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Autore: Il Saggio Trentstiel    24/10/2013    6 recensioni
-Scott vorrebbe parlarti.-
Courtney inarcò freddamente le sopracciglia: tutto lì? Davvero Cameron aveva messo in atto quella patetica scenetta per poi rivelarsi latore di un messaggio tanto breve e privo di implicazioni?
Fece per replicare qualcosa, ma lui la anticipò.
-So che sei una ragazza forte e decisa, ma...- tentennò -... Devo metterti in guardia. Scott è la personificazione del Male!-

Sto seriamente amando "Total Drama: All Stars" in ogni sua sfumatura.
Ecco, questo è il risultato di elucuburazioni e fanboyamenti (?): enjoy!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Un'altra sfida e un'altra giornata erano andate, finalmente.
Gli Avvoltoi Malvagi avevano vinto la sfida, grazie soprattutto alla straordinaria performance di Scott che aveva sì consentito loro di vincere e salvarsi dall'eliminazione, ma aveva anche creato nuovi attriti non indifferenti.
Courtney ripensava a quanto fosse accaduto durante il giorno: seduta alla tavola imbandita, piluccava degli acini d'uva senza reale appetito. Non c'era nessun altro nella stanza – era decisamente troppo presto per mettersi a tavola –, senonché...
-Courtney?-
Una voce flebile e che, dopo settimane di (ennesima!) permanenza su quella dannata isola, aveva cominciato a riconoscere: l'esile figura che si stagliava nella cornice della porta, notata non appena ebbe alzato lo sguardo, confermò la sua ipotesi.
-Cameron.- rispose con tono piatto -Dimmi.-
Il ragazzino esitò e si avvicinò lentamente, come se temesse che la compagna di squadra potesse aggredirlo e dilaniare le sue tenere membra da un momento all'altro: prese poi un profondo respiro e, poggiate le mani sul tavolo, la fissò con intensità. Per quanto quel nanetto tremebondo potesse far sì che il suo sguardo, celato da un paio di spessi occhiali da vista, risultasse intenso.
-Scott vorrebbe parlarti.-
Courtney inarcò freddamente le sopracciglia: tutto lì? Davvero Cameron aveva messo in atto quella patetica scenetta per poi rivelarsi latore di un messaggio tanto breve e privo di implicazioni?
Fece per replicare qualcosa, ma lui la anticipò.
-So che sei una ragazza forte e decisa, ma...- tentennò -... Devo metterti in guardia. Scott è la personificazione del Male!-
Le sopracciglia di Courtney rischiarono di sparire sotto l'ordinata frangetta castana, tanto lei le aveva inarcate. Non era un mistero che Cameron odiasse Scott – e dopo aver visto come l'altro si era comportato la stagione precedente sarebbe anche potuto essere comprensibile – dunque un'uscita simile non la sconvolse più di tanto.
-
Personificazione del Male?- ripeté sarcasticamente -Oh, non farmi ridere! Ho combattuto per tre stagioni con gente del calibro di Heather e Justin!- E Duncan, sussurrò una vocetta, prontamente messa a tacere, dentro di lei -Dovrebbe preoccuparmi un rozzo campagnolo qualunque?-
Cameron sospirò amaramente e scosse il capo: sapeva che Courtney non l'avrebbe ascoltato ma, ehi! Bisognava comunque provarci!
Senza un'altra parola la ragazza si alzò e uscì dalla stanza, giusto in tempo per sentire la voce di Cameron.
-Ti aspetta al falò.-
Courtney annuì meccanicamente, pur non potendo essere vista, e continuò la sua marcia verso l'incontro con Scott. Distrattamente si ripulì la mano destra sui pantaloni: alla menzione del nome di Scott aveva stritolato un grappolo d'uva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


L'aria notturna era fresca e, a mano a mano che si avvicinava al luogo dove Scott l'attendeva, carica degli aromi delle conifere e delle braci ancora ardenti.
Si stampò sul viso un'espressione altera e annoiata, anche se alla visione della chioma rossa dell'altro avvertì le labbra tremolarle appena.
-Scott.- si annunciò, facendo sobbalzare il ragazzo.
Questi si alzò di scatto dal ceppo su cui era seduto, spolverandosi i pantaloni e passandosi poi una mano dietro la nuca.
-Credevo che... Che non saresti venuta!-
Courtney lo squadrò attentamente senza perdere la sua aria di superiorità auto-imposta.
-Ah sì? E se non mi fossi presentata mi avresti aspettata tutta la notte?-
Scott si strinse nelle spalle.
-Se fosse stato necessario...- replicò con semplicità.
La ragazza non poté non dirsi colpita da una tale risposta, specialmente se intrisa di sincerità, e sì che lei era avvezza a scovare le menzogne altrui!
Incrociò le braccia e inclinò il capo da un lato.
-Beh? Cosa vuoi?-
Scott parve stupito dal tono apparentemente freddo di Courtney, poi un lampo di comprensione gli illuminò il volto e si ritrovò a ghignare.
-È per il bacetto con Gwen, vero?- -Oh, per favore!- sbottò Courtney, lieta che le tenebre celassero il rossore delle sue gote -Era una sfida! E poi il peggio è stato per lei!-
Così brava a individuare le bugie degli altri, così brava a mascherare le proprie. Sì, era stata solo una stupida sfida, resa ancor peggiore dall'usuale sadismo di Chris. Far sì che fossero proprio Gwen e Scott a scambiarsi un bacio, per quanto fugace e intriso di disgusto da ambo le parti, era stato un vero e proprio colpo basso.

