One-shot dalla testa di quel pazzoide che si fa chiamare Dottore. Cosa avrebbe potuto pensare in alcuni momenti delle sue avventure con Rose?




Ciao Rose.
Sono arrivato alla fine di questa mia fantastica rigenerazione e tutto quello che vorrei dirti, non riesce a uscirmi dalle labbra.
Voglio farti sapere che hai portato la luce in due cuori spezzati dalla guerra che ho dovuto combattere e che non avrei pensato di poter provare un tale sentimento per una “stupid ape”, ma penso che tu abbia già capito che quando ti ho detto che sei stata fantastica, in realtà intendevo ben altro, che anche solo pensare mi viene difficile.
Quando hai assorbito il Vortice del Tempo per venire a salvarmi mi sono quasi arrabbiato perché non pensavo che valesse la pena rischiare tutto per salvare un vecchio stupido come me.
Ti ringrazio però, così avrò un’altra occasione per stare con te, sempre se mi vorrai.
Ora starò solo molto attento a non ferirti durante la rigenerazione, perché altrimenti non saprei come perdonarmelo.
Alla prossima, sei stata fantastica!
 
*
 
Ciao Rose,
Sono ancora io ma diverso. Credo tu te ne sia già resa conto, e anche io notando il modo in cui mi guardi.
Questo nuovo me è più impulsivo, non pensa così tanto come quello precedente, quindi mi hai fatto quella domanda te l’ho quasi detto.
Ma mi sono trattenuto perché non era il modo in cui te lo volevo dire.
Vorrei che tu capisca quanto difficile sia dover vedere le persone che ti accompagnano andarsene per un motivo o per l’altro. Tu mi hai promesso che starai con me per sempre ma in fondo già sappiamo che non potrà mai essere così. Non sopporterei vederti invecchiare e, anche se tu non lo ammetteresti mai, riesco già a vedere quello sguardo sul tuo bellissimo viso.
Perché, Rose, te lo dirò prima o poi.
 
*
 
Non ci posso credere.
Non è servita neanche una situazione di vita o di morte a farmi uscire quelle due semplici parole.
Perché sapevo che non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti fartelo sapere in quel modo, dalla bocca di qualcun’altra, dopo aver saputo che mi ero buttato nel vuoto.
Ma tu lo sai già, vero? Eppure non sembra che ti dia fastidio il fatto che non te l’abbia mai detto, sono più di due anni che viaggiamo insieme, ma non credo che ci sia veramente bisogno di pronunciare quelle parole ad alta voce. Non c’è mai stato bisogno per noi due di dirci le cose, solo uno sguardo e ci capiamo all’istante.
C’è ancora tempo comunque, ne sono certo.
 
*
 
Stupido Dottore.
Più di 900 anni e ancora non hai coraggio a sufficienza?
Ancora un’altra volta ho rischiato di perderti e rimanere per sempre intrappolato, e non sono ancora riuscito a dirtelo.
Preparati, Rose Tyler, sta per arrivare il momento.
 
*
 
Idiota.
Tu, io.
Stavo già costringendomi a non vederti più senza un addio ragionevole, che ecco vederti riapparire subito dopo.
Ho pensato allora che in due saremmo riusciti a vincere come sempre, insieme, ma vederti perdere la presa da quella leva mi ha tolto il respiro, nonostante io non debba respirare come voi umani.
Poi Pete è apparso dal nulla e ti ha portato nell’altro universo e il portale si è chiuso per sempre poco dopo.
Sai qual è la parte peggiore?
Che anche se stavi per morire, potevo benissimo leggere sul tuo volto la delusione come se stessi pensando “Mi dispiace, Dottore, ma non sono riuscita ad aiutarti. Non voglio lasciarti da solo ed è solo colpa mia.”
No, Rose. Non è assolutamente colpa tua. Non lo è mai. E questa tua costante preoccupazione per gli altri, più che per te stessa, mi ha fatto nascere e maturare il sentimento profondo che nutro per te.
Ma non lo saprai mai, perché non avrò più la possibilità di rivederti e ancora non so come potrò convivere con questo dolore. Forse una o due rigenerazioni potrebbero bastare.
Rassilon, neanche adesso riesco a pensare a quelle due semplici parole.
Chissà se uscirò mai dal TARDIS e se riuscirò a non vedere il tuo viso scomparire ogni volta che chiudo gli occhi.
 
