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Autore: noemi_ST    21/10/2013    0 recensioni
Senza rendersene conto stava balbettando probabilmente per la vicinanza, i loro occhi si cercavano, la loro mani si sfioravano. Era un’atmosfera piena di elettricità, sembrava infinita, ma fu interrotta dall’ arrivo di Jake. Lui la strinse con un braccio come a voler marcare il territorio, Ezra se ne accorse.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aria Montgomery, Ezra Fitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era appena uscita dalla caffetteria, aspettando che Jake pagasse il conto. Stava sistemando del materiale fotografico, quando le cadde un rullino per terra, si abbassò per raccoglierlo, lo prese ma, contemporaneamente a lei, anche qualcun’altro.
“Vedo che ti appassiona ancora la fotografia.”Era una constatazione, detta da una voce familiare così armoniosa e bella, che le mancava così tanto.
“S-si certo eh..”Senza rendersene conto stava balbettando probabilmente per la vicinanza, i loro occhi si cercavano, la loro mani si sfioravano. Era un’atmosfera piena di elettricità, sembrava infinita, ma fu interrotta dall’arrivo di Jake. Lui la strinse con un braccio come a voler marcare il territorio, Ezra se ne accorse.
“Salve, signor Fits.” Si affrettò a dire Aria, doveva dissimulare, anche se sentiva che quelle parole non le appartenevano.
“Signorina Montgomery..” Usò il suo stesso tono di voce. Aria tagliò corto con Ezra e si allontanò subito con Jake. Mentre camminavano c’era un silenzio pesante. Jake aveva intuito che qualcosa non quadrava così prese l’iniziativa.
“Allora.. Forse è stata una mia sensazione, ma ho sentito qualcosa di strano poco fa”- notando l’espressione di Aria cambiare notevolmente, chiuse il discorso-“Non fa niente, sarà stata la mia immaginazione … ” Ma lei lo interruppe:
“Si, è un po’ complicato …” Così gli raccontò tutto. Voleva smettere di mentire e lasciarsi andare.
“Ti capisco, anche io ho avuto una storia “complicata” , ma non devi correre.”
“Io l’ho superata, non ci penso più.”Lo disse a voce alta, cercano di essere il più credibile possibile ma neanche lei ci credeva.
“Ti va di uscire stasera?” Nonostante tutto Jake voleva ancora uscire con lei, non voleva tirarsi indietro solo perché aveva un passato. Lei accettò, le faceva bene stare con lui.
Una delle cose sicuramente più difficili per una ragazza è scegliere come vestirsi, questo dilemma stava affliggendo anche Aria. Sarebbe dovuta essere sportiva o elegante, romantica o sexy, classica o casual.

Decise di puntare su un vestito che andasse bene sia per il cinema che per una cene romantica. Jake doveva passare a prenderla alle otto, quindi aveva un ora per prepararsi non era molto ma era sufficiente. Una cosa che piaceva molto ad Aria era che Jake era una persona molto tranquilla, si sentiva a suo agio con lui, anche quando c’erano quelle pause in cui chiunque non avrebbe voluto trovarsi. Era arrivato puntuale, come un orologio svizzero, lei si fece attendere qualche minuto. Appena uscì dalla porta, lui pensò che valeva la pena aspettare anche anni per lei.
Aveva prenotato in un ristorante molto bello, ma doveva essere una sorpresa. Era un posto veramente bello e veramente caro, ci teneva davvero a lei e non voleva fare brutta figura. Entrarono, aspettarono solo qualche secondo finché la cameriera si avvicinò e li portò al loro tavolo. Jake le spostò la sedia, come un vero cavaliere, e lei gli sorrise. Stava davvero bene fino a quando i suoi occhi videro qualcuno e il suo sguardo venne ricambiato con la medesima espressione. Aveva dimenticato che quello era il locale preferito di Ezra, anche se con lui non c’era mai stata. Per questo, quello che vide dopo le fece ancora più male. Una donna e un bambino che lei conosceva molto bene. Era normale, lui si era fatto una famiglia ma questo la distruggeva. L’unico motivo per cui lei aveva deciso di frequentare altre persone era per evitare che gli accadesse qualcosa. Ma vedere che lui era andato avanti, così presto, le provocava un tonfo al cuore, un dolore immenso. Appena notò cosa turbava Aria, Jake le chiese: “Se vuoi possiamo andare da qualche altra parte?”
“No tranquillo. Perché sprecare una prenotazione. È stato un gesto molto dolce da parte tua.” Così cominciarono a conversare, ridere, scherzare.
“L’ho scelto soprattutto perché hanno un ottimo menù vegetariano.” Affermò sorridendo e anche lei si unì a lui subito dopo avergli risposto.
“Ti sei dato da fare, allora.”
***

Non poteva credere ai suoi occhi, alla faccia della coincidenza, due volte in un giorno e per di più lì. La vedeva spesso a scuola, così vicini e così lontani. Cercava di concentrarsi su suo figlio, dopotutto era il suo compleanno,ma come poteva. Vederla sorridere con qualcuno che non fosse lui, condividere il cibo con qualcuno che non fosse lui e toccare qualcun altro che non fosse lui. Era assorto nei suoi pensieri, ma a un certo punto qualcosa lo risvegliò. Aveva incontrato i suoi occhi, quegli splendidi occhi azzurri che tante notti aveva sognato, quanto gli mancavano.
La vide alzarsi e inventando una scusa stupida la seguì. Lei era fuori, doveva prendere una boccata d’aria. L’aria era molto fresca e i nuvoloni neri facevano intuire che stava per piovere.

Sentì un rumore così si girò e lo vide in tutta la sua bellezza.
“Tutto ok?” Lei era rimasta girata di spalle, non poteva guardarlo negli occhi, non avrebbe resistito. Ma quando la sua mano gli toccò, delicatamente, una spalla lei si girò e lo guardò dritto negli occhi. Una sua guancia si bagnò e inizialmente pensò che fosse una sua lacrima ma in realtà aveva cominciato a piovere. Lui l’asciugò con un dito, continuando ad accarezzargli la guancia. A quel contatto chiuse immediatamente gli occhi, quanto voleva lasciarsi andare. Ma non poteva, c’era troppo in ballo.
A un certo punto scoppiò un temporale,ma loro rimanevano immobili a gustarsi quel solo ed unico momento. Lui si avvicinò pericolosamente, i loro nasi s sfioravano, i respiri si confondevano. Aria aprì leggermente gli occhi e un’altra goccia d’acqua gli scivolò sulla guancia, solo che era calda. Infatti era una lacrima. Non seppe neanche lei dove prese le forze, ma lentamente si scostò da quel contatto e ritornò dentro, bagnata e ancora spaesata.    
   
 
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