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Autore: September_39    20/10/2013    3 recensioni
Seblaine Sunday! Seblaine Challenge!
Blaine e Sebastian e il cliché più vecchio del mondo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Seblaine Sundays'
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Questa Fanfiction è in risposta alla sfida lanciata da Valentina sul gruppo Seblaine Events.
 


“Blaine muoviti o giuro che ti lascio qui!” impreca Sebastian, suonando di nuovo il clacson e guardando esasperato il suo ragazzo armeggiare con le chiavi di casa.
“Arrivo arrivo. Ti vuoi rilassare? Dobbiamo uscire a cena, non festeggiare Natale con i suoi genitori”
“Ah ah molto divertente Anderson. Non sono agitato, solo che odio arrivare in ritardo lo sai. Specialmente quando la prenotazione è a mio nome”
Finalmente Blaine sale in auto, si allaccia la cintura e la volvo di Sebastian si immette nel traffico di Washington. 
Passano il breve tragitto in silenzio, Blaine canticchia le canzoni ala radio mentre Sebastian guarda fisso la strada.
E’ strano, pensa Blaine, di solito è un chiacchierone.
Forse qualcosa non va, ma decide di non farsi paranoie inutili e cercare solo di pensare alla bella serata che li aspetta.
Non sa esattamente dove sono diretti ma sa che sarà una serata da ricordare, perché quando Sebastian si comporta in quel modo vuol dire sempre che nasconde qualcosa.
L’ultima volta che è successo è stato lo scorso anno quando lo ha trovato ad aspettarlo fuori dal lavoro, con un giubbotto di pelle e due biglietti per il concerto di Bon Jovi.


Si sente mancare il respiro Blaine quando finalmente la Sebastian parcheggia e si rende conto di dove sono: La rouge, il ristorante del loro primo appuntamento.
Non ci sono più tornati dopo quella volta, hanno deciso che se lo terranno per le occasioni speciali ma ogni volta niente gli sembra mai abbastanza all’altezza di quella prima magica serata.
Evidentemente qualcosa ha fatto cambiare idea a Sebastian, perché è proprio lì che stanno entrando mano nella mano.
La voce di Sebastian trema leggermente quando annuncia il suo nome, scambiandosi una bizzarra occhiata d’intesa con il cameriere che subito fa innervosire Blaine: è incredibile come tutti ci provino con il suo ragazzo anche sotto il suo naso.
Ma Sebastian non se ne cura, accarezza il dorso della mano di Blaine che ancora stringe nella sua e gli fa strada fino al loro tavolo, sedendosi uno di fronte all’altro.
“Amore è bellissimo, non ci credo che mi hai portato qui. Cosa festeggiamo? Hai avuto quella promozione finalmente?”
Blaine non sta più nella pelle, deve sapere, deve sapere subito!
Ma il suo ragazzo non è dello stesso parere, e sorride sornione sollevando il menù.
“Ora pensa a cosa vuoi mangiare, abbiamo tutta la serata davanti a noi”
Ascoltando affascinato Sebastian che gli racconta la sua giornata, senza preoccuparsi di dilungarsi nel descrivere le buffe espressioni dei suoi piccoli alunni delle elementari, Blaine quasi si dimentica che c’è qualcosa sotto quella cena.
Quasi, fino a che non arriva lo champagne.
Due calici vengono serviti loro e Blaine li guarda sbigottito, passando lo sguardo fra il cameriere e Sebastian. 
“Mi scusi noi non abbiamo ordinato champagne” dice cortese al biondino, lo stesso che prima ha sorriso a Sebastian.
“E’ offerto dalla casa signori”
Di nuovo questi, sorride a Sebastian ma lui nemmeno se ne accorge perché ha occhi solo per Blaine. Solleva il suo calice e si avvicina a lui.
“Brindiamo amore”
Ed è proprio in quel momento che Blaine se ne accorge.
Solleva il suo champagne per incontrare quello di Sebastian ma qualcosa cattura la sua attenzione: un piccolo cerchio argentato sul fondo del bicchiere.
Sbatte gli occhi un paio di volte mentre continua a fissarlo, lo analizza più da vicino fino a che sente la risata cristallina di Sebastian e una mano accarezzare la sua.
“Blaine. Amore mio”
Finalmente alza lo sguardo, giusto in tempo per vedere Sebastian inginocchiarsi ai suoi piedi accanto al tavolo.
Il suo cuore inizia a battere più forte e le lacrime già gli appannano la vista.
Vuole darsi un pizzicotto, essere sicuro di essere sveglio, ma niente è più reale dello sguardo sognante di Sebastian e del calore delle sue mani che circondano quella di Blaine.
“Sono passati dieci anni da quando ti ho portato qui per la prima volta, dopo essere stato letteralmente travolto da te nei corridoi della Dalton. Tu e quell’ammasso di ricci mi siete venuti addosso uscendo dall’aula di canto, facendo cadere me, te e tutti i nostri libri. Ricordo ancora le tue mani che tremavano nel raccoglierli mentre balbettavi scuse, fino a che non te le ho strette proprio come sto facendo ora. 
Sono passati dieci anni da quando mi sono innamorato di te, seduto esattamente in questo tavolo mentre ti ascoltavo parlare dei tuoi progetti per il college e di quanto desiderassi lasciare questa città per inseguire i tuoi sogni. In quel momento ho capito che ti avrei seguito ovunque tu volessi andare, e anche se non te l’ho mai detto, tu lo sapevi.
Perché tu sai sempre tutto quando si tratta di me.
Non ho bisogno di parlarti, non ho bisogno di dirti che cosa penso. Tu lo sai.
Perché non solo sei l’amore della mia vita, sei anche il mio migliore amico e lo sei sempre stato. 
Perciò Blaine Anderson, qui dove tutto è iniziato, vuoi rendermi l’uomo più felice del mondo?
Vuoi sposarmi Blaine?”


“Blaine”
“Blaine?”




“Cosa?”
“Ti ho chiesto che film vuoi guardare adesso? Ma dove hai la testa?”
Sebastian gli spettina i capelli divertito prima di posare un bacio sulle sue labbra.
“Niente niente. Io... Non ho voglia di vedere un altro film, no. Basta con questa maratona, è tutto il weekend che guardiamo film! Ho voglia di champagne” risponde Blaine ancora con aria sognante, avvinghiandosi al suo ragazzo che se pur sorpreso non si tira indietro.
“Di champagne? Ti sei bevuto il cervello? ”
“No, ma ho quasi bevuto un... lascia stare. Sai Sebastian, è stata proprio una bella idea farmi vedere Spiderman. Un film illuminante. Molto illuminante”
Sebastian cerca di collegare quegli elementi, arrivare ad una spiegazione razionale per quel comportamento, ma non fa a tempo: Blaine si getta su di lui e le sue labbra e in un momento tutto quello a cui riesce a pensare è a quanto sia bello baciarlo.
Al diavolo i film e a qualsiasi cosa abbia bevuto Blaine.
Niente sarà mai bello come la vita reale.
  
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