Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: redbullholic    24/10/2013    1 recensioni
Scritta nel 2008, è stata la storia che ha dato inizio alla mia "carriera" di scrittrice di fan fiction!
Al distretto della Polizia Autostradale di Colonia arriva una nuova collega, sostituta di Tom Kranich. Nel frattempo però, Semir si mette nei guai...
Ispirata ad un episodio della serie.
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Semir Gerkan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Premessa
Questa è la primissima fan fiction che ho scritto, risale più o meno al 2008.
Oltre ai personaggi del telefilm Squadra Speciale Cobra 11, sono presenti Kelly Gibbs, personaggio del telefilm NCIS da me "adottato", e Johanna Burnett, personaggio dell'utente EFP Avah. Nel finale c'è un piccolo cross-over con CSY:NY.
La trama è ispirata a un episodio di Cobra 11.
Buona lettura!

 
Una Nuova Collega
-Gibbs, Gerkhan, potete venire un momento?- la Engelhardt si affacciò alla porta -Ma dov’è Gerkhan?!- aggiunse irritata, quando vide che la scrivania di Semir era vuota.
-Non lo so, capo, non l’ho ancora visto- Kelly fece un gesto di indifferenza, poi si alzò e seguì il capo nel suo ufficio. Seduta sulla sedia di fronte alla scrivania del capo c’era una ragazza che doveva avere più o meno la sua età, con i capelli corti, castani come gli occhi e un paio di occhiali con la montatura azzurra.
-Gibbs, lei è Johanna Burnett e sarà la vostra nuova collega- annunciò la Engelhardt con un gran sorriso.
Kelly ebbe un sussulto -Cosa?! Capo, noi lavoriamo benissimo anche in due!-.
-Credo proprio di no. Ti devo ricordare cosa successe dopo la morte di Fux, quando tu e Gerkhan non volevate che...-.
-Ok, basta ho capito- la interruppe. Ci mancava solo che il capo le facesse fare un ‘tuffo nel passato’, facendole ricordare i bei momenti trascorsi con André o Tom.
-Bene, quindi ora ti chiederei di mostrare alla signorina Burnett la sua postazione, dove appoggiare le sue cose e di farle fare un giro dell’ufficio presentandole i colleghi- disse, alzandosi ed andando ad aprire la porta -Ah, dimenticavo. Rintraccia Gerkhan-.
A Kelly venne voglia di dire “Nient’altro?”, ma si limitò a sorridere e ad annuire. Entrò nel suo ufficio, seguita da Johanna -Quella è la tua scrivania- le disse, indicando quella che era stata la scrivania di Tom, poi alzò la cornetta del telefono e compose il numero di Semir. Niente, non rispondeva né a casa né al cellulare. Dopo svariati tentativi decise di lasciar perdere -Se la vedrà con il capo- sospirò.
-Eri nella Marina Americana?- chiese Johanna, puntando lo sguardo sulla fotografia posata accanto al telefono, che raffigurava Kelly in divisa accanto a suo padre.
-Non ero un Marine, ero nell’NCIS, la...-.
-Squadra investigativa della Marina- completò Johanna tutto d’un fiato.
-Come...?-.
-Come faccio a saperlo? Vengo dagli USA anche io- sorrise.
-Davvero?-.
-Sì. Ero nella Omicidi di New York-.
-Cavolo... e come mai hai lasciato un lavoro del genere per passare alla Polizia Autostradale?-.
-Beh, è una storia un po’ lunga... te la racconterò poi... in poche parole me ne sono andata perché se n’è andato il mio compagno- Johanna distolse lo sguardo dagli occhi di Kelly, che però riuscì lo stesso ad intravedere nei suoi un velo di tristezza -Tu invece?-.
Kelly indicò con un cenno del capo la sedia vuota di Semir -Per un motivo che di nome fa Semir e di cognome Gerkhan- sorrise -Ero qui con l’NCIS per indagare su un caso e... non me ne sono più andata-.
-Stai dicendo che te ne sei innamorata così follemente da mollare l’NCIS?- Johanna spalancò gli occhi dalla sorpresa -Wow, questo Gerkhan deve essere un tipo niente male...-.
Entrambe scoppiarono a ridere. Si conoscevano da pochissimo e già sapevano che sarebbero diventate ottime amiche.
-Dai vieni, ti faccio fare un giro dell’ufficio, se no il capo...-  Kelly non fece in tempo a terminare la frase, perché improvvisamente si udì uno stridio di gomme e un boato, seguito da un antifurto di un auto.
Tutti si precipitarono fuori.
-La mia macchina!- gridò Kelly, vedendo con orrore la sua Chrisler nera accartocciata in un groviglio di lamiere, insieme alla Porsche di Otto e Dieter e alla Mercedes rossa della Engelhardt. Vi si era schiantata contro una BMW nera con i vetri oscurati. La ragazza si precipitò ad aprire lo sportello del guidatore, con la pistola in mano -Si può sapere che ti è saltato...- le parole le si spensero in gola, il suo respiro si fece affannoso e la pistola le cadde di mano, quando vide il volto di chi aveva combinato quel disastro. Sul sedile del conducente c’era infatti l’ultima persona che si aspettasse di trovarvi: Semir.
Johanna la raggiunse -Non dirmi che lui è...- mormorò, portandosi una mano alla bocca.
Kelly annuì, lentamente, ancora in preda allo shock.
-Oh mio Dio qui esplode tutto!- esclamò Johanna, indicando il cofano della berlina che aveva preso fuoco.
-Io lo tiro fuori di qui tu chiama un’ambulanza e i vigili del fuoco!-.
La nuova arrivata non se lo fece ripetere due volte. Si allontanò, raggiungendo gli altri colleghi all’interno dell’edifcio. Pochi secondi dopo ci fu uno scoppio assordante e tutta la vetrata della sede andò in frantumi.
   
 
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