«Devi tenere la schiena dritta». Ci mise tutto l’impegno possibile, N, ma riusciva solo a sembrare pateticamente goffo. Komor sbuffò, mentre tentava a fatica di insegnargli quelle poche norme comportamentali che un Allenatore avrebbe dovuto tenere, senza tuttavia alcun successo. Lo vedeva impacciato, goffo, ed incredibilmente a disagio, proprio perché nessuno si era mai curato di sottolineargli quell’aspetto più teorico e prettamente estetico dell’essere Allenatore. Komor invece sì. Ogni rimprovero del moro giungeva a Natural come la più dolce delle pugnalate, sebbene l’intenzione del più giovane fosse tutt’altro che quella di essere dolce.
«Schiena dritta». Ripeté, tuttavia con un tono diverso; si era fatto più morbido, vellutato, come se lo stesse quasi rassicurando. N avrebbe dovuto ricordarsi di tenere la schiena dritta, ma la sua mente era ormai deconcentrata, lontana, persa a ricordargli quanto fosse delicato il tocco delle mani di Komor su di sé.
«Schiena dritta». Ripeté, tuttavia con un tono diverso; si era fatto più morbido, vellutato, come se lo stesse quasi rassicurando. N avrebbe dovuto ricordarsi di tenere la schiena dritta, ma la sua mente era ormai deconcentrata, lontana, persa a ricordargli quanto fosse delicato il tocco delle mani di Komor su di sé.
[150 words]