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Autore: little maffoo    25/10/2013    1 recensioni
Una fan. Un diluvio. Un ombrello volato via. Un Matt Bellamy moooooolto dolce e una cioccolata calda.
Tante tante sorprese e un oceano di fluff.
Fanfic su richiesta di IreneMuser, iscritta da pochi giorni su efp.
Tesoro spero che ti piaccia, ho fatto del mio meglio.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Nuovo personaggio, Tom Kirk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao genteeeeee

Sono tornata con una fanfic het (è stato terribile scriverla, voi che mi conoscete sapete quanto io ami il BellDom..)

IreneMuser spero ti piaccia, è una storia d'amore tra te e Matt (se non si era già capito LOL)

Bando alle ciancie.. buona letturaaa <3 :D

Disclaimer: i Muse non mi appartengono, non mi pagano per scrivere questo e non scrivo a scopo di lucro. La storia è frutto della mia immaginazione. Quanto segue non è successo e non succederà mai e blablabla.. 

Ci vediamo in fondooo!! :D



Cioccolata calda


Che giornata schifosa. Irene aveva perso il treno per Milano quella mattina, 'maledetto traffico' pensava, doveva raggiungere la grande città per partecipare alla settimana della moda, era una fotografa. Aveva dovuto aspettare una lunghissima ora e mezzo per prendere il treno successivo, arrivando così alle 14.15 anziché alle 12:45.
E come se non bastasse appena era uscita dalla stazione aveva cominciato a diluviare. Irene aveva nella borsa solo un piccolo ombrello ripiegabile, rosso con i pois bianchi glitterati. Peccato che mentre attraversava la strada un'automobile le passò accanto e con una folata di vento, le fece volare via l'ombrello di mano. 

Irene era una bella ragazza trentenne, intelligente e acuta, simpatica, stando al giudizio dei suoi amici e familiari, e molto solare. Portava un bel taglio corto, una sorta di caschetto, ma più femminile. I capelli corvini le sfioravano dolcemente il collo, mentre un paio di occhi verdi accesi scrutavano il mondo curiosi e attenti. La pelle nivea metteva in risalto gli occhi contorniati da lunghe ciglia scure e le labbra rosee e carnose.
Un trucco semplice ma di grande effetto le ricopriva il viso, donandogli un aspetto più vivo e più sexy.
Il suo abbigliamento semplice era formato da una t-shirt dei Muse, il suo gruppo preferito da anni, jeans grigi aderenti e felpa nera, sopra un cappotto in pelle rosso fuoco. Ai piedi portava un paio di stivaletti neri lucidi, con il tacco alto e le borchie dorate. 

Dopo due o tre secondi di sbigottimento, la ragazza si mise ad inveire poco educatamente contro l'autista dell'auto che l'aveva lasciata senza ombrello nel bel mezzo di un diluvio. Rimase ferma sul ciglio della strada un po' intontita e arrabbiata, mentre litri d'acqua le scorrevano irrimediabilmente addosso, a guardare il povero ombrello sfasciarsi lentamente, schiacciato da varie automobili.
Dopo qualche minuto di imprechi mentali, Irene sentì dei passi dietro di lei, e fu sorpresa non poco di non avvertire più la sensazione dell'acqua che le cadeva addosso. 
Alzò lo sguardo e notò un grande ombrello blu sopra la sua testa, allora, curiosa di scoprire chi fosse il proprietario di quell'oggetto provvidenziale, si voltò.

