Era una calda giornata d’agosto.
I ragazzi avevano deciso di concedersi una vacanza.
Erano al porto, i Cclown,  stavano aspettando il traghetto che li avrebbe portati sull’isola li vicino.
Erano così emozionati e gasati quei ragazzi che sembravano scimmie da circo.
Ma improvvisamente una folata di vento fece volare via il cappello di una ragazzina che era li di fianco.
Il cappello andò dritto in faccia a Barom che lo prese al volo, e disse.
“Stu vient e merd. Ma e chi è stu cappiell né???”
“E’ mio.”
Disse timidamente la ragazzina dai capelli rossi.
“Ah mi scuso, è tuo questo capello signorina.” Gonfiandosi il petto, mostrandosi un ragazzo altolocato.
Gli si affiancò Jun sussurrandogli all’orecchio.
“Uaaa fratè comm è bon”
Gli dette una gomitata e sorrise alla ragazza restituendogli il capello di paglia.
“Sei diretta anche tu sull’isola?”
Gli domandò Barom, guardando la ragazza.
“Si, raggiungo le mie amiche.” Disse lei, indossando di nuovo il suo cappello.
“ AH!! Le amiche “ disse Siwoo
“Come ti chiami bella uagiona?” Gli chiese Maru
“Mi chiamo Hana” gli rispose timidamente.
Arriva il traghetto fermandosi alla banchina, creandosi così file di persone perdendosi di vista.
“Uaa fratèè na ved kiùù” urla Barom
“E vabbè ja sta cop a stessa nav, a truavam” esclama Ray
Salgono a bordo, e così danno il via all’operazione “Trava cappello di paglia”
Ad ogni cappello che avvistavano urlavano di fermarsi.
Fermano una ragazza, dall’apparenza sofisticata, ma non c’era niente di sofisticato.
Quando lei si girò, con i suoi enormi occhioni blu, esclamò.
“Ma crè m stai tuccan, ma c m vuò fa na rapin?? Bellooo j tagl a chep.” Agitando la mano davanti al suo viso.
“OOo chest mozzc, fuiitttt”
Scappano a gambe elevate.
Dopo tanta fatica finalmente scorgono la ragazza seduta al bar, che sorseggiava un thè freddo.
“Uaaaaa tanta fatic, chel stev asstat a bevr” dice Jun
Si impossessano di un tavolo a cinque posti, e danno un calcio a Barom per farlo avvicinare.
“Ciao scusa, occupato posto libero?
Cioè volevo dire questo posto è libero??” Farfuglia il ragazzo agitato.
“Ma certo, accomodati”
“Cosa bevi?”
“Un thè”
Ordina anche lui un thè, mentre allunga l’occhio verso i ragazzi, che si stanno beffeggiando di lui.
Senza farsi notare fa segnali di morte alla “Vi spiezzo in due”
Sorseggiano il loro thè, ma senza parlare, ma è proprio Hana a rompere il ghiaccio.
“Come hai detto che ti chiami?”
“Mi chiamo Barom, molto piacere”
“E’ un piacere conoscerti” gli sorride, guardandolo.
“Oh come sei carina quando sorridi”
“ Oh grazie uhuhuhuh” sorride coprendosi la bocca con la mano.  
“Stasera hai da fare?”
“No, me ne resterò tutto il tempo in albergo”
“ We no no, stasera ti va di cenare con noi??”
“Con voi sei dici?”
“Si noi i grandi cclawn, ci hai riconosciuto?”
“Veramente no, mi dispiace”
“vabbè ja, so dettagli”
“Dai ho deciso, sono dei vostri”
Barom dalla felicità alza i pollici al resto della band.
Arrivati sull’isola, entrano insieme nell’hotel, aiutandola con la valigia.
Si salutano, andando ogni uno nella propria camera, dandosi, appuntamento al ristorante per le 20.
I ragazzi erano li in anticipo, prendono posto, iniziando a mangiare grissini.
Alle 20:15 anche la piccola Hana si fa vedere, con un bel vestitino a fiori e i capelli rossi raccolti solo su un lato.
“Scusate il ritardo ragazzi”
“Nooo tranquill c sim sul abbuffat e grissin” borbotta T.K
Si accomoda al suo posto e decidono cosa ordinare.
“I voglj e purpett ca sarz” urla Siwo
“Noi i cannelloni, andiamo sul leggero” risponde T.K
“Io carne con patate” dice Barom
“Io prendo gli gnocchetti” conclude, Hana.
“Perfetto cameriere, ci porti tutto abbondantemente grazie”
Il cameriere si ritira nelle cucine.
Intanto T.K e Jun stavano pianificando un piano diabolico, per Hana e Barom.
Appena sono serviti, mangiamo con gusto.
Siwo, guarda Ray e gli offre una polpetta, ma il ragazzo rifiuta.
