Questa è la primissima fan fiction che ho scritto, risale più o meno al 2008.
Oltre ai personaggi del telefilm Squadra Speciale Cobra 11, sono presenti Kelly Gibbs, personaggio del telefilm NCIS da me "adottato", e Johanna Burnett, personaggio dell'utente EFP Avah. Nel finale c'è un piccolo cross-over con CSY:NY.
La trama è ispirata a un episodio di Cobra 11.
Buona lettura!
Una Nuova Collega
-Gibbs, Gerkhan, potete venire un momento?- la Engelhardt si affacciò alla porta -Ma dov’è Gerkhan?!- aggiunse irritata, quando vide che la scrivania di Semir era vuota.-Non lo so, capo, non l’ho ancora visto- Kelly fece un gesto di indifferenza, poi si alzò e seguì il capo nel suo ufficio. Seduta sulla sedia di fronte alla scrivania del capo c’era una ragazza che doveva avere più o meno la sua età, con i capelli corti, castani come gli occhi e un paio di occhiali con la montatura azzurra.
-Gibbs, lei è Johanna Burnett e sarà la vostra nuova collega- annunciò la Engelhardt con un gran sorriso.
Kelly ebbe un sussulto -Cosa?! Capo, noi lavoriamo benissimo anche in due!-.
-Credo proprio di no. Ti devo ricordare cosa successe dopo la morte di Fux, quando tu e Gerkhan non volevate che...-.
-Ok, basta ho capito- la interruppe. Ci mancava solo che il capo le facesse fare un ‘tuffo nel passato’, facendole ricordare i bei momenti trascorsi con André o Tom.
-Bene, quindi ora ti chiederei di mostrare alla signorina Burnett la sua postazione, dove appoggiare le sue cose e di farle fare un giro dell’ufficio presentandole i colleghi- disse, alzandosi ed andando ad aprire la porta -Ah, dimenticavo. Rintraccia Gerkhan-.
A Kelly venne voglia di dire “Nient’altro?”, ma si limitò a sorridere e ad annuire. Entrò nel suo ufficio, seguita da Johanna -Quella è la tua scrivania- le disse, indicando quella che era stata la scrivania di Tom, poi alzò la cornetta del telefono e compose il numero di Semir. Niente, non rispondeva né a casa né al cellulare. Dopo svariati tentativi decise di lasciar perdere -Se la vedrà con il capo- sospirò.
-Eri nella Marina Americana?- chiese Johanna, puntando lo sguardo sulla fotografia posata accanto al telefono, che raffigurava Kelly in divisa accanto a suo padre.
-Non ero un Marine, ero nell’NCIS, la...-.
-Squadra investigativa della Marina- completò Johanna tutto d’un fiato.
-Come...?-.
-Come faccio a saperlo? Vengo dagli USA anche io- sorrise.
-Davvero?-.
-Sì. Ero nella Omicidi di New York-.
-Cavolo... e come mai hai lasciato un lavoro del genere per passare alla Polizia Autostradale?-.
-Beh, è una storia un po’ lunga... te la racconterò poi... in poche parole me ne sono andata perché se n’è andato il mio compagno- Johanna distolse lo sguardo dagli occhi di Kelly, che però riuscì lo stesso ad intravedere nei suoi un velo di tristezza -Tu invece?-.
Kelly indicò con un cenno del capo la sedia vuota di Semir -Per un motivo che di nome fa Semir e di cognome Gerkhan- sorrise -Ero qui con l’NCIS per indagare su un caso e... non me ne sono più andata-.
-Stai dicendo che te ne sei innamorata così follemente da mollare l’NCIS?- Johanna spalancò gli occhi dalla sorpresa -Wow, questo Gerkhan deve essere un tipo niente male...-.
Entrambe scoppiarono a ridere. Si conoscevano da pochissimo e già sapevano che sarebbero diventate ottime amiche.
-Dai vieni, ti faccio fare un giro dell’ufficio, se no il capo...- Kelly non fece in tempo a terminare la frase, perché improvvisamente si udì uno stridio di gomme e un boato, seguito da un antifurto di un auto.
Tutti si precipitarono fuori.
-La mia macchina!- gridò Kelly, vedendo con orrore la sua Chrisler nera accartocciata in un groviglio di lamiere, insieme alla Porsche di Otto e Dieter e alla Mercedes rossa della Engelhardt. Vi si era schiantata contro una BMW nera con i vetri oscurati. La ragazza si precipitò ad aprire lo sportello del guidatore, con la pistola in mano -Si può sapere che ti è saltato...- le parole le si spensero in gola, il suo respiro si fece affannoso e la pistola le cadde di mano, quando vide il volto di chi aveva combinato quel disastro. Sul sedile del conducente c’era infatti l’ultima persona che si aspettasse di trovarvi: Semir.
Johanna la raggiunse -Non dirmi che lui è...- mormorò, portandosi una mano alla bocca.
Kelly annuì, lentamente, ancora in preda allo shock.
-Oh mio Dio qui esplode tutto!- esclamò Johanna, indicando il cofano della berlina che aveva preso fuoco.
-Io lo tiro fuori di qui tu chiama un’ambulanza e i vigili del fuoco!-.
La nuova arrivata non se lo fece ripetere due volte. Si allontanò, raggiungendo gli altri colleghi all’interno dell’edifcio. Pochi secondi dopo ci fu uno scoppio assordante e tutta la vetrata della sede andò in frantumi.