E’ così buio che fatico a vedere chiaramente il soffitto che sto fissando da una buona mezz’ora, carezzando pigramente i tuoi capelli che cadono scomposti sulla mia spalla. Se ci fosse un barlume di luce sorriderei a vedere il colore assurdo con cui li hai tinti per la parte. Dormi tranquillamente, come un bambino e il tuo respiro è leggero. Sorrido debolmente, nonostante non vorrei far altro che svegliarti e dirti quello che desidero da tanto tempo.

I’m the one who really love ya, baby
I’ve been knockin’ at your door

Ripenso al giorno in cui Anton è entrato in casa mia, sbattendosi la porta alle spalle con uno schianto che credevo fosse possibile solo a Shannon nei suoi peggiori momenti, sbattendomi in mano una lettera ed articolando, fra il fiatone: -Ti hanno chiamato a recitare. La parte di Efestione. In Alexander. Con Angelina Jolie.- e, dopo aver dato un occhiata al mio volto stralunato –Se rifiuti è la volta che ti faccio mettere le mani addosso, e non da uno qualsiasi…da tuo fratello.-. Di fronte a un simile avvertimento, avreste avuto il coraggio di rifiutare voi? Io no. O forse non è stato quello. Forse è stato il leggere un certo nome nella lista del cast, e vi posso assicurare che non era quello di Angelina. Oh no, proprio per niente. Forse è stato il leggere quel nome, un nome che avevo già letto in un altro cast, in un altro film, in un’altra vita mi sembra ormai. Si, la mia vecchia vita, la vita in cui ero ancora “quello carino a cui Edward Norton spacca la faccia in quel film con Brad Pitt”. Non la mia vera vita, la vita che ho ora. La vita dopo “Alexander”, la vita dopo il mio personale Alessandro. La vita dopo di te.

and as long as I’m livin’
I’ll be waitin’
as long as I’m breathin’
I’ll be there
whenever you call me
I’ll be waitin’
whenever you need me
I’ll be there

Non mi innamoro facilmente, ma quando succede è un sentimento devastante, a cui mi dedico completamente, testardo e cocciuto come pochi. Certo, non è stato facile con te, non mi sarei mai aspettato niente del genere. Dio, è stata come una folgorazione, quando ti vidi, due anni fa. Ero sul set di Phone Booth, niente di serio, una particina di pochi minuti, una comparsata da poco. Mi colpisti, mi ritrovai a sfoggiare uno dei miei proverbiali sorrisi intriganti, cosa cercavo di fare? Dannazione non lo sapevo nemmeno io. Stavo con Cameron in quel periodo. La amavo. Eppure mi… non lo so… fu come un fulmine a ciel sereno. Non fui inserito nel montaggio, alla fine, mi mandarono a casa. Mi viene da sorridere in questo momento, quel giorno ci rimasi di sasso. Tre giorni. Non t’avrei più visto se non di sfuggita a qualche party. Eppure non ero certo di quello che provavo. Diventai sempre più scontroso, più chiuso in me stesso, più isolato, nemmeno Shannon riusciva a capire quello che avevo. Passai il momento, non durò che quattro, cinque settimane, riuscii a dimenticare. Poi arrivò quel copione, e di nuovo provai la stessa esplosione di sentimenti. Accettai di getto, ma non perché me l’avesse praticamente ordinato Anton, semplicemente perché avevo letto il tuo nome. Saresti stato Alessandro, io Efestione. Sembrava tutto fottutamente fatto di proposito. Sospiro e intreccio piano le dita tra i tuoi capelli, carezzando la tua nuca. Mi sono innamorato. Mi sono fottutamente innamorato. Come ho fatto? Mi vien da ridere, vorrei saperlo anch’io. E’ bastato andare a letto con te una o due volte e… puff. E’ successo.

