TLHR è incentrata su Sylar e Mohinder e sul periodo che trascorrono insieme in viaggio dopo essersi conosciuti e fino a quando Mohinder non scopre la verità sull'identità di Sylar. Il titolo si riferisce sia alla strada che percorrono materialmente, sia alla strada metaforica che fa il loro rapporto. La raccolta è basilarmente slash ma non ci sarà nulla di esplicito, che non vuol dire soltanto 'non trombano' XD, vuol dire proprio che la cosa verrà accennata ma non sfocerà in (quasi) nulla. La maggior parte delle sette storie, oneshot o flashfic a seconda dei casi, si ambienta durante i giorni del viaggio, eccetto la prima e l'ultima che sono ambientate rispettivamente prima e dopo e in cui i due non appaiono insieme ma affiancati da altri personaggi. Ciascuna sarà accompagnata da un verso di una canzone che io amo e che ho sempre associato a questa coppia (a Mohinder in particolare, ma un po' anche a loro due insieme), The scientist dei Coldplay.
Essendo indipendenti l'una dall'altra e leggibili anche separatamente NON saranno pubblicate in ordine (lo avrei preferito, ma la mia ispirazione è una donna di malaffare e decide lei :\), ma lascerò questo indice in cima così chi vorrà potrà poi leggerle nella giusta sequenza :) (nota: WIP = work in progress).
1. WIP
2. WIP
3. Flash of the neon lights
4. WIP
5. Loud as your heart
6. WIP
7. WIP
genere introspettivo
rating giallo (tra PG e PG13)
avvertimenti flashfic, pre-slash
prompt sotto questa luce artificiale (Syllables of time)
personaggi Gabriel 'Sylar' Gray, Mohinder Suresh
pairing Sylar/Mohinder implicito
timeline tra 'Run!' (1x15) e 'Unexpected' (1x16)
spoiler 'Run!' (1x15)
disclaimer Heroes e tutti i personaggi della serie sono © di Tim Kring e di ogni altro avente diritto.
--
FLASH OF THE NEON
LIGHTS
I had to find you,
tell you I need you
tell you I've set you apart
tell you I've set you apart
Sotto i neon freddi della cittadina che stanno attraversando, il profilo di Mohinder - addormentato sul sedile accanto al suo - si staglia netto contro il finestrino, addolcito soltanto da strani giochi di luce ed ombra e dall'espressione quieta del riposo.
Sylar tamburella le dita sul volante, impazientemente: la coda in cui si sono infilati non accenna ancora a muoversi. Poi, si volta di nuovo a guardarlo.
Mohinder Suresh. Finalmente lo conosce, ora, quel figlio così fragile ma così testardo di cui Chandra gli ha parlato tante volte.
Ha sentito di averlo in suo potere dall'istante in cui lo ha visto varcare la porta di quell'appartamento, in cui lo ha visto così ammaliato, affascinato dalle sue abilità. E' un burattino di cui sarebbe persino troppo facile manovrare i fili, se non fosse per quel qualcosa che vede brillare nel suo sguardo, ogni tanto. Qualcosa che è diffidenza e cervello e coraggio e orgoglio, qualcosa che potrebbe renderlo un avversario temibile tanto quanto un alleato desiderabile da avere al suo fianco.
La sua mano si solleva da sola, come viva di vita propria, ormai.
Il suo pollice si arresta solo un istante prima di sfiorargli la fronte.
Sarebbe così facile piegarlo, così facile ucciderlo, ma non può farlo. Non c'è niente di speciale in lui, niente da scoprire e da fare suo, ma l'unico segreto che gli nasconde è qualcosa che non è ancora in grado di prendersi da solo. Fino a quando ne avrà bisogno, conoscerlo è l'unico modo che ha per capire come funzioni, l'unico modo per controllarlo, per tenerne strette tra le dita la vita e la morte come fa con il resto del mondo. E per avere ciò che gli spetta, alla fine.
Con rammaricata lentezza, le sue dita si spostano fino a sfiorare delicatamente un ricciolo bruno.
Si accorge di essere rimasto incantato ad osservare le luci che cambiano contro la pelle di Mohinder solo quando il suono di un clacson lo riporta alla realtà.
Si rimette alla guida, soddisfatto, mentre la fila riprende a scorrere ed il cartello che annuncia la fine della città si fa visibile in lontananza. Sente l'altro uomo muoversi nel sonno e con la coda dell'occhio lo osserva voltare maggiormente la testa dalla sua parte.
Il viaggio è appena cominciato. C'è tanta strada da fare.
--
note bene, c'era questa immagine nella mia testa, di Mohinder addormentato e Sylar che accostava il pollice alla sua fronte come avrebbe fatto per ucciderlo, e poi invece finiva per sfiorargli i capelli <3 cioè, aw, mi faccio schifo da sola per la sdolcinatezza e banalità della cosa XD, ma nella mia mente di fangirl era la perfetta rappresentazione di che meraviglioso rapporto perverso hanno <3 *annuisce* Curiosità perfettamente inutile: un pezzo di questa storia apparteneva in origine a un'altra, poi l'ho smembrata e da una ne sono nate due. L'altra storia in questione è già pronta e sarà la prossima che pubblicherò :P
risposte alle recensioni rispondo sempre, qui in fondo alla storia: quindi se recensite (pliz? é_è) poi ripassate a leggere la risposta, se vi va :P
Nike87: argh, non è giusto, se non hai visto la serie non posso spoilerare e cercare di farti diventare Mylar D: XD Diciamo solo che sì, onnipotenza repressa ci sta bene, e sadismo anche meglio :P Sylar ha poteri enormi, potrebbe uccidere Mohinder come e quando vuole non fosse che Mohinder ha una cosa che a lui serve, e affiancarlo nel suo viaggio è probabilmente il modo più sicuro di averla. Mohinder è sulle tracce di Sylar, è l'uomo che odia di più al mondo e lo scopo ultimo del suo viaggio è quello di fermarlo per sempre, e non sa che ce l'ha seduto vicino. Sono due personaggi palesemente destinati a uccidersi a vicenda e invece si ritrovano a viaggiare insieme e a conoscersi e, beh, c'è materiale per una slasher, ecco :P Sono un pairing totalmente impossibile e distorto e non potrebbero mai essere una coppia nel senso canonico del termine, ma aw, sono così perversamente belli <3 *si rende conto che sta sproloquiando senza costrutto* - ehm, uh, sorry XD Ti ringrazio tantissimo :* bacio :*