-Hey…Testa D'Anghe,che ne dici di andare la?-chiede lei indicando lo scoglio.

-Hem…ok-rispondo non sembrando tanto convinto.

Cominciamo a nuotare lentamente verso lo scoglio.

Arrivati ci sediamo per terra.

-Bhè?-chiede lei.

-Cosa?!-chiedo intontito.

-Da quando abbiamo parlato dello scoglio sembra che cerchi di evitarmi-nota lei.

In effetti era vero,cercavo di evitarla a causa di quella stupida rianimazione bocca a bocca.

-No…non cerco di evitarti-dico guardando verso l'acqua.

-A no?-chiede lei avvicinandosi.

Di colpo un'onda si infrange sullo scoglio mandando spruzzi su di noi…era stata colpa mia.

-Scusa-le dico le dico tornando a guardare l'acqua.

Poco dopo lei si alza e si tuffa in acqua.

-Cosa fai?-le chiedo alzandomi.

-Vieni o no?-mi chiede lei.

Mi tuffo anch'io riemergendo accanto a lei.

-Cosa dobbiamo fare-le chiedo mentre lei si rituffava in acqua sparendo.

La seguo e noto che cominciava ad andare in profondità e non le sarebbe bastato l'ossigeno per poi tornare a galla…io non ne avevo bisogno perché respiravo sott'acqua.

Si gira verso di me per chiedermi aiuto,mi concentro e faccio una bolla d'ossigeno in modo da avvolgerci.

-Sei matta?-le chiedo.

-Più o meno-risponde lei ridendo.

Poco dopo mi metto a ridere anch'io poggiandomi dalla parte opposta della bolla.

-Perché l'hai fatto?-le chiedo quando smettiamo di ridere.

-Perché non lasci mai parlare le persone-risponde lei.

Rimango stordito da quella risposta.

-Ovvero?-rispondo io.

-Grazie-risponde lei girandoli per guardarmi.

-Ma mi avevi già ringraziato-le rispondo inclinando la testa.

-Sciocco…per questo-dice lei baciandomi sulle labbra.

Rimango stordito per qualche secondo per poi prendere lucidità.

-Perché dovresti ringraziarmi per un bacio?-le chiedo guardandola negli occhi.

-Perché me lo ha dato la persona che avevo sempre amato ma di cui avevo paura nel caso non ricambiasse-risponde lei mentre guardavo il riflesso dei miei occhi nei suoi.

-Avevo anch'io la stessa paura-dico mentre faccio scivolare la bolla d'aria lungo la riva lontano dagli altri…non avevo voglia di andare a dormire,volevo stare ancora con lei e così chiedo a mio padre di farci trovare dei telomare sulla sabbia.

Lei si viene a sedere tra le mie gambe in modo che potessi abbracciarla.

-Tuo padre?-dice guardando i telomare.

-Si-rispondo sorridendo.

Le do un bacio sulla fronte chiudendo gli occhi e la prendo per mano.

Lei invece cerca le mie labbra per la seconda volta ed io sono più che felice ad andargli incontro.

Un bacio per far scattare una scintilla.

Mi stendo trascinandola con me grazie alle mani intrecciate.

Emette una breve risata che mi fa sorridere contro il suo collo.

Riuscivo a sentire il suo profumo che mi avvolgeva.

Le passo una mano tra i capelli mentre lei torna a baciarmi.

Si stacca per riprendere per fiato e mi guarda negli occhi,non ne avevo mai visti di così belli prima oltre ai suoi…grigi che raramente riuscivi a vedere che diventavano azzurri.

-Ti amo Annabeth-le sussurro all'orecchio sollevando la testa,sperando di non rovinare il momento più bello della mia vita.

-Ti amo anch'io Percy-risponde lei.

Ribalto le posizioni in modo da trovarmi sopra di lei.

Le bacio il collo mentre lei mi carezza la schiena e mi carezza i capelli.

Le sue mani scivolano sul mio petto mentre le mie sfiorano i suoi fianchi.

Mi prende per mano e me la porta dietro la schiena.

Le slaccio il costume mentre la bacio.

Le mordicchio il lobo dell'orecchio e lei mi graffia la schiena.

Una volta tolta la parte di sopra del costume mi diverto a provocarle piccoli brividi.

Le carezzo la parte interna delle cosce,salgo sul ventre,le sfioro i seni,le bacio il collo,la guancia,l'angolo della bocca e poi lei cattura le mie labbra mordendo il labbro inferiore.

Mi sposto sulla parte inferiore facendo schioccare il costume.

Lei mi guarda con aria di vendetta e,una volta che le ho tolto anche la parte sotto del costume.

Ribalta le posizioni e mi ritrovo i suoi capelli,che cadono sulla spalla destra,sfiorarmi il petto.

Mi bacia il collo lasciando un segno rosso mentre io le carezzo i fianchi.

Lentamente porta le mani verso il basso afferrando l'elastico del costume.

Esso scende con una estrema lentezza finché non vengono completamente sfilati.

Finito quell'operazione ribalto ancora una volta le posizioni,dovevo vendicarmi del segno rosso sul collo facendo lo stesso con lei,facendo vedere che ora apparteneva a me.

Glielo lascio sul collo e sulla spalla,nel farlo lei inarca la schiena.

Poco dopo quelle scintille fanno scattare la fiamma che man mano aumenta di calore e di altezza.

Magari i nostri padri non andavano d'accordo,ma io e Annabeth eravamo in perfetta sintonia ed eravamo contenti che loro lo avevano capito.

Mi stendo affianco a lei e le metto una mano sotto il collo (in modo da farle da cuscino) e l'altra sul fianco.

Lei si avvicina e mi matte una mano sul petto e con l'altra mi carezza il viso.

-Sei bellissima-le sussurro carezzandole il viso.

-Anche tu-dice lei prendendomi con due dita il mento per poi baciarmi.

Restiamo per qualche minuto a guardarci negli occhi e a coccolarci.

-Mi sa che ci conviene andare-le dico.

-Sicuro?-chiede lei.

-Se non vogliamo fargli preoccupare-le rispondo.

-Giusto-concorda lei alzandosi.

Ci rivestiamo ed io le do una mano ad allacciare la parte superiore del costume.

Camminiamo mano nella mano tornando all'accampamento…se così si poteva chiamare.

Lei si tiene al braccio con tutte e due le mani.

La prendo in braccio alla sprovvista facendole fare un giro per aria.

-Ti amo-mi dice sorridendo.

-Anch'io ti amo-le dico baciandola.

Si aggrappa al mio braccio mentre le prime luci dell'alba cominciavano a farsi vedere.

-Ci vediamo tra poco-dice lei.

-Puoi venire dentro-le dico.

Guarda la tenda delle ragazze e poi entra con me.

Finalmente stringevo la ragazza che amavo senza che ci fossero conflitti o storie del genere.

I nostri padri non rifiutavano il nostro rapporto e noi non potevamo essere più felici…finalmente eravamo liberi di amarci senza pensare che o l'uno o l'altra rifiutasse.

La proteggerò per sempre,nessuno ora le farà del male.

Dopo questo pensiero mi addormento accanto a lei che mi teneva stretto a lei,ed io tenevo lei stretta a me più che potevo.

Angolo dell'autrice:
Allora...vi sono piaciuti i due piccioncini? (Ride)
Ok...questa è la mia 30° storia che pubblico e...e...sono FELICISSIMA di vedere che in tanti leggono le mie storie...
L'unica cosa che mi resta da dire è "Alla prossiama! " ...(scappa salutando)

  
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