Si era buttato subito sul divano.
Incredibile. Non importava che Mary Margaret avesse passato la domenica mattina a cucinare per preparargli l'arrosto con contorno di patate fritte – tagliate spesse, come piacevano a lui: appena tornato dal turno di notte, Leroy aveva grugnito un ciao e si era steso a faccia in giù sul divano sgangherato del suo piccolo monolocale. Lei aveva ultimato di guarnire i piatti con la salsa di mele, e lui non si era mosso di un millimetro, anzi. Aveva iniziato a russare.
Mary Margaret sbuffò. Si tolse il grembiule, andò verso il divano e si chinò sulle ginocchia per scrutargli il viso.
«Ti detesto, lo sai?» sussurrò, mentre accarezzava la sua guancia irta di barba. Gli tolse delicatamente il berretto. Dio, aveva ancora la giacca addosso. Doveva essere davvero stanco morto.
Era stata un'idea di Leroy, quella di farla restare a dormire da lui la sera prima. Avevano cenato insieme, e quando si erano fatte le nove lui l'aveva lasciata per andare al lavoro. Per una volta puoi rilassarti senza quella piantagrane dello sceriffo tra i piedi, le aveva detto. Mary Margaret aveva sorriso. Voleva soltanto dormire tra le sue lenzuola e aspettarlo per pranzo, il mattino dopo. Aveva passato la serata a guardare Via col Vento per l'ennesima volta; si era appisolata sul divano, poi verso le due di notte si era riscossa e aveva spento la tv. Aveva indossato una delle grandi magliette bianche di Leroy, e soltanto quella, per andare a dormire. La mattina si era subito data da fare per preparare il suo bentornato...
...ed ecco qui il risultato di tanto sforzo.
Pazienza. Sorrise, sfiorando il contorno del suo orecchio e lasciando che la carezza proseguisse lungo il collo. Era distrutto e completamente k.o., ma era con lei adesso.
Scosse la testa e si alzò, per andare a riporre il pranzo nei contenitori termici. Avrebbero potuto riscaldarlo per cena.
La mano di Leroy la trattenne per il polso. Allora era sveglio.
Con un gemito gorgogliante simile a quello di un orso, Leroy la costrinse a sedersi sul divano scassato, e le cinse la vita con le braccia, sistemando la grande testa rasata sul suo grembo.
«Lasciami sistemare la tavola, almeno!»
«Hmph.»
«Si raffredderà.»
«Hmphumuph.»
Mary Margaret gli accarezzò dolcemente la testa. Si chinò per poggiargli un bacio sulla nuca, e strinse forte le sue spalle ampie per un momento.
«Ti ho già detto che ti detesto?»
Le palpebre di Leroy rimasero chiuse, ma un sorriso gli tirò le labbra.
«Hmph. Humphuhmu.»
Lei sorrise a sua volta. «Anche tu mi sei mancato.»
NdBlackFool
Secondo giorno, secondo stralcio di Snowy ^^ Grazie di cuore a Yoan Seiriyu, Pikky ed Erin00 per le incoraggianti recensioni. E' la prima volta che partecipo a una challenge, mi sto divertendo molto e trovo che sia un modo veramente delizioso per spronarci a scrivere di più <3