Atsushi Otani; la persona più sbagliata che potesse capitarmi come coinquilino, vicino di stanza e compagno di bagno. Infatti, tra le nostre due camere, la mia a sinistra e la sua a destra, c'è il bagno che dobbiamo condividere.
Dio, quanto lo odio!
Finisco di lavarmi i denti ed esco dal bagno.
-Gente? Io vedo solo un puffo.- Commento con fare annoiato, sbadigliando.
-Argh, sei impossibile!- Esclama lui, per poi chiudersi in bagno borbottando un "Stupida Gigantessa" fra i denti.
Mhpft. Idiota.
Sbadiglio sonoramente e me ne vado in camera mia, dove mi metto la camicia da notte.
Ho come l'impressione che sarà una lunga nottata.
E in effetti lo è. Non riesco a dormire.
Sbuffo sonoramente e lancio un'occhiata alla sveglia.
Le due di notte.
Ottimo. E mi è anche venuta fame.
Mi alzo dal letto, decisa ad andarmene in cucina a far razzia di qualsiasi cosa riesca a trovare di commestibile.
Ragiono per qualche istante se portare con me la vestaglia, ma poi decido di lasciarla dov'è.
Esco dalla mia camera quindi scalza, e con solo la mia camicia da notte. Cammino in punta di piedi fino in cucina, dove mi getto letteralmente verso il frigorifero.
Maledetta fame improvvisa.
Mentre mangiucchio un dolcetto - di chissà quanto tempo fa -, sento dei passi felpati.
Arresto il lavoro delle mie mandibole e rizzo le orecchie, voltandomi verso il corridoio dove ho sentito il rumore.
Che è anche il corridoio che porta alla mia camera da letto.
Fa la sua comparsa in cucina Quello, Otani, che mi guarda perplesso.
-Oh, ma eri tu a far tutto questo baccano?- Mi chiede, stiracchiandosi le braccia.
-Ma che dici, sono stata silenziosissima!- Esclamo.
-Sì, quanto una mandria di elefanti.- Commenta asciutto.
Sbuffo.
Ma perché non ho portato la vestaglia? Mi sento in imbarazzo con questa camicia leggera che mi arriva a metà coscia.
-Che vuoi?- Chiedo in modo nient'affatto cortese, sperando di non far trasparire la mia vergogna.
Lui invece sembra perfettamente a suo agio. Indossa un paio di pantaloncini corti e una canotta.
-Si dà il caso che io abiti in questa casa da prima di te, Novellona.-
-Novellona?-
-Avrei detto Novellina, ma visto che sei il Re dei Titani...-
-Il Re non dovrebbe essere maschio?- Sbotto infastidita.
-Perché, non lo sei?-
Due esatti secondi dopo, Otani si ritrova col dolcetto che stavo mangiando, spiaccicato in faccia.
-Un po' di educazione no, eh?!- Trillo furiosa.
Lui si passa una mano sulla faccia, piastricciata di crema, e la guarda. Poi un'occhiata, e mi lancia contro il suo contenuto.
-Razza di scemo!- Dico, pulendomi il viso col dorso della mano.
-Sei tu che hai cominciato!- Sbotta lui, indicandomi.
-Ma se sei tu che ce l'hai con me!- Esclamò seccata; vuole dare la colpa a me? È il colmo!
-E tu mi hai dato del bambino!- Continua Otani imperterrito.
-Ti ho già chiesto scusa, per quello!- Obietto.
-E allora smettila di darmi nomignoli assurdi!-
-La smetterò quando la smetterai tu!-
-Bene!-
-Bene!-
Rimaniamo a studiarci per qualche momento, entrambi con le facce sporche di crema, nei nostri volti la medesima espressione di sfida.
"Peccato sia così basso, è carino..."
Scuoto con forza la testa; ma che mi metto a pensare?!
È meglio che, piuttosto, pensi a come fare per una serena e pacifica convivenza. No?
-Scusa.- Borbotto, distogliendo lo sguardo da Otani. -Cercherò di non farlo più.-
Non è che mi senta particolarmente in colpa - okay, per niente -, ma se già dal primo giorno ci accapigliamo in questo modo, diventerà una situazione impossibile da gestire.
Lui mi guarda stupito.
-Scusa tu.- Dice dopo un momento. -Non sono stato molto accogliente, ecco.-
Sorrido; potrebbe essere l'inizio di un'amicizia?
No, decisamente no.
-Vuoi uscire da questo maledetto bagno?! Sto facendo la muffa!- Sono le prime parole che Otani, infatti, mi rivolge stamattina, sbattendo con forza i pugni sulla porta.
E io che ormai speravo di aver chiarito!
Mi sbagliavo. Non è assolutamente l'inizio di un'amicizia.
È l'inizio della guerra.
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**Angolo di Risa-LaFantasiaStaAbbandonandoQuestiLidi?**
Salve gentucola! c:
Oh beh.
Non mi convince. Affatto.
E son sicura che non ci avrete capito niente. x'D
(N.d. Sua sorella: E allora che hai da ridere? Questo capitolo - se così si può chiamare, fa schifo!)
(N.d. Me: Ma sparati.)
Boh, non so che dire (?), quindi mi dileguo con non-chalance (?)
Ma prima,
"Sicura?" Mi sussurra Otani, poco distante dalle mie labbra, portandomi lentamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Ha uno sguardo dolce, serio.
Il cuore mi batte a mille.
"Sicura." Bisbiglio in un respiro, prima di baciarlo nuovamente.
{Tratto dall'elaborazione (?) di The first (catastrophic?) time; Ovvero, cosa succede quando due idioti decidono di andare oltre.}
Ha uno sguardo dolce, serio.
Il cuore mi batte a mille.
"Sicura." Bisbiglio in un respiro, prima di baciarlo nuovamente.
{Tratto dall'elaborazione (?) di The first (catastrophic?) time; Ovvero, cosa succede quando due idioti decidono di andare oltre.}
Risa-chan. ~