I’ve seen ya cry
into the night
I feel your pain
can I make it right?
I realize
there’s no end in sight
yet still I wait
for you to see the light

Mi ricordo di come è iniziato tutto fra di noi, mi ricordo delle prime chiacchierate, delle prime risate ricordando quei pochi giorni di condivisione di uno stesso set, fino a quella maledetta sera. Me la ricordo come fosse adesso. Una delle solite sere da post giornata impegnativa, una di quelle sere in cui si sta spaparanzati su qualche poltrona a bere qualcosa prima di sprofondare addormentati. Forse sarà stata l’atmosfera che si era già creata fra di noi, forse la stanchezza o forse quel tuo vizio di alzare un po’ il gomito che tutti conosciamo, fatto sta avevamo decisamente esagerato. Bicchiere dopo bicchiere la confidenza fra noi aumentava fino a quel sfottuto momento quando, ormai praticamente ubriaco, mi scoppiasti a piangere sulla spalla, parlandomi di tuo figlio appena nato, concepito da quell’amore durato solo qualche notte. Eri preoccupato per lui, preoccupato per la mancanza di una figura paterna, preoccupato per quella sua malattia, preoccupato perché proprio in quei suoi primi mesi di vita non poteva averti al suo fianco. Si, perché anche tu, Colin Farrell, il bad boy più conosciuto di Hollywood, il Duro, hai un cuore. Un cuore forse sconosciuto e celato a chi non sa vederlo, ma così tenero e impaziente d’Amore per chi riesce a comprenderti appieno. E forse in quel momento è stata solo una mia illusione, ma mi è parso di scorgerne un bagliore di questo, come se tu ti stessi abbandonando a me. Ed è stato ciò che mi ha fatto spostare le mie mani sui tuoi capelli, che ha iniziato a farmeli accarezzare nello stesso modo di adesso, che le ha poi mosse verso le tue spalle… E non so cosa tu abbia visto in me, se un bel faccino o un sostegno. Ma ciò che è accaduto dopo è ciò che ha dato origine al sogno/incubo che stiamo vivendo adesso. Ciò che non avrei mai voluto provare e ciò senza il quale ora non potrei vivere.

You are the only one I’ve ever known
that makes me feel this way, couldn’t on my own
I wanna be with you until we’re old
you’ve got the love you need right in front of you, please come home

Bacio delicatamente la tua nuca. Dio, non voglio svegliarti, non voglio che tu apra gli occhi, ti morda un labbro e ti scosti velocemente, scrollando le spalle ed alzandoti, a cercare i tuoi vestiti velocemente, come se temessi di restare per troppo tempo nudo di fronte a me, come se la nudità del tuo corpo potesse essere quella della tua anima.. So che non vorresti, so che combatti ogni giorno per impedirti di venire qui, la notte, per non sentire il desiderio di… di me. Dio, fottutamente melenso e romantico, sono diventato questo? Mi hai fatto diventare questo? Carezzo piano la tua guancia, con l’indice, tracciando quasi inconsapevolmente le lettere del mio nome, come a legittimare qualcosa di mio, qualcosa che non vorrei lasciare mai. Ti prego, apri gli occhi Colin, ma non in senso reale, apri il tuo cuore davanti a me, lasciami entrare, lasciami amarti.

as long as I’m livin’
I’ll be waitin’
as long as I’m breathin’
I’ll be there
whenever you call me
I’ll be waitin’
whenever you need me
I’ll be there

Questo è forse solo il sogno di uno sciocco? Di uno stupido illuso? Di un piccolo ed inutile uomo, spiazzato di fronte a quel fantastico e terribile sentimento di nome Amore? Non lo so, non so darmi una risposta. Effettivamente, di fronte a te non ho risposte a nulla. Ma una cosa la so, inutile cercare di mentire ancora a me stesso. So che ti amo. Più di me stesso, più di chiunque. E allora finchè vivrò, ti aspetterò. Finchè respirerò, sarò qui per te. Aspetterò la tua chiamata, in qualsiasi momento, e quando avrai bisogno di me, sarò qui. Per te.