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Autore: kianicole92    22/10/2013    2 recensioni
Alison è una bella ragazza di diciassette anni,è simpatica,un po introversa,ma sempre disponibile per gli amici. ama la musica,lo sport e la natura. questa ragazza però,custodisce dentro di se un terribile segreto, che presto le cambierà per sempre la vita,non appena compirà diciotto anni. intanto si è trasferita con la zia in una nuova città,qui frequenterà un nuovo liceo,dove incontrerà molte persone,amiche e nemiche. riuscirà a trovare anche l'amore? cosa succederà quando il suo segreto verrà rivelato? come cambierà la sua vita? se vi ho incuriositi almeno un pò, venite pure a dare un occhiata alla storia..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ambra, Castiel, Lysandro, Nathaniel
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La sveglia suonò rumorosamente facendomi svegliare all’ improvviso, stavo sognando di essere in un bellissimo parco,insieme e molti amici e il mio possibile fidanzato. Ero felice e mi sentivo finalmente completa, ecco perché quando mi svegliai,il mio umore cambiò e quell’allegria e gioia di vivere si trasformò ben presto in frustrazione,rabbia e dolore. Non avrei mai potuto vivere un momento come quello che ho sognato, non dopo aver scoperto chi sono o meglio cosa sono realmente, anche se ancora non lo so nemmeno io.

 Guardai la sveglia, erano le 7:00 del mattino, mi alzai e andai in bagno a lavarmi la faccia e i denti, subito dopo tornai in camera per decidere cosa indossare, alla fine optai per un paio di jeans neri aderenti, una maglietta a maniche corte nera, leggermente scollata davanti,dove dietro venivano raffigurate due ali bianche da angelo. Mi misi le mie comodissime all stars, mi pettinai i capelli e mi truccai leggermente,mettendomi un filo di cipria e un po’ di matita nera. Finito di prepararmi presi la mia inseparabile tracolla nera e bianca e mi diressi verso la nuova scuola. Quando arrivai,rimasi davvero scioccata e anche un po’ nauseata da quell’ edificio, intanto il nome Dolce Amour, non prometteva nulla di buono,poi era tutto dannatamente rosa e terzo sembrava tanto uno di quei classici posti da figli di papà.

senza perdere tempo andai subito in segreteria per completare la mia iscrizione e farmi dire quale fosse la mia nuova classe.la trovai quasi subito,quando entrai,venni accolta da un bel ragazzo alto e biondo dagli occhi color ambra,indossava una camicia bianca e una cravatta blu.

“ salve.sto cercando il segretario delegato della scuola,per compilare la mia iscrizione per quest’anno “ dissi rivolgendomi al giovane.lui mi sorrise e mi rispose,” sono io, allora tu devi essere la nuova alluna giusto?’’;

“ si, mi chiamo Alison,piacere di conoscerti ’’;gli risposi io sorridendogli e tendendogli la mano,lui arrossì leggermente e poi si presentò a sua volta,stringendo la mia mano,“ciao io sono Nathael,spero che ti troverai bene con noi! ‘’. Mi fece finire di compilare l’iscrizione,dopo di che si offrì di farmi fare il giro dell’edificio. Alla fine si rivelò pure simpatico e gentile. 

“ purtroppo ora ti devo lasciare, ho del lavoro da sbrigare ’’ ; mi disse lui un po’ dispiaciuto,” comunque la tua classe è quella laggiù!’’.

“ okay grazie della compagnia Nath, ci vedremo in giro ’’; lo salutai io, e lo vidi arrossire di nuovo.
 Arrivata davanti alla classe 4d, fui contenta di vedere che era ancora semi vuota,così entrai e andai a prendere posto in uno dei due ultimi banchi sulla destra,più precisamente quello vicino alla finestra.  Mi voltai a guardare gli alberi e il giardino della scuola,caspita quante siepi e quanti fiori che c’erano. 

Quando suonò la campanella, entrarono tutti gli altri studenti seguiti dall’insegnante di inglese della prima ora.
“ ehi novellina, spostati subito da li,quello è il mio posto!’’; disse una voce fredda e irritante,quando mi alzai vidi che davanti a me, c’era un ragazzo alto dai capelli color rosso tinti,lunghi fino all’altezza delle spalle e con due occhi neri come la pece.

“ non mi sembra che ci siano i nomi su questi banchi e io non mi sposto da qui ’’; risposi a tono e mi voltai nuovamente verso la finestra,ignorando le imprecazioni che lanciava quel rosso.alla fine si sedette accanto a me poggiò la testa sul banco e si mise a dormire.