Abbassa la testa guardandolo male, e infilza la polpetta ,con una delle bacchette, agitandogliela davanti.
“ ma crè nun t magn a purpett!
 Ma stai rifiutando?”
“ No ja dammi qua” Ray prende la bacchetta e mangia in silenzio, sapeva che Siwo era sazio, e pur per non buttarla la voleva mollare a qualcuno, e quella sera era capitato a lui.
Nel frattempo, T.K e Jun si alzano con la scusa di andare in bagno, ma si dirigono dritti in cucina.
Vedono il loro cameriere preparare i drink, e lo fermano.
“ Uaaa fratè, ma guarda che macchia hai sul panciotto. Ma mi meraviglio di te.” Lo interrompe Jun, mentre T.K si avvicina al vassoio.
“ Ma signore ho una macchia? Davero?
Mi perdoni, non lo sapevo, che figuraaaa” si guarda intorno, alla ricerca di quella macchia. Il malcapitato dall’accento russo, non capendo nemmeno lui cosa stava succedendo.
Intanto T.K versa dell’afrodisiaco nei bicchieri di Barom e Hana.
Appena l’atto è compiuto, si avvicina dandogli una gomitata, andando via.
Jun guarda quasi ridendo quel povero ragazzo, tranquillizzandolo.
“ Ohhh scusa fretè, tutto appost. Orrore mio ho preso un’abbagglio,  nessuna macchia. Guardati, sembri o frat e l’omino bianco”
Ritorna al tavolo e sorride, seguito dal cameriere confuso, con i loro drink.
Ogn’uno prende da bere e i due diabolici ragazzi, guardano divertiti l’opera.
Passati esattamente, 15 minuti, l’effetto dell’afrodisiaco inizia.
“Fa caur èèè” esclama Barom, con occhi sgranati, narici dilatate e sudorazione elevata.
“ Oh si come fa caldo né” risponde la piccola ragazza
“ Jun, più che toro, m par o mostr e loccnes” Afferma T.K dandogli una gomitata a Jun ridendo a crepapelle.
Escono tutti sul terrazzo per prendere aria, e ad ogni sguardo i due ragazzi si mangiavano con gli occhi.
Non ci volle tanto per i due, andare via, nella camera di lei.
T.K guarda Jun e si danno il cinque soddisfatti, prendendo a bere con gli altri, diventando delle vere spugnette.
Qualche ora dopo i ragazzi rimasti soli, e ormai ubriachi, hanno voglia di avventura, e cosa potevano fare a tarda notte di eccitante?? Andare a spiare il loro amico.
Arrivati sotto il balcone della camera, si siedono allineati sul muretto rialzato.
Maru chiede a Ray di dargli l’accompagnamento musicale, iniziando la sua serenata.
“Affacciati alla finestra bella miaaaaa”
Jun le da una spinta, facendolo cadere all’indietro.
Mentre Siwo si mette a 90° con T.K alle sue spalle, fingendo l’atto sessuale, sculacciandolo.
“Ahhh sii, ahh yes baby” urla Siwo, ridendo tutti come dei matti.
Ma improvvisamente, dal balcone spunta Barom solo coperto dal lenzuolo, e gli lancia addosso, una scarpa.
“OOO k spaccim stat stat facen??”
“Ma k buò?? Ti stiamo dando fastidio??” domanda Maru
“ E m sconcentrat, sciòòò”
“ Ooo spettinabbile, ti meno il cane nguollo” risponde Ray
“ E chi sarebbe sto cane?”
“ Vai T.K zonbalo nguollo vai”
“ Ooh can a chi??” ribatte T.K
“Vabbè fratè, io ritorno dentro cià” saluta Barom, lasciando i ragazzi lì.
Dopo tante risate, i ragazzi si addormentano, lì in giardino.
Il mattino seguente, Barom si affaccia al barcone per prendere aria fresca, ma nota i ragazzi dormire lì, uno su l’altro.
Fa qualche fischio ma niente, non si svegliano, allora li chiama per nome.
“ Ooo fruttaiuoli è mattina”
I ragazzi scattano, guardandosi in faccia.
“Abbiamo dormito qui eh” afferma Siwo
“Si, e teng pur fam” disse T.K
“Che ne dite se andiamo, a fa colazione?” domanda con filo di voce Ray
“Seh, magari prima na doccia” Gli suggerisce Barom
Alzano il viso in su e lo guardano.
“Romeo, tu e Giulietta, perché non ci raggiungi, andiamo al mare dopo”
“E vabbè, c vediamo dopo” Barom rientra, e ancora i ragazzi rimangono soli.
“Raga non si deve sapere di stanotte, rischiam na figur e merd” dice Siwo alzandosi.
I ragazzi annuiscono dicendo in coro
“ Tacciamo tutti”
E così si conclude una fatidica notte, il resto è storia.