Faceva caldo, sentiva la sua mano scorrere lentamente sulla sua coscia, mentre le sue labbra si davano da fare sul suo seno.
Perché ci ricascava sempre?
Perché non riusciva mai a dirgli di no?
Lei amava Austria!
Ma non era quello ciò che il suo corpo le stava dicendo, i gemiti che le uscivano dalle labbra erano più che palesi, mentre l'albino gliela accarezzava dolcemente, leccando i suoi capezzoli turgidi.
-G..Gilbert...-
E' poco più di un ansito, non riesce a dire niente che abbia un senso compiuto.
Anche le mutandine finiscono a terra, assieme al resto dei vestiti, mentre le labbra del prussiano scendono sul suo ventre, sempre più giù.
Le venne automatico aprire le gambe, e l'altro non esitò a tuffarvisi, cominciando a leccarla e baciarla con foga.
Perché non riusciva mai a ribellarsi?
Perché non gli diceva di smettere?
Lui lo avrebbe fatto.
I suoi gemiti sono sempre più forti, il suo respiro sempre più affannato, poi arriva la prima ondata di liquido.
Il prussiano lecca con foga, assaporandosi a pieno i suoi umori.
L'ungherese ansima sempre di più, le mani fra i suoi caoelli che chiedono di più, vuole che continui a lavorare con la bocca.
Ma a Gilbert non è mai piaciuto aspettare.
Stacca il viso dalla sua intimità e si issa a guardarla negli occhi.
Nel suo sguardo c'è solo piacere e desiderio.
Che Prussia è pronto a soddisfare.
E l'atto giunge al suo culmine, i due si uniscono in un unico individuo, fra ansiti e gemiti.
Ogni volta Ungheria dice che sarà l'ultima.
E ogni volta, puntalmente, mente.
Ed eccomi tornata!
Era da molto che non scrivevo qui, ma l'ispirazione si è ripresentata!
Spero che abbiate gradito e vogliate recensire!