Per poco la fotografa non cadde dall'alto dei suoi tacchi a causa dell'uomo che si ritrovò davanti. Matthew Bellamy, frontman dei mitici Muse, era in carne ed ossa a 20 centimetri da lei con un ombrello a coprire entrambi. Vacillò leggermente, ma non svenne. La bocca spalancata stava a testimoniare che la mora conosceva Matt, inoltre il cappotto rosso e la felpa erano aperti, per cui si vedeva la grande scritta MUSE della maglia, all'altezza del seno. Il cantante sorrise alla vista della maglia con il logo della sua band, si fece coraggio e disse alla fan pietrificata:
"Che peccato che il tuo ombrellino sia volato via, vieni, andiamo a bere qualcosa di caldo." Accompagnò le parole con un largo sorriso, subito ricambiato dalla ragazza. I due stretti sotto l'ombrello blu entrarono nel bar lì di fronte. Una volta varcata la soglia una piacevolissima ondata di calore li avvolse, nell'aria c'era un dolce profumo di tè e cioccolata calda.

Matthew porse la giacca a Irene, dato che lei era fradicia. 
Si sedettero a un tavolo davanti alla finestra, uno davanti all'altra.
Ancora una volta fu il ragazzo a parlare per primo.
"Be... ehm... Come ti chiami?"
"Irene.. tu suppongo sia Matt.." fu la timida e scherzosa risposta della fotografa. Il cantante si mise a ridere.
"Ma brava!! Come hai fatto a indovinare?" risero di gusto entrambi. "Quanti anni hai?" continuò Matt. 
"Trenta"
"Io invece ne ho tren..."
"Trentuno.. si lo so ahaha" Lo anticipò Irene.
"A questo punto non serve che io continui a parlare di me, deduco che un po' di cose tu le sappia.." La buttò nuovamente sul ridere il cantante, facendo l'occhiolino alla più piccola. Irene arrossì immediatamente.
"Come mai qui a Milano?"
"Sono una fotografa e devo partecipare alla settimana della moda. Tu che ci fai qui?"
"Dom ha trascinato me, Chris e Tom alla settimana della moda.. Sai com'è.. un inguaribile modaiolo ahahahaha"

Dopo una decina di minuti di conversazione una cameriera si accorse della loro presenza e andò al loro tavolo, per chiedere le ordinazioni.
"Buonasera!" salutò giovialmente e con un sorriso. "Cosa prendete?"
"Cioccolata calda" risposero all'unisono i due mori, che scoppiarono in una risata.
"Due cioccolate calde" Prese nota la cameriera. "Desiderate altro?"
"Porta anche qualche croissant alla marmellata" aggiunse Matt.
"Molto bene, arrivano subito!" la cameriera se ne andò lasciandoli di nuovo a parlare faccia a faccia.
Matt d'un tratto si illuminò e fissò Irene negli occhi, dicendo:
"Ho deciso!! Domani ti faccio conoscere Chris, Dom e Tom! Tanto sei una muser, dico bene?"
...
"Irene..?"
...
La ragazza era come paralizzata, con gli occhi sgranati e la bocca spalancata. Il cuore le palpitava fortissimo nel petto, sembrava voler scappare.
"...c..come prego?" sussurrò la ragazza in preda al panico.
"Hai capito bene!! Domani incontrerai il resto dei Muse!!" esclamò raggiante il bel moro.
"ODDIOMIO" Irene si mise le mani sei capelli e appoggiò i gomiti al tavolo. Alternava momenti di gioia ad altri di isteria.
Prese il tovagliolo di stoffa poggiato sul tavolino di fronte a lei, se lo premette sulla bocca e cominciò ad urlare.
"COME SAREBBE A DIRE CHE INCONTRERO' I MUSE??!!! OSSIGNORE E' UN SOGNOOO!!" le sue orla erano attutite dal tovagliolo davanti alla sua bocca.
"Si.. ma respira.. hahaha" provò a farla ridere il cantante, ma con scarsi risultati.