E adesso cosa stava a rappresentare il ghigno ancor più ampio sul volto di Scott?
-Avevo ragione!- gongolò lui -Non puoi fregarmi, Courtney!-
Lei sbuffò sonoramente e spostò lo sguardo su qualunque cosa fosse diversa dal suo interlocutore.
-Lo ripeto: cosa vuoi?-
Scott, senza smettere di sogghignare, le si avvicinò – brividi stupidi e irragionevoli la invasero – e incrociò a sua volta le braccia.
-Voglio proporti un'alleanza.-
Diretto e sincero come sempre, ecco perché le pia...
-Cosa?- esclamò lei, più per allontanare certi pensieri scomodi che per reale interesse strategico.
-Mi hai sentito bene, un'alleanza, io e te.- precisò Scott -Sospetto che Alejandro abbia portato Cameron dalla sua, e sai quanto entrambi siano pieni di risorse.- ammise a malincuore.
Courtney si limitò ad annuire, lo sguardo nuovamente fisso sugli alberi poco distanti: c'era del vero in quanto diceva Scott, era innegabile. Dunque non era solo un rozzo contadinotto sociopatico!
-Perché sorridi?-
La ragazza si riscosse e si affrettò a ricomporre la propria maschera di alterigia.
-Non sorrido, ti compatisco.- soffiò. Scott inarcò scetticamente un sopracciglio e sbuffò.
-Andiamo, Courtney! Ho visto come sei realmente! Sei subdola, ma capace di affezionarti alle persone e di perdonarle, sei intelligente e...-
Tacque di botto e abbassò lo sguardo: era un'impressione o il volto gli si era vagamente tinto di rosso?
-Insomma, non credo che tu mi compatisca, ecco.- borbottò infine dopo qualche istante di silenzio. Silenzio che, inarrestabile, tornò a travolgere i due ragazzi, entrambi apparentemente persi nei propri pensieri.
Lo scoppiettio delle braci del falò infranse quel momento di completo imbarazzo, ma ancora nessuno dei due giovani si mosse.
Cosa dire, cosa fare in una situazione simile?
Infine fu Courtney a dire qualcosa.
-Ho freddo, meglio che ritorni dentro.- sussurrò, alzando lo sguardo -Penserò alla tua proposta.-
Scott sussultò e levò rapidamente il capo: prima ancora che Courtney potesse fare un solo passo in direzione degli alloggi, scattò in avanti e la afferrò.
-Courtney...-
La ragazza non si ritrasse a quella vicinanza né, tanto meno, protestò: fissò il volto di Scott vicino al suo – così vicino da poter contare ogni singola efelide sulle sue gote – e si morse il labbro inferiore.
In contemporanea i due abbassarono lo sguardo e parvero notare per la prima volta le loro mani intrecciate.
Tra versetti di imbarazzo si affrettarono a sciogliere la stretta.
-Scusa, io...- -Non fa niente, ecco...- -... Non volevo...- -... Non è un problema...-
Entrambi tornarono a tacere: stavolta, però, non abbassarono lo sguardo.
Stavolta, però, l'imbarazzo parve svanire di botto.
Stavolta, però, Scott non ghignò. Sorrise. E a Courtney parve il sorriso più bello del mondo.
-Beh, allora...- -Allora buonanotte...- completò Courtney, avvicinandosi per lasciargli un rapido bacio sulla guancia.
È divertente come a volte due persone estremamente diverse possano condividere lo stesso, identico pensiero anche solo per un istante, quell'istante.
Scott si era mosso nello stesso momento della ragazza per sfiorarle la gota con un bacio. Le loro labbra, però, decisero di incontrarsi piuttosto che evitarsi e desiderarsi da lontano.
Durò solo pochi secondi, poi i due giovani si separarono: entrambi erano paonazzi e col fiato corto come se avessero corso per chilometri e chilometri, eppure sorridevano.
Scott strizzò l'occhio a Courtney e le carezzò il volto.
-Buonanotte, pretty lady.-
Courtney non disse nulla ma lo guardò allontanarsi verso il loro lussuoso alloggio: attese finché il ragazzo non fu sparito dalla sua visuale e, a passo lento, lo seguì.
Sorrideva incredula e felice, tanto da essersi dimenticata della proposta di alleanza da parte di Scott.
Sorrideva serena e rilassata, come se non si trovasse nel bel mezzo di una follia targata McLean.
Sorrideva e basta.
Courtney non si era mai sentita così attratta dal Male.

   
 
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