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Autore: MewAlexis    12/04/2008    2 recensioni
Prima ff che scrivo su Devil May Cry... (anche se ho mandato prima l'altra...)
Per una volta ho lasciato perdere le mie perverse fantasie Yaoi e mi sono buttata su questa coppia...
Spero che qualcuno apprezzi il mio sforzo....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dante, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Dopo la Notte... Dopo la Tempesta...

Titolo originale: Is It Love?

Autrice: Sharon Keyth Sanders

Commento: Iniziata a scuola (come al solito) sul quaderno di informatica... continuata al pc, corretta nel giro di due ore... beh, che dire... spero che a qualcuno piaccia!!!


Dopo la Notte... Dopo la Tempesta...



“Dante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Avevi detto che era dietro l’angolo!!!!!!!!”
Sbuffò a gran voce la bambina dai capelli biondi seguendo la figura che procedeva con passo spedito nella notte, tra vicoli stretti ed oscuri.
“Sono bagnata fradicia!!! UFFA!!!!!!!!!!! MA MI ASCOLTI???????????????????????!!!!!!!”
Era esasperante, quanto la pioggia scrosciante che batteva incessantemente sulle sue spalle robuste, quanto i pensieri che gli attraversavano la mente...
Quella era la volta buona che lei lo faceva a pezzi... o meglio... lo fulminava!
Si fermò dopo una decina di minuti durante i quali la pioggia era aumentata in proporzione alle lamentele della bambina... e quindi di parecchio!
Davanti a lui si stagliava la facciata di una piccola chiesa, prese un bel respiro (ne avrebbe avuto davvero bisogno, temeva!) ed entrò seguito dalla bionda.
Apparentemente il luogo era deserto... ma solo apparentemente.
“Iniziavo a credere che fossi affogato in una coppa di gelato... o sotto questa pioggia.”
Disse gelida e sarcastica la donna che si era alzata e stava uscendo dalle ombre della chiesa, quasi fosse parte di esse.
“O forse lo speravo, Dante.”
Concluse incrociando le braccia al petto e guardandolo storto... in tutti i sensi.
“Anch’io sono felice di vederti, Trish! “
Rispose lui con un sorriso amichevole, lei sbuffò e si avvicinò di qualche passo.
“Va beh... passi il ritardo... Per che tipo di missione mi hai contattata?”
Dante deglutì, spinse Patty verso di lei e si voltò cercando di uscire dal luogo il più in fretta possibile.
“SCUSA????????!!!!!!!! MI HAI PRESA PER UNA BABY-SITTER?!?!!!”
Si bloccò, si voltò trovandosi a pochi passi da una Trish arrabbiata come non l’aveva mai vista prima...
“No... è solo che...”
Deglutì nuovamente mentre la donna avanzava verso di lui con fare minaccioso...
Un lampo rischiarò l’interno della chiesa illuminando ciò che stava nascosto alle spalle di lei..
“Dovresti uscire e portare Patty con te... ORA!”
Prese la bambina e la lanciò letteralmente verso Trish, lei, dopo aver afferrato la piccola, si fece a pochi centimetri da Dante tenendo la pistola puntata minacciosamente contro di lui...
“Non scherzare... non ti faccio da baby-sitter alla ragazzina, Dante...”
Non la guardava nemmeno, teneva gli occhi puntati davanti a sé, oltre le spalle della donna...
“Trish... credimi per una benedettissima volta... vattene di qui!”
Esclamò ad un certo punto sbattendola a terra dietro di lui.
Si alzò appoggiata sulle braccia e si voltò a guardare Dante... Dante...........
Non aveva visto nulla... solo un lampo chiaro, come di una spada estratta in tutta fretta dal fodero...
Nulla prima di ciò che vide in quel momento...
Spalancò gli occhi spaventata... si alzò e corse verso il compagno...
“Dante... ma cosa diavolo...?!”
Sussurrò lei senza capire...
“Ti ho detto di scappare...”
Ripeté lui cercando di tenerla indietro con un braccio..
“DANTE!!!!!!!!!”
La voce di Patty si espanse per la chiesetta rimbombando da una parete all’altra...
Dante fece scivolare lo sguardo su Trish... uno sguardo supplichevole, dolce... sinceramente preoccupato ma sicuro.
“Credi che me ne andrò lasciandoti nei guai??”
Fu la sua risposta a quegli occhi color cielo che la pregavano di fuggire...
Annuì sicuro, abbozzò un sorriso e si voltò completamente verso di lei...
“Non crederai mica che mi farò uccidere da questo coso qui, vero?”
Domandò lui, Trish abbassò gli occhi... forse lo temeva... e non lo voleva... perché teneva a lui, più di quanto credessero entrambi...
“Promesso?”