In quel momento la cameriera si ripresentò con un vassoio in mano, lo poggiò sul tavolo e porse le due tazze fumanti ai ragazzi e mise il piattino con i croissant tra di loro. 
"Sono 2 sterline e 50, signore" disse a Matt, che nel frattempo aveva tolto dalla tasca il portafogli. Pagò e lasciò una sterlina di mancia alla cameriera, che ringraziò e si dileguò.
"Ok Irene. Calma. ce la puoi fare. Adesso ti rilassi e affronti con calma la questione." si disse la mora. "Che fai, non lo bevi questo ben di Dio?" domandò raggiante la fan a Matt, agguantando un croissant.
"Certo!" rispose il moro, sorseggiando la sua cioccolata calda.

L'ora successiva trascorse velocemente, i due ragazzi parlarono del più e del meno, dei loro programmi per i giorni successivi e via discorrendo.
"Uh accidenti!! Sono le quattro, devo andare in hotel a sistemare la mia roba.. L'albergo è poco distante, lo raggiungo facilmente anche a piedi.. Non è che mi accompagneresti con l'ombrello??" chiese la ragazza.
"Ovviamente si. Pensi che ti lascerei uscire fuori da sola con questo tempaccio?" 
"Bene, grazie mille! Usciamo, l'hotel è da quella parte"
Matt e Irene uscirono dal bar e, abbracciati sotto l'ombrello per non bagnarsi, arrivarono dopo una ventina di minuti all'albergo della fotorafa.
"Ehm... g..grazie Matt" farfugliò imbarazzata la più piccola.
"Figurati.. Tutto per una muser così bella e affascinante" rispose il cantante.
Irene arrossì violentemente e chinò il capo, balbettando qualcosa di incomprensibile.
"Ehm... Matt... senti.. non è che portesti... ecco.." disse la fan.
"....si?" 
"...ehm... farmi un.. un.. autografo?" 
"Ahahaha ma certo!! Come mai ci hai messo così tanto per chiedermi un autografo?" 
"Ahaha è solo che non volevo sembrare invadente.." rise la ragazza "Dai vieni dentro.."

Il musicista e la fan entrarono nell'hotel, Irene salutò cordialmente la receptionist e si fece consegnare la tessera elettronica della sua stanza, la numero 6978. La camera era al sesto piano, e comprendeva un'enorme camera martimoniare, arredata di rosso, un salotto in tinta e un bagno, più la cabina armadio.
Le valigie della ragazza erano fuori dalla porta, quindi, una volta arrivati davanti alla porta, le trascinarono dentro.
Irene trotterellò felice fino alla camera da letto e poggiò la sua valiglia sul letto, la aprì tutta eccitata e, dopo aver frugato un po', tirò fuori un cofanetto nero con la scritta MUSE bianca sopra. 
"Sai com' è.. non viaggio mai senza questi.." dalla scatolina nera estrasse la custodia di un cd, pescò un astuccio dalla borsa che teneva in mano e porse un pennarello nero e Absolution, il suo album preferito dei Muse, al cantante, con un sorrino ebete e felice stampato in faccia.
"Me.. me lo firmeresti per favore?" chiese speranzosa.
"Subito. Qual'è la tua canzone preferita?" 
"qsekjsc" rispose Irene senza esitazione.
Il moro scribacchiò qualche parola sul cd, con la sua tipica grafia incomprensibile scrisse: 'to Irene with love' e completò con l'autografo e un cuoricino vicino alla parola 'love'.
"Grazie Matt" disse la mora con le lacrime agli occhi e lo stesso sorriso ebete in faccia. "Non sai da quando aspettavo questo momento" mentre pronunciava queste parole gettò le braccia al collo del ragazzo, che ricambiò subito l'abbraccio.
La prima a sciogliere quel tesero contatto fu proprio Irene, che lievemente imbarazzata disse 
"Ehm.. dovrei andare in bagno" risero entrambi di gusto "mi aspetti qui?"
"Si, tranquilla"
"E non frugare tra le mie cose Bellamy!" Risero di nuovo.