*
 
“Rose Tyler…”
Dannato collegamento. Due secondi in più e te l’avrei detto.
Tu hai trovato il coraggio e nonostante sapessi che non saresti più riuscita a vedermi hai pronunciato ugualmente quelle parole dolorose, che hanno toccato profondamente i miei due cuori, più di quanto tu sia già stata in grado di fare.
Ho visto il vento gelido della Norvegia sferzarti il viso e quella sensazione era anche dentro di me.
Ho visto le lacrime rigarti il viso, il troppo mascara che ti ostini a mettere colare sulle tue guance e sentivo chiaramente le lacrime scendere ostinate da questi occhi così vecchi che non si stancano mai di guardarti.
Ho visto la tua delusione quando hai scoperto che non potevi toccarmi e io avrei dato qualsiasi cosa per poterti stringere ancora una volta a me e dirti che era tutto un brutto sogno e che non ti avrei lasciata andare.
Ho visto nei tuoi occhi per un istante quella sensazione di grandezza e di unicità quando ti ho detto che stavo bruciando un sole solo per dirti addio e credimi, brucerei altri 100 soli per vederti ancora per pochi secondi.
Non sono riuscito a vedere però il tuo bellissimo viso quando sono sparito, ma sono sicuro che il mio fosse somigliante. Delusione, tristezza. Ancora una volta quelle maledettissime parole non sono uscite dalle mie labbra e non le potrai più sentire da me.
Sappi che sono talmente vigliacco che neanche quando mi sono accorto che il collegamento si era interrotto le ho dette; le ho tenute come un segreto per tutto questo tempo, e le terrò con me finché non me le dimenticherò o finché non ti rivedrò di nuovo, ma entrambi abbiamo capito che questo non succederà mai.
Addio Rose Tyler, difensore della Terra.
 
*
 
Sono passati due anni o forse di più da quel tremendo giorno e ancora non riesco a credere che Donna sia riuscita a parlarti.
Lei non sapeva neanche chi tu fossi, ma con le parole “Bad Wolf” la mia speranza si è riaccesa.
Ti rivedrò, Rose. Sempre che prima non riesca a vedermi prima tu.
 
*
 
Eccoci qui.
Su quella stessa spiaggia.
Tu, io e l’altro me, impossibile ma eppure possibile.
E sono un codardo, non smetterò mai di ripeterlo, perché ti ho abbandonata nello stesso universo con un me che non sono io. È difficile per te da capire, ma fidati, sono ancora spiazzato io stesso.
Però lui ha i miei stessi pensieri, sentimenti e carattere. Ed è umano: ha un solo cuore, una sola vita e la vuole passare con te.
L’unica avventura che io non potrò mai avere, e l’unica che vorrei veramente avere.
Ed eccoti a chiedere la fine di quella frase che non sono mai riuscito a completare, che non ho il coraggio di completare perché non penso ne abbia bisogno. Tu lo sai già e sai che non mi piace ripetere le cose.
Ma tu lo chiedi all’altro e lui allora si abbassa e ti sussurra qualcosa nell’orecchio.
Lo guardi e lo baci. Finalmente l’hai sentito e puoi passare l’eternità con me.
Anche se non sono io, non veramente.
E fa male, posso sentire i miei cuori che mancano due battiti.
Vederti baciare l’altro me mi fa comprendere che non abbiamo davvero mai avuto l’occasione di baciarci propriamente. La prima volta, con il vecchio me, quel bacio aveva lo scopo di estrarre il Vortice del Tempo che ti aveva fatto diventare il Bad Wolf ed evitare che ti uccidesse, in più neanche te ne ricordi. La seconda volta, con questo corpo, non eri tu perché Lady Cassandra si era impossessata della tua mente e si era lanciata su di me; ho capito solo ripensandoci poco dopo che lei stava seguendo i tuoi pensieri.
Ed eccoti con lui. Devo andarmene perché non resisto più alla vista di voi due insieme, è troppo doloroso.
Addio quindi, Rose Tyler.
Sono sicuro che avrai una vita fantastica e brillante con questo me.
 
*
 
Non voglio andarmene.
So che è arrivato il momento però, mi era già stato predetto.
Questo addio però voglio farlo in grande stile, per questo ho visitato tutti i miei compagni ancora in vita. Poche parole. Non sono servite.
Ma te, mia cara, sei stata lasciata per ultima.
Quando sono venuto a rivederti, non c’eravamo ancora incontrati.
Mancava ancora qualche mese a quella sera nel grande magazzino, dove lavoravi, quando ho preso la tua mano e ti ho detto “Corri!” per salvarti dai manichini viventi che quasi ci uccidevano.
Mancava ancora qualche mese alla mia brusca entrata nella tua vita, quando, senza pensarci, ti ho invitata a viaggiare con me. E tu, con una prima titubanza, hai seguito questo vecchio pazzo, tutto orecchie e accento del nord.
Un po’ fa male non poterti salutare come avrei voluto, ma sarei incappato nella mia stessa linea temporale, e questo non sarebbe stato un bene per nessuno dei due.
Quindi adesso nel TARDIS mentre sento l’energia rigenerativa fare il suo dovere, ripenso a te, Rose.
Ai tuoi occhi color nocciola sempre pieni di curiosità verso i mondi dove ti portavo.
A tutto quel trucco che ti mettevi, ma che ti faceva sembrare sempre bellissima ai miei occhi.
A quella bocca non perfetta e a quel sorriso con la lingua tra i denti che mi faceva veramente impazzire e muoveva qualcosa dentro di me.
Alla tua attenzione per il prossimo che superava quella per te stessa.
All’amore che so che provavi per me.
Ora, Rose Tyler, posso permettermi di dirlo, nella speranza di non dimenticarlo nella prossima mente.
Ti amo.







Vi rompo ancora per dirvi che è presente una versione in inglese che ho pubblicato su FanFiction e Archive of Our Own

Kisseeeees :-*