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Autore: Khayla    21/10/2013    4 recensioni
Il vecchio Anakin bramava i sentimenti come un assetato ricerca l'acqua.
Il nuovo Anakin, ora, rimpiangeva di aver amato.
Anakin Skywalker cade. Darth Vader sorge.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darkside
 

Il vecchio Anakin sorrideva spesso. Sorrideva mentre guardava Padmé, mentre parlava con il suo Maestro, sempre, anche quando si cacciava nei guai, perché la vita era bella e facile. I confini erano distinti, netti.
Ora era tutto così difficile. Tutto si confondeva, le immagini si amalgamavano, si fondevano assieme, e tutto faceva così male, persino la luce, persino l’aria. Bruciava.
E ad ogni ondata di dolore, ad ogni fitta, arrivavano nuovi ricordi, che però non erano nell’ordine giusto, e costruivano nella sua mente certezze fatte di piume, crollate in un attimo per un soffio di vento.
Il suo Maestro … Chi era il suo Maestro? Obi-Wan o Palpatine? Darth Sidious?
Padmé … Lei stava bene, vero? Per un secondo l’aveva vista ridere, poi era a terra, svenuta, il secondo dopo.
Cosa c’è di vero in tutto questo? A cosa posso credere, se non sono sicuro nemmeno di esistere?
A tratti esisteva, sì, era vero, presente. Perché se sentiva tanto dolore, doveva esistere. C’erano delle volte, invece, in cui non aveva consapevolezza di sé.
Arrendersi sarebbe stato così facile, così bello. Smettere di lottare per la vita, perdersi completamente.
Mai l’oblio gli era parso una strada tanto sublime.
Ma non poteva farlo, semplicemente non poteva, perché c’era qualcuno che lo stava aspettando. Fuori da quel bozzolo di fiamma, c’era chi attendeva, e anche se non ricordava il suo nome, sapeva che quel qualcuno era importante, essenziale. Il solo pensiero alleviava le sue sofferenze, fresco e umido sulle ustioni.
Il fuoco doveva estinguersi per forza, alla fine.
***
La consapevolezza sa essere terribile, a volte. Il giovane Skywalker ancora non lo sapeva, ma l’avrebbe scoperto presto.
Nella sua mente ricostruiva la sua identità, come fuori i droidi cercavano di aggiustare alla meglio quello che rimaneva di lui.
Ancora non rammentava, ma avrebbe ricordato. O, in alternativa, gli sarebbe stato detto. Le menti umane sanno essere così fragili, da dimenticare il dolore, perché non riescono a sostenerlo, collassano.
Presto, però, Anakin Skywalker non sarebbe stato più umano. E avrebbe sostenuto il peso dei ricordi.
O sarebbe impazzito.
***
Tutto sarebbe cambiato, ne era sicuro. A partire dal modo in cui vedeva – letteralmente – il mondo. Ora era tutto scarlatto, come i suoi occhi stessero andando a fuoco.
Non era un bel paragone, considerato che anche i suoi ultimi pensieri bruciavano.
Ma c’era qualcosa che non ricordava, ed era importante, molto. Però non … Non voleva … Era terribile. Era qualcosa di terribile. Non voleva ricordare una cosa del genere.
 “Lord Vader … Puoi sentirmi?”
“Sì … Maestro. Dov’è Padme? È al sicuro? Sta bene?”
“Sembra che nella tua ira, tu … L’abbia uccisa.”
“Io non posso averla uccisa! Lei era viva, lo sentivo!”
 
Il vecchio Anakin possedeva una purezza straordinaria, nonostante le apparenze. Fin da bambino, bramava i sentimenti come un assetato ricerca l’acqua. Lui cercava disperatamente qualcuno che lo amasse.
Con Padme aveva vissuto i suoi momenti più belli. Lei era sempre presente, e viva.
Lei l’aveva rassicurato quando aveva paura.
Lei l’aveva consolato quando piangeva sua madre.
Lei l’aveva abbracciato quando aveva creduto di essere solo.
Lei aveva sanato le sue ferite e placato le sue angosce, sempre, e qualsiasi cosa fosse successa, sarebbe rimasta con lui.
Sarebbe rimasta con lui.
 
Il nuovo Anakin, quello che ora urlava tutto il suo dolore, quello che dava sfogo al suo potere sopito, non avrebbe voluto ricordare nulla di lei. Perché se non l’avesse mai conosciuta, niente sarebbe accaduto.
Non l’avrebbe uccisa, non avrebbe ucciso sé stresso, perché era morto, doveva essere morto, voleva morire. Non importava che non l’avesse fatto intenzionalmente – neanche lo ricordava! – ma era successo, ed essere stato lui l’artefice del suo stesso dolore lo uccideva. Lentamente, pezzo dopo pezzo, ogni singolo frammento di ciò che era stato venne distrutto.
Il nuovo Anakin, ora, desiderava soltanto non aver mai amato.


Angolo scrittrice scribacchina

E, niente. Questa roba è nata secoli fa in un momento di totale crollo emotivo, quindi siete liberissimi di tirarmi i pomodori e di insultarmi perchè vi ho fatto sanguinare gli occhi. E probabilmente non avrò più il coraggio di farmi vedere in questo fandom -_-
 
  
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