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Autore: mikeychan    22/10/2013    3 recensioni
Una slogatura non può essere tanto male, dopotutto...
T-Cest LxM
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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Leonardo odiava restare in panciolle. Soprattutto quando era ora di allenarsi. Si sentiva una specie di tartaruga normale, o obesa o... comunque fuori forma. Appoggiandosi nervosamente allo schienale del divano, i suoi occhi fissarono il soffitto, mentre un vivido ricordo salì nella sua mente...

Aveva ancora litigato con Raphael. Era successo solo perché Leonardo aveva proibito di uscire il focoso con la moto sotto un diluvio pazzesco. Le ruote della moto avrebbero potuto slittare, causando la caduta di Raph e una serie di infortuni gravi, nella sfera positiva. 
Ma quando mai Raphael ascoltava Leonardo? Ed ecco che pure Donnie e Mikey si erano ritrovati a essere spettatori di una lite senza esclusioni di parolacce con forte accento di Brooklyn, da parte del rosso e un dialogo meno esplicito per Leonardo.
Le parole erano sempre le stesse, ma con maggior veleno.
-Non sei mia madre! Non puoi comandarmi a bacchetta!- urlò Raph, a denti stretti: -Cazzo, ho quasi ventun'anni!-.
-E allora? Sono pur sempre tuo fratello maggiore e sino a quando resterai qui, ti proibisco di fare stupidaggini!-.
Raphael strinse i pugni con violenza: -Ti dai arie solo perché hai ventidue anni, razza di coglione!-.
-Chiudi il becco, Raphael. Sono stufo del tuo gergo irrispettoso in questa casa!- ringhiò Leonardo: -Ma dico, non pensi a quello che potrebbe pensare il sensei?-.
Raphael fissò le shoji della camera del padre, prima di esibire un sorrisetto sarcastico.
-Sono maggiorenne. Non mi comandi più-.
-Ce l'hai la carta d'identità?- sputò Leonardo, rosso di rabbia: -Sino a quando non la vedrò, per me sarai sempre il mio fratellino!-.
-Stronzate! Mikey è il nostro fratellino! Lui ha solamente sedici anni!- urlò Raphael: -E Donnie venti!-.
-Non m'interessa. Tu da qui non uscirai, discorso chiuso!-.
Raphael avrebbe volentieri preso a pugni Leo per il suo tono troppo autorevole, ma volle provare a ignorare il suo impulso distruttivo, dirigendosi verso l'uscita della tana.
Completamente mancato di rispetto, Leonardo strattonò la spalla di Raph, solo per costringerlo a guardarlo negli occhi ramati, per affrontarlo. Purtroppo, Raph si lasciò completamente abbagliare dalla sua violenza e spintonò i pettorali del fratello con una forza inaudita.
Don e Mikey rimasero a bocca aperta a ciò che videro.
Leonardo barcollò indietro, scontrando il guscio contro un vecchio scaffale di legno, non fisso al muro. Le vibrazioni, purtroppo, furono tali da far tremare pericolosamente lo scaffale e abbattersi contro il suo unico bersaglio.
-LEO!- gridò Mikey, disperato come non mai.
L'azzurro fissò gli occhi scintillanti del suo fratellino, mentre una scarica elettrica esplose in tutto il suo corpo. Un urlo straziante si levò dalla sua gola, fissando il suo stinco destro rimasto sotto il pesante scaffale...