Intanto che la più giovane era in bagno, Matt ne approfittò per fare un giro del salotto li accanto. Tornato in camera scribacchiò velocemente qualcosa su un pezzo di carta e lo infilò dentro Absolution, sicuro del fatto che Irene l'avrebbe riaperto per ammirare il suo autografo.
Il tempo di riporre l'album nel suo cofanetto e metterlo nella valigia che la fan spuntò raggiante dalla porta del bagno.
"Irene, scusami ma si è fatto tardi, devo raggiungere gli altri perchè non hanno la minima idea di dove sia finito" annunciò Matt con un velo di tristezza.
"Oh.. devi proprio andare..?" replicò la ragazza. Nella sua voce c'era tristezza, delusione, nostalgia. Era evidente che coleva stare con lui ancora per un po'.
"Si... Ma tranquilla che domani ci vediamo di nuovo!" gli occhi della più giovane si illuminarono e un sorriso le ravvivò il viso.
"Allora... hai intenzione d..di farmi conoscere il resto d..dei Muse domani...?" domandò titubante Irene.
"Si. Preparati, sarà una giornata estenuante."
"Sarà fatto" esclamò la bella mora, suscitando altre risate da parte del moro. "Vieni che ti accompagno alla porta"

"Beh.. allora.. sei contenta di aver conosciuto il leggendario Matt Bellamy, frontman dei Muse?" disse scherzoso Matt sul ciglio della porta.
"OVVIAMENTE SI" si mise a gridare Irene. "Grazie davvero per l'ombrello, e per la cioccolata calda, e per l'autografo, e per farmi conoscere i Muse" disse a testa bassa e paonazza in viso la fan.
"Figurati... Uh! A proposito dei Muse! Domani alle 9 di mattina passo qui all'hotel a prenderti. Fatti trovare pronta." 
"Oddio non vedo l'ora" Irene si mise a saltellare per il corridoio come un coniglio eccitato. 
"Ok ahahaha! Allora a domani!" Matt la prese per un gomito e la costrinse a guardarlo negli occhi.
"Stasera sono stato benissimo con te. Sei una muser fantastica! Domani voglio da te lo stesso entusiasmo che hai avuto oggi con me. Va bene?" concluse con un sorriso.
"S..si... va bene" l'aria si era fatta improvvisamente carica di tensione. Gli occhi blu oceano di Matt si scontravano con quelli verde menta di Irene, poi si posavano sulle sue labbra e ritornavano agli occhi. 
Il cuore della ragazza batteva più veloce di Dom con i rullanti, era sicura che Matt sentisse il forte tumtum tumtum tumtum.
Poi successe una cosa inaspettata, al rallentatore.
I due ragazzi si avvicinarono molto lentamente, fino a ritrovarsi stretti nelle braccia l'una dell'altro. Per Irene era un momento bellissimo e irripetibile. Tutti gli anni che aveva passato a sbavare davanti a foto di Matt e a dire a tutte le sue amiche quanto fosse dannatamente bello e sexy, e ora ce l'aveva abbracciato addosso. 
Lei stava per svenire.
Matt non ci la fece più a guardarla negli occhi senzafare niente e in un nanosecondo annullò la distanza che li separava, poggiando dolcemente le sue labbra contro quelle della fan e lasciandoci un bacetto fugace. 
Irene sentiva che sarebbe svenuta entro un paio di sencondi. Le gambe cedettero e lei si ritrovò appoggiata al muro con un braccio attorno alla spalla di Matt, che la reggeva. 
Il cantante sorrise compiaciuto nel vedere la reazione che aveva provocato nella ragazza, ma non poteva stare lì immobile con una ragazza semi svenuta tra le braccia, così la prese in braccio e la riportò nella sua stanza, adagiandola delicatamente sul letto.