Tutte quelle storie che dovevo lasciargli il posto vicino alla finestra, e lui che fa? Si mette a dormire, ma non ci credo.

La professoressa di inglese,una donna dai capelli castani e gli occhi scuri,portava gli occhiali e sembrava intorno ai quarant’ anni.mi fece alzare e presentare alla classe.

“ ciao a tutti, io sono Alison ho diciassette anni e mi sono trasferita qui dal Canada ’’; dissi velocemente,poi me ne tornai seduta e seguii il resto della lezione.

 Terminata l’ora il rosso davanti a me si alzò e uscì velocemente dalla classe, che tipo strano però. Quando il banco si liberò venne a presentarsi una ragazza dai luchi capelli color rosso chiaro raccolti in una treccia e dagli occhi verdi. 

“ ciao Alison, io sono Iris,invece lei è Violet’’; mi rispose presentandomi l’amica accanto. Era alta e aveva lunghi capelli color viola e gli occhi dello stesso colore, sembrava molto timida, ma entrambe le due ragazze si rivelarono molto simpatiche.
 Violet aveva la passione per il disegno e per i fiori, mentre iris adorava la musica e lo sport come il nuoto e la pallavolo.

 Durante le due ore di arte, il ragazzone rosso,non si fece vedere in classe e il professore,non ne sembrava neanche tanto sorpreso o arrabbiato. Terminate anche quelle due ore, iniziò finalmente l’intervallo,così decisi di uscire a prendere una boccata d’aria e fumarmi una sigaretta in santa pace.

quando venni richiamata da una voce famigliare. Quando mi voltai vidi arrivare e sedersi sulla panchina accanto a me Kentin.

“oh, Ken che sorpresa, non sapevo frequentassi questa scuola!’’; lo salutai io.

“ciao Alison che bello rivederti dopo tutti questi anni ’’; mi rispose lui al settimo cielo,“comunque si, sono in questa scuola da due anni ormai“. 

Ken era un ragazzino minuto dai capelli castani e portavo due buffi occhiali rotondi. L’ho conosciuto all’età di sei anni e per due anni abbiamo frequentato la stessa scuola,poi all’improvviso si è dovuto trasferire dagli zii in un altro paese e ora eccolo di nuovo qui. Mi ricordo che era un bambino un po’ fifone ma era anche simpatico e gentile,io lo difendevo sempre dai bulli.

“ allora in questa scuola ti sei trovato bene? “Gli domandai io sorridendo. 
“diciamo che come tutte non è solo rose e fiori,ho stretto qualche amicizia, ma anche qui ho incontrato dei bulli” mi rispose lui un po’ amareggiato; 
“oh beh adesso ci sono di nuovo io e quindi puoi contare su di me se ti serve un aiuto” gli risposi gentilmente lui mi sorrise e mi abbracciò,“grazie Alison sei la migliore, ora devo tornare in classe ci vediamo”; mi salutò e se ne andò. 
Io rimasi seduta un altro po’ quando vidi avvicinarsi tre ragazze, una bionda,un’orientale e una rossa.

“ ehi novellina, abbiamo visto la scena di poco fa, carino il tuo fidanzatino”, mi disse la bionda ridacchiando con le due amiche. Io semplicemente mi alzai e le ignorai.

“ hai troppo paura anche solo per rispondere adesso?”, 
continuò la bionda,io mi voltai e la fulminai,” non ho tempo da perdere con delle ragazzine immature e viziate come voi,che non sanno minimamente cosa sia la vita reale”, detto questo me ne andai.
 Passarono velocemente anche le ultime due ore del mattino e alla fine uscii dalla classe,presi il mio inseparabile mp3 e mi incamminai verso casa. 
Quando sentii qualcuno darmi un colpetto sulla spalla,quando mi voltai vidi il rosso.” ehi vai via dalla classe senza neanche salutare?” commentò lui sarcastico;
“ma se non hai fatto altro che dormire tutto il giorno!“ribattei io,” comunque ciao .. Chiunque tu sia!”.

 Lui si mise a ridere e poi mi rispose di chiamarsi Castel,” comunque ho visto la scenata che hai fatto ad Ambra! Hai del fegato ragazzina”,mi disse lui sogghignando.
 “ ho detto solo la verità, non perdo tempo con gente infantile! Ah e comunque non chiamarmi ragazzina o finirai anche tu nella mia lista nera”, lui rise,poi ci salutammo e me ne ritornai a casa.
salutai la zia e me ne andai su in camera a suonare la mia inseparabile chitarra elettrica e a scrivere una canzone che dovevo ancora terminare. Cenai andai a lavarmi e infine me ne andai a dormire.
  
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