Doveva sentirglielo dire... sentirsi promettere che sarebbe tornato... da lei... per lei!
Dante annuì spingendola indietro...
“Ci conto...”
Sussurrò lei poi si fermò improvvisamente con la bambina dietro...
“DANTE, DIETRO DI TE!”
Urlò... una frazione di secondo che le parve infinita...
Lui che si girava quanto più velocemente poteva, il demone, una specie di essere gelatinoso dalla forma non ben identificata che brandiva una spada dalla lama argentata, che si scagliava su di lui, la lama che penetrava nella sua spalla... il sangue che bagnava le mattonelle della chiesa...
Uno sparo, seguito da un altro ed un altro ancora... ed altri spari circondati da fulmini azzurri finché le munizioni non furono finite...
Ne sarebbero bastati tre ma non avrebbe avuto vendetta...
Perché lei desiderava vendetta... vendetta per qualcuno che le aveva appena promesso di non farsi uccidere... per qualcuno il cui nome aveva urlato tante e tante volte, vendetta per l’unica persona che si degnava di farsi sognare da lei... per colui che lei desiderava avere accanto...
Si inginocchiò al suo fianco, lo sollevò come riuscì...
“Stupido... avevi detto che non ti saresti fatto ammazzare....”
Disse trattenendo delle lacrime che non si addicevano al suo carattere ma che, in quel momento, desideravano solo rigarle il viso...
Gli accarezzò il volto, le dita scorrevano, tracciavano il contorno di ogni suo particolare, gli occhi, il naso... la bocca...
Ogni cosa di lui, impressa, fotografata nella sua mente, marchiata a fuoco...
“Dannata testardaggine... perché....?”
Non era da lei chiedersi il perché di qualcosa... ma voleva che si svegliasse... voleva specchiarsi, annegare nell’oceano dei suoi occhi.
“Dante........”
Fu solo un sussurrò quello che disse infine, rassegnata, senza riuscire a tenere a freno le lacrime che scivolavano lungo il suo viso cadendo piano a bagnare quello di Dante.
“Stai...... piangendo, Trish....?”
Lo chiese con voce fioca, soffocata, ma stupita... Lei lo guardò...
Provava un irrefrenabile desiderio di prenderlo a pugni fino allo sfinimento però, al tempo stesso, desiderava abbracciarlo dolcemente... forse donargli la sua stessa vita...
Perché se lui non si fosse girato dando le spalle a “Mr Gelatina” non si troverebbe con un buco in mezzo alla spalla, se lui non si fosse voltato per farle una promessa...
“Cosa dovrei fare, secondo te? Restare impassibile mentre soffri così?!!!”
Lo disse senza quasi rendersi conto delle sue stesse parole...
Appoggiando tutto il peso sul braccio sano (visto che l’altro era totalmente fuori uso), Dante, si alzò a sedere, rimase qualche istante fermo poi sollevò il viso di lei, spostato istintivamente verso terra, all’altezza del suo per poterla guardare negli occhi.
“Scusa... dovevo essere più veloce...”
Voleva dirle di non piangere, di smetterla... ma sapeva che non l’avrebbe ascoltato, le circondò le spalle col braccio, attirandola contro di lui... Non gli importava del dolore per la ferita, voleva che lei smettesse di piangere...
“La vuoi smettere? Non sono morto, e non è stata colpa tua!”
Esclamò dopo un po’, Trish scosse il capo... si sentiva davvero in colpa, lo aveva distratto... lui l’aveva protetta... non l’aveva ascoltato quando le aveva chiesto, l’aveva supplicata di andarsene con la bambina che ora faceva finta di niente, che aveva distolto lo sguardo dai due compagni per lasciarli soli...
“Scusa... ma mi chiedi l’impossibile, Dante... non dovevo distr-”
Ma non le venne concesso di concludere la sciocchezza che stava dicendo, Dante si avvicinò a lei sfiorandole le labbra con un tenero bacio...
“Ci avresti mai sperato, dolcezza?”
Chiese alzandosi e dirigendosi, leggermente instabile verso la porta per tornare a casa... al negozio... a dormire...
Lasciandola lì, inginocchiata, ferma, letteralmente stupita....
“Preferisci stare lì o vieni con noi?”
Quelle parole, dette col suo solito tono sarcastico e divertente la svegliarono dai suoi pensieri... si alzò e lo raggiunse...
Qualcosa di diverso era scattato con un semplice bacio... doveva solo essere un modo per farla smettere di parlare eppure...
Qualcosa era scattato dentro di lei... sentiva che in quel momento avrebbe potuto fare tutto... in tutti i sensi...
Tutto... per lui.
Forse... è amore?

°___°___°___°___°The End°___°___°___°___°

  
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