La bella fotografa era ancora cosciente, ma il bacio di Matt l'aveva fatta crollare, troppe emozioni in troppo poco tempo. Voglio dire.. MATTHEW BELLAMY L'AVEVA APPENA BACIATA!! Lei ancora stentava a crederci, Prima la cioccolata calda, poi l'autografo, e ora un bacio!!
Mentre tentava di riaprire gli occhi notò che Matt si stava allontanando, e per provare a fermarlo sussurrò:
"resta qui..."
Il ragazzo si voltò e le sorrise, fece il giro del grande letto e si distese accanto a lei. Agguantò una coperta in fondo al materasso e coprì entrambi. 
"Buonanotte Irene"
"Buonanotte Matt"
La ragazza chissà con quale forza riuscì a girarsi verso il cantante, guadagnando così un prezioso bacio sulla fronte.
Si addormentarono così, abbracciati, nella stanza della fotografa.

                                                                                   .*°*. _ .*°*._.*°*.

Il mattino dopo si risvegliarono nella stessa posizione nella quale si erano addormentati, vale a dire abbracciati stretti.
Matt si stiracchiò pigro. "Buongiorno principessa!" esclamò entusiasta.
La ragazza si tirò su di scatto. "ODDIO!! Ho sognato che incontravo Matt Bellamy sotto la pioggia e andavamo a bene una cioccolata calda e lui mi diceva che mi faceca conoscere i Muse dopo andavamo al mio hotel e dopo lui mi baciava e io svenivo e lui mi prendeva e mi metteva sul lett.." si voltò verso Matt e si rese conto che non era un sogno. Lui intanto se la rideva di gusto.
"Ahahahaha respira!!" 
La faccia della fotografa era da immortalare, tanto era buffa. La bocca spalancata e gli occi sgranati. Poi Irene si passò una mano sugli occhi e ri lasciò cadere a peso morto sul lettone.
"ODDIO" disse di nuovo.
"Ehm.. tutto bene?" chiese il cantante. 
"S..si.. è solo che.. troppe emozioni" sospirò poco convinta. "Tu non hai idea di quanti anni io abbia passato davanti a tue foto, e ora averti qui con me è qualcosa di..di.." non riusciva a trovare la parola giusta.
"...incredibile?" tentò il cantante.
"No."
"Meraviglioso?"
"Neanche... Diciamo.. Incredibilmente meravigliosamente fantasticamente assolutamente unico.. E non è la parola giusta nemmeno questa.." sbuffò scoraggiata la ragazza. D'un tratto le si illuminarono gli occhi e si rimise a sedere sul letto. "HO TROVATO!"
Matt si mise a sedere a sua volta. "Hai trovato cos.."
"Ho trovato il modo per dimostrarti come è stato!" esclamò raggiante.
"E quale sarebbe?" domandò il ragazzo intrigato. Irene si voltò e fece uno scatto fulmineo derso Matt, gli prese il viso tra le mani e premette forte le labbra sulle sue.
La reazione del moro fu immediata. Le sue mani si intrecciarono attorno al sottile collo della più giovane, e ricambiò il bacio. Tutto durò per una decina di secondi, poi Matt tentò di insinuare la lingua tra le labbra rosee di lei, ottenendo il permesso all'istante.
Poi Irene si staccò e paonazza in viso balbettò:
"s...scusa.. io non volevo essere.. invadente.. p..perdonami" si coprì il viso con le mani e cacciò un urlo. Ricadde distesa nel letto a gambe all'aria, sembrava proprio una teenager innamorata persa.
"Non hai di che scusarti, è stato bellissimo." le rispose calmo il moro. "Su alzati, devi incontrare i muse" annunciò fiero.
"Gia.. ancora non ci credo... Matt grazie infinite." lo abbracciò. "Ok, vado a prepararmi." detto questo si alzò dal letto e si diresse in bagno, con dei vestiti puliti e un piccolo astuccino.