Ed ora era seduto sul divano, con una stampella e una spessa fasciatura sulla caviglia livida e gonfia. Nello sconforto più totale, non si accorse neppure che una mano gentile gli si era appoggiata sulla spalla destra. Leonardo alzò gli occhi, ritrovandosi il sorriso di Michelangelo mascherare uno dei faretti del soffitto. 
"Mikey è così carino..." pensò Leonardo, senza neppure ingoiare il suo pensiero perverso: "Non lo avevo mai notato prima".
-Ciao, Leo!- ridacchiò l'altro, sedendosi accanto a lui con un buffo saltello, oltre lo schienale del divano.
-Ehi, Mikey...-.
L'arancione spinse sotto il naso del fratellone un vassoio con due panini al formaggio e un bicchiere di succo, o meglio, uno dei spuntini preferiti del leader.
-Tieni! Ti ho preparato questi perché... ho pensato che eri affamato!-.
Leonardo sorrise, accettando: -Hai preparato due grossi panini. Suppongo che vuoi mangiare con me-.
-No, la mia razione l'ho già ingurgitata in cucina. Questi sono per te. Hai bisogno di mangiare se vuoi guarire più in fretta- spiegò Mikey, sorridendo ancora.
-Non sapevo tu fossi un dottore-.
Mikey si dondolò a ritmo di una musica immaginaria: -Donnie mi ha spiegato un po' di cose varie e mi sono ampliato la mia cultura-.
Leonardo non poteva fare a meno di guardare il corpo di Michelangelo. La pelle verde mare era perfetta, priva di macchie o strie. I pettorali erano scolpiti e proporzionati perfettamente. Le code della cintura erano, però, caduti sulla coscia destra dell'arancione, mostrando chiaramente lo spacco intimo. 
L'azzurro deglutì della saliva, mentre fissava quel punto con impeto, avvertendo un formicolio nelle sue parti intime, mai sentito prima. Un batticuore sconosciuto aumentò a dismisura, causando nel leader una sfocatura di quello che Mikey stava dicendo.
Lui sapeva che Don e Raph flirtavano in segreto. E questo era un'ottima occasione per accaparrarsi Mikey, la preda più bella, dolce e appetitosa per un predatore come Leo. Quando voleva, quest'ultimo poteva essere davvero letale.
-Mikey, mi porti in camera mia?- chiese Leonardo, con un lieve sorrisetto sul volto.
L'arancione sbatté le palpebre, ma annuì: -Sicuro! Ma non hai mangiato, però! Cattivo! Non apprezzi gli sforzi di una Croce Rossina!-.
Leonardo immaginò immediatamente il suo giovane e inesperto fratellino vestito con un cortissimo camice bianca da infermiera, un cappellino sulla testa e una cartella clinica nelle mani. Un aspetto niente male... ma sotto quel camice... una splendida lingerie nera.
Leonardo ebbe improvvisamente fame... ma di sesso, però. E nessuno sarebbe stato capace di fargliela passare se non il dolce Mikey.
Quest'ultimo raccolse il vassoio, aiutando Leo a rialzarsi: -Questi li mangerai comunque, anche in camera tua! Capito?-.
-Va bene... per niente al mondo negherei la tua cucina-.
-Molto bene! Andiamo!-...

