Quel giorno, di andare a scuola proprio non ne avevo voglia.
La prospettiva di fare tre ore di italiano di seguito non mi stuzzicavano per niente, ma qualcosa dentro di me mi diceva che la giornata si sarebbe rivelata fantastica.
Così, da bravo ragazzo quale non ero, uscii di casa e mi avviai alla fermata dell'autobus.
Come sempre dovetti aspettare dieci minuti in più del dovuto, la corriera era in ritardo...
Le prime ore passarono in fretta, anche grazie a tutte le uscite per 'andare in bagno' che facevo...
Quando uscii alla fine della quarta ora, il mio cuore prese a battere all'impazzata...
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, quando aprii la porta del bagno...
Era come se il mio cuore avesse previsto una visione come quella che avevo davanti agli occhi e avesse voluto darmi un avviso..
Seduto sul bordo del lavandino, con la sigaretta in bocca, si trovava un ragazzo della mia età, biondo cenere, spalle larghe e fisico da calciatore..
Mi avvicinai facendo il più piano possibile, per paura che potesse essere un sogno e scomparire, quando lui si girò verso di me, fissandomi come se non mi vedesse, come se fosse perso in qualche altro mondo...
Io lo fissai come un ebete, quando notai i suoi bellissimi occhi blu..Non azzurri, blu come il mare. Semplicemente stupendi...
Non so per quanto restammo fermi a guardarci ognuno perso nei suoi pensieri, ma ad un certo punto decisi di smuovere la situazione.
Allungai la mano verso di lui ed esclamai - Piacere, Lawrence -
Lui mi fissò per un pò,mormorò - Thomas - e mi strinse la mano...
Mille sensazioni, che non saprei definire, mi attraversarono in quel momento e mi legarono a lui in modo inscindibile..
Mi accesi anche io una sigaretta e mi sedetti sul bordo dell'altro lavandino.
Fumammo in silenzio, senza dirci una parola, ma l'atmosfera che si respirava era dolce.
Visto dall'esterno, c'era come una specie di alone intorno a noi, come una coperta pronta a proteggerci, come un altro mondo del quale facevamo parte solo noi due..
Mi ritrovai a sorridere senza motivo.
Dopo qualche tempo, lo vidi alzarsi e buttare la sigaretta nel lavandino ed avviarsi verso la porta..
Fece per aprirla, ma si bloccò un momento, per girarsi verso di me, sorridermi,sussurrare un dolcissimo grazie ed uscire.
Finii la sigaretta senza accorgermene, ancora con i pensieri rivolti a lui e ritornai in classe.
Ancora oggi, ricordando quello che successe, le mie amiche si perdono a descrivere la faccia raggiante che avevo quando mi videro entrare...
Quello che so per certo è che ora non sarei qui a raccontare se il mio istinto non mi avesse detto di andare a scuola..
Che dire? Da allora non c'è una volta in cui non lo ascolto....
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Buon
pomeriggio!!!
Beh, come sempre 'ste cose mi escono per colpa del mio migliore
amico..Ma che posso farci? Sono una slasher nata, per me è impossibile non
scrivere su una coppia che mi fa impazzire..Eh già, Lawrence e Thomas esistono.
Nomi falsi si capisce, o sarei già morta per le botte che uno dei due mi avrebbe
dato dicendo 'E se qualcuno che conosciamo leggesse?? Eh?? E se tirasse
conclusioni affrettate???'
Già ;_; purtroppo buona parte della storia,
andando avanti, sarà solo frutto della mia fantasia... Per ora... *_* :il mio
animo slasher lavora un piano per mettere in pratica tutto quello che
succederà:
Che altro? Ah sì! Law e Tom vanno per i fatti loro, da arancione
il rating potrebbe diventare rosso :me si lava le mani, fanno tutto loro, me non
centra niente:
Baci baci gente^^ p.s. Lo so, è corto, ma è un prologo, il bello arriva avanti..Ed anche i capitoli più lunghi. Bye
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