Erano le diciassette e trenta di una domenica qualsiasi.
I genitori di Alessandra non erano a casa, poichè, data la sfortuna di dover andare a scuola il giorno seguente, l'avevano lasciata sola a fare i compiti.
"Ah sì?" pensò tra sè e sè la fanciulla dalla chioma color ciliegio, "Allora chiamerò Sandy e guarderemo insieme l'ultimo episodio di Free!"
La ragazza era così contenta di questa sua idea geniale che subito, senza pensarci due volte, prese in mano il cellulare e compose rapidamente il numero dell'amica.
Tum. Tum. 
-Moshi Moshi.-
-Ciao Sandy, come va? -
-Tutto bene, mi annoio solo un pochino... ammazzo il tempo copiando la copertina di Tora to Ookami, nulla di particolare. E tu?-
-Bene!- rispose la ragazza piena di entusiasmo. -Io, invece, ho appena finito latino. Senti, ti andrebbe di vederci, così continuiamo a guardare le mille e uno avventure dei piscinari?- le chiese, infine, sperando in una risposta positiva, che non tardò ad arrivare.
-Ma certo! Prima, però, andiamo a prenderci un gelatino in piazza! Vienimi a prendere al passante.-
-Tra quanto?- Domandò Alessandra, infilandosi subito il suo cappotto nero, correndo verso la porta di casa.
-Due minuti.-
-Due mi..nuti?!- chiese stupefatta. La risposta tardò ad arrivare, come in attesa di qualcosa; nel frattempo, Alessandra era già uscita di casa.
-Sì, due minuti,perché?- ripropose nuovamente l'altra, cercando di trattenere le risate.
-Ma dove sei? Perché ridi scusa?!- battibbeccava l'altra, cominciando a correre davanti a sé.
-Girati verso destra.- le ordinò repentinamente, sempre continuando a ridere.
Alessandra confusa si guardò intorno per strada smarrita,e poi fece come le venne detto.
-Avevo già programmato di venire da te- sentì quella voce provenire dal cellulare, ma sembrava più vicina. Si accorse poi che l'amica le stava davanti.
[...]
Le due ragazze, con i loro deliziosi gelati ai gusti kinder cereali e nutella, entrarono in casa.
-Io, prima, vado in bagno- annunciò Alessandra, come se fosse in un intervista, passando per il corridoio.
L'ospite si precipitò in camera e,facendo come se fosse a casa sua, accese il computer.
Si fiondò su Google alla ricerca degli episodi dell'anime, cliccando sul link dell'ultimo episodio e, presa dalla curiosità, cominciò a gustarsi l'inizio.
Fissando attentamente il monitor, Sandy si accorse che c'era qualcosa di strano nelle animazioni di quell'episodio. -Ma com'è possibile...- Mentre la sigla di apertura proseguiva, i personaggi si guardavano in giro cercando qualcosa, o meglio, qualcuno.
All'improvviso, si sentirono delle urla provenire dal corridoio. Sandy drizzò le orecchie un po' scossa, cosa altro poteva essere successo? Non era il momento di porsi altre domande, così si alzò e andò a controllare di persona.
-L..Li... Sandy... c'è...-
-Cosa...?-
Proprio non andava. Raggiunse la ragazza davanti alla porta del bagno, rimanendo per qualche secondo allibita, quasi sbiancata.
-Ale... vedi anche tu quello che vedo io..?-
-...Io... dammi un pizzicotto..!!-
Le due si guardarono per un attimo, rivolgendo poi nuovamente lo sguardo verso la vasca da bagno. Un grido collettivo.

Angolo di Vallellata:
Salve a tutti.
Questa è la prima fiction che scrivo su Free!, perciò non massacratemi, vi prego. çwç
Volevo ringraziarvi per aver letto questo capitolo e vi chiedo di essere pazienti, perchè il prossimo arriverà a breve.