Dopo circa 15 minuti spuntò fuori dal bagno fresca e bella come una rosa appena sbocciata. Aveva indossato un'altra maglia dei Muse per l'occasione, quella con The Resistance stampato sopra e la scritta MUSE, e un paio di jeans blu scuri, sempre aderenti, una felpa pesante e larga e le immancabili scarpette leopardate con i lacci rossi, tributo a Dominic Howard. Si era anche rifatta il trucco, uno smoky eyes nero che le metteva più in risalto i begli occhi. 
'Quanto è sexy' pensò Matt.
"Molto bene. Sei pronta?" chiese.
"Si Bells" disse risoluta. 
"Vado un attimo in bagno e poi andiamo, ok principessa?" Irene arrossì sentendo quell'appellativo.
"S..si fai pure" balbettò.
Mentre Matt era in bagno Irene non poté resistere alla tentazione di dare una sbirciata all'autografo di Matt su Absolution. Prese il cd e aprì la custodia, elettrizzata. Un foglietto cadde per terra. Lo raccolse e lo lesse. Sopra c'era un numero di telefono e la scritta 'Chiamami ;) M.'
La fotografa per poco non svenne un'altra volta. 'OSSIGNORE MATT MI HA DATO IL SUO NUMERO' gridò la vocina nella sua testa. Davvero non se l'aspettava. Il tempo di rimettere Absolution al suo posto che il cantante uscì dal bagno, e insieme uscirono diretti allo stesso bar del loro primo incontro. Irene fece finta di niente e paonazza camminò al fianco di Matt.

Quella mattina non pioveva, anzi, un timido sole spuntava dalle nuvole, la fan teneva la felpa aperta, così che la maglia dei Muse fosse bene in vista.
Arrivata davanti alla porta del bar Irene scorse Chris, Dom e Tom con la coda dell'occhio seduti a un tavolo davanti alla finestra, ma fece finta di niente. Si fermò e si coprì il viso con le mani.
"Ehi.. tutto bene?" chiese Matt.
"S...si.. forse.. sai com'è.. incontrare i Muse non è una cosa che si fa tutti i giorni.." Rispose la ragazza.
"Hai ragione. Vieni" il cantante la prese per mano e sorridente entò nel bar. Giunto al tavolo dagli altri, Irene aveva lo sguardo fisso a terra per l'imbarazzo, o forse per la paura di svenire di nuovo.
"Ragazzi" cominciò Matt "vi presento Irene, grande Muser"
....
Silenzio.
La ragazza si decise ad alzare i suoi occhi verdi colmi di lacrime per la gioia verso i ragazzi, che la guardavano sorridenti e incoraggianti.
"Piacere Irene!!" esclamarono trillanti in coro Chris, Dom e Tom. 
"...ehm..p..piacere.." riuscì finalmente a dire la fotografa, con un sorriso che le andava da orecchio a orecchio e la felicità più pura dipinta in faccia. Matt si sedette vicino a Dom e lei vicino a Matt. Si tenevano ancora per mano e Chris se ne accorse. Si schiarì la gola e guardò prima il cantante poi le loro mai, e viceversa. 
"Ah.. si.. ecco.. gia.." balbettò Matt, rosso in viso, lasciò la mano di Irene.
"Allora Irene, raccontaci come hai conosciuto il Bells" chiese sorridente Dom.
Dopo i primi momenti di imbarazzo all'inizio, la ragazza di sciolse e senza più imbarazzo raccontò tutta la storia partendo dall'ombrello rosso a pois fino all'autografo, tralasciando la parte del bacio e della notte trascorsa insieme.
"Mi fa molto piacere che i Muse ti piacciano così tanto" commentò Chris.
"E come portei non amarvi??" rispose la fan.
Tom, che fino a quel momento non aveva detto niente, fece una delle sue classiche battute sarcastiche:
"Ragazzi dovreste mettervi insieme!! Quel segaiolo di Matt ha bisogno di una ragazza... Scommetto che ieri sera ha tentato di baciarti, dico bene?? Ahahahaha" la sua battuta suscitò l'ilarità di tutti, tranne che di Irene e Matt, che arrossirono violentemente e abbassarono lo sguardo, tossendo. 
"No. Non ci posso credere! VOI VI SIETE BACIATI!! Ditemi che non è vero!!" gridò Dom, facendo arrossire ancora di più i due ragazzi, Irene voleva scomparire.
"Ehm.. ecco.. n..non è c..come pensi Dom" disse Matt.
"Andiamo guardami negli occhi e dimmi che non l'hai baciata." rispose Dom scherzoso. Anche Chris sembrava divertito da quella situazione.
"Guarda che hai fatto proprio bene a trovare Irene, così portà vederci live quando vorrà!" aggiunse il bassista.
"Cos.. Dove. Come. E soprattutto perchè." Disse spaesata la fan.
"Oh andiamo dimmi che Matt non ha fatto niente ieri sera e non ti ha lasciato il numero. Conoscendolo da quasi vent'anni so cosa fa quando trova una ragazza carina come te.." aggiunse ammiccante Chris.