**************************************************

Leonardo era seduto sul suo letto, guardando Mikey che si assicurava che nulla fosse fuori posto. 
-Va bene! Ora torno di sotto a cercarmi un passatempo prima di mezzanotte!- schernì l'arancione, indirizzandosi verso la porta.
Non fece neppure in tempo a lanciare un mini-grido da ragazzina che sentì il suo polso bloccato dalla tenace mano di Leonardo. Alquanto perplesso, Mikey si voltò verso il leader, con occhi confusi ma terribilmente innocenti. Carino... Mikey era semplicemente carino.
Leonardo lasciò che la sua coda si dibattesse con forza, mentre si leccò le labbra, tirando violentemente il suo fratellino. Colto alla sprovvista, l'arancione cadde a causa della forza d'inerzia della forza dell'azzurro, perdendo l'equilibrio. Cadendo su Leonardo, si rese a malapena conto che era finito sui pettorali, con il volto a pochi centimetri dall'altro.
-L.... Leo... che... che stai facendo?- balbettò nervosamente.
-Voglio solo insegnarti qualcosa, Michelangelo- ridacchiò diabolicamente Leonardo, allargando le gambe solo per posizionare l'inguine di Mikey sul suo.
Un calore alla guance si formò sul sedicenne, cercando di reprimere ciò che la sua mente continuava a ripetergli. Leonardo ridacchiò ancora, mentre cominciava a sfilare la maschera del fratellino con dolcezza, lasciando scivolare le sue dita sulla guancia del minore. 
Mikey rabbrividì al contatto, ma non di paura, bensì... di piacere. Aveva le complete attenzioni di Leo, ma in un modo del tutto diverso.
Leonardo si tolse la sua, poi passò a togliersi lentamente i suoi paragomiti, la cintura, la fascia da leader e le ginocchiere.
-L... Leo...- chiamò nuovamente Mikey, sentendosi le mani del fratello sul suo abbigliamento ninja.
-La mia lezione è sulla maturità sessuale- sussurrò Leo, nel suo orecchio: -Non credo la si possa imparare su un libro o con una semplice spiegazione di Donnie-.
Mikey si rese conto di essere non solo nudo e accaldato, ma completamente perso negli occhi profondi del maggiore. Anche se avrebbe voluto sfuggire alle carezze del fratello, il suo corpo era immobile, immerso nel piacere che mai aveva trovato.
Leonardo rise, appoggiando il suo guscio contro il cuscino e il muro. Raccogliendo il viso di Mikey fra le mani, lo avvicinò parecchio sino a quando le loro labbra non furono a pochissimi centimetri. I loro fiati sbattevano sui volti, mentre piccole perle di sudore crollavano dalle loro fronti.
Leonardo non disse nulla: chiudendo gli occhi, inclinò verso destra la testa, solo per chiudere il divario fra le loro bocche. Mikey restò completamente paralizzato, tanto che i suoi occhi si spalancarono a tal punto che sarebbero rotolati fuori dalle orbite. Poteva sentire il calore e la passione della lingua di Leo accarezzare la sua, mentre le dita della mani sfregavano dolcemente contro il suo viso.
Un incoraggiamento da non ignorare.
"Mio fratello maggiore mi sta baciando!" pensò Mikey: "Fanculo! Io me lo godo!".
L'arancione chiuse gli occhi, lasciando che la sua lingua danzasse nella bocca di Leo. Quest'ultimo si rovesciò lateralmente, permettendo a Mikey si affondare il guscio sul letto e Leo di montargli su, come maschio alpha.
-Mikey- mormorò il leader, bloccando i polsi del minore, solo per baciarlo dalla bocca sino allo stomaco: -Ti voglio-.
L'altro cominciò ad avvertire il piacere puro gonfiare il suo spacco, proprio nel membro. La sensazione di calore era aumentata moltissimo e fra non molto, Mikey avrebbe ceduto. Leonardo sorrise, spostandosi sullo spacco intimo gonfio di eccitazione. Lo strofinò con dolcezza, causando dei lievi gemiti nell'arancione.
-Lasciati andare, Mikey...-.
L'arancione non ne poté proprio più e obbedì. L'aria fresca della stanza di Leo si avventò contro il suo membro, raffreddandolo. Mikey ansimò, mentre Leonardo sorrise diabolicamente, chinandosi solo per inghiottirlo tutto d'un fiato.
-Oh, cavolo!- gemette Mikey, sentendosi troppo bene: -Questo è mille volte meglio della mia rara collezione di fumetti, edizione limitata!-.
Leonardo era abile con la bocca e tutto il resto: ci sapeva fare anche quando inghiottì i fluidi bianchi del sedicenne accaldato. In fretta, il leader lasciò cadere il suo membro, afferrando dolcemente la coda di Mikey. Sapeva che dopo il piacere, un po' di dolore ci sarebbe stato, ma ne valeva la pena.
-Mikey... preparati- sorrise cupamente Leonardo, avvicinandosi maggiormente alla fessura anale: -Questo farà un po' male-.
Nella sfera di piacere, Mikey non ebbe il tempo di capire, ma una violenta scarica elettrica lo costrinse a inarcare la schiena: era doloroso. La sua stretta fessura stava accogliendo il membro palpitante di Leo, il quale non perse tempo e iniziò a spingere, sino a quando il calore interno di Mikey non lo costrinse a gemere piuttosto intensamente.
-Mamma...- ansimò Mikey: -Cazzo, Leo... sei abile! Dove diamine hai imparato a farlo?-.
-Ho sbirciato Don e Raph, mentre lo facevano-.
-Cosa?- esclamò Mikey, all'oscuro della seconda vita degli altri fratelli: -Oh! Accidenti! Perché... si continua, Leo!... Non mi mettono mai al corrente di niente?-.
Leonardo rise, mentre spinse il seme nel suo fratellino, appoggiandosi sui suoi pettorali caldi: -Perché sei un bambino-.
-Non lo sono! Ho avuto il mio primo rapporto sessuale con te, quindi sono grande!-.
Leonardo sfilò via il suo membro, approfondendo la discussione con un bacio intenso, che durò sino a quando la fastidiosa sensazione di riprendere aria non li fece staccare. Un filo si saliva brillò nel buio della stanza, rischiarato solo dalla luce delle candele rosse, sul comodino dell'azzurro.
-Per me lo sei. Sei il mio bambino obbediente che accontenta il suo alpha!-.
-Ah, Leo...- sorrise Mikey, stanco: -Sei del tutto amabile in veste cattiva!-.
-Chi ti dice che lo sono?-.
-Beh... hai dominato...!- rispose Mikey, accoccolandosi nel letto con Leo: -Beh, a questo punto, te lo dico... Ti amo, Leo!-.
L'azzurro baciò la fronte del suo stanco fratellino, sorridendo: -Ti amo anche io, Michelangelo-.
Ma nessuno dei due fratelli aveva notato un paio di occhi nocciola e dorati che ridacchiavano, sbirciando dalla fessura della porta.
-Sai, Don? Leo mi ha invogliato a un po' si sesso. Ti va?- chiese Raph.
-Quando mai rifiuto! In camera mia!-.
-No, nel garage..!-.

The End


Angolo dell'Autore

Hey, Cowabunga o Booyakasha, come preferite! Non sono certamente il primo che scrive T-Cest, dato che ce ne sono una carellata su altri siti, sebbene in lingua inglese o altro. Mai stato un problema, però.
Dato che impazzisco per le tartarughe, mi sono cimentato anche nei T-Cest e la mia coppia preferita è sicuramente RxM. Ma stasera, dopo aver letto una fic su RxD proprio qui, ho pubblicato anch'io.
Come dico sempre:
-Attenzione: T Cest! Don't read if don't like!
XD L'ho scritto in inglese, ma comunque, questa è la mia terza fic T-Cest.
:)
  
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