Appoggia la testa sulla
mia spalla. Ecco, così.
Nonostante tu sia più alto di me, in questo momento tra i
due il gigante sono
io.
Sì, non guardarmi così. Sai che lo sono.
So che tutto questo non fa per te, non è il tuo campo.
So che trovi fastidioso il contatto fisico con le persone.
Ma ora, spiegami, perché non dici nulla con quel tuo solito
tono tagliente?
Attento. Potrei pensare che questo lieve contatto con me ti possa far
piacere.
Che ti fa stare bene.
A me fa star bene, in pace. Ma tu questo lo sai, non è
così? Ma certo che lo
sai. Tu sai sempre tutto.
Sento il tuo respiro caldo soffiare sul collo. Mi piace.
Mi prendo il rischio di abbassare lo sguardo su di te.
Le tue palpebre sono chiuse, le ciglia lunghe e scure solleticano
quegli zigomi
alti, eleganti.
Sorrido.
Sollevo il braccio sinistro e ti cingo le spalle, delicatamente.
Tu mi lasci fare.
Ti rannicchi di più su di me e ti lasci stringere.
Così, in silenzio.
Il nostro non è un silenzio teso, imbarazzato: è
tranquillità e consapevolezza
di essere l’uno stretto all’altro.
È
pace.
Casa.
NdA:
Salve bella gente (:
Ebbene si, ho deciso di non dar tregua al fandom di Sherlock
perché...si.
Insomma, come sempre, se vi va, fatemi sapere cosa pensate di questa
piccola cosa.
A presto,
A Living Hope