Se prima Irene era arrossita adesso era definitivamente viola, e nascose la testa sotto le braccia appoggiate sul tavolo. Desiderava che una voragina la inghiottisse dalla vergogna. Però era bello che i ragazzi comprendessero Matt come se fosse un libro aperto.. Dopo tutto quel tempo che si conoscevano..
"Ok tanto ci avete scoperto" proclamò mesto Matt, mettendo un braccio attorno alle spalle di Irene, che alzò la testa un po' meno imbarazzata.
Si guardò intorno e si accorse che Chris, Dom e Tom li guardavano sorridenti. Approvavano.
'EVVAI' pensò la fan.
"Vedi che quello che ho detto non era del tutto sbagliato.." disse Kirk facendo un giocoso occhiolino a Irene. "Dai su, bacio! Bacio! Bacio!" cominciarono a dire in coro e a battere le mani sul tavolo.
"No. Se lei non vuole no." aggiunse Matt deciso.
"Ma non vedi quanto vi tiene Matt? Anche quando siete arrivati e vi tenevate per mano lei sembrava molto più a suo agio.." lo incitò Dom. "Pensi che non me ne sia accorto?" sorrise.
"Ha ragione.." confermò la fotografa. Lei e il cantante si guardarono. Lui sorrise. Lei sorrise e annuì. 
Il moro le prese delicatamente il volto tra le mani e le diede un bacio tenero a fior di labbra, poi la ragazza gli gettò le braccia al collo e si scambiarono un bacio vero, mozzafiato. In quel momento c'erano solo loro due e nessun'altro. 
Si staccarono dopo un po' per riprendere fiato, fronte contro fronte. 
"Si, ehm.. piccioncini.. staccatevi che devo dire una cosa a Irene." chiese Dom.
"S..si dimmi" 
"Dato che sei una muser di prim'ordine e stasera facciamo un concerto qui in città ci chiedevamo se desiderassi un posto in prima fila e stare nel backstage con noi dopo il concerto..."

Il mondo si era fermato, o perlomeno il suo cuore si era fermato, ne era sicura. Lo sguardo fisso sul batterista, la bocca aperta e chissà quale folle espressione sul viso.
"OMMIODDIO SI. SI. SISISISISI. GRAZIE. VI AMO. SIETE FANTASTICI" cominciò a urlare non appena si riprese. Si nascose nuovamente in viso tra le mani e cominciò silenziosamente a piangere. Non ci poteva credere. Backstage. Muse. Concerto. Prima fila. Era tutto bellissimo.
La ragazza lasciò un altro bacio a stampo sulle labbra del moro compiaciuto.

                                                                              .*°*. _ .*°*._.*°*.

Quella sera tutto andò benissimo. Irene ottenne il posto in prima fila al concerto, davanti alla transenna proprio sotto Matt.
'Il giorno più bello della mia vita' continuava a ripetersi irene che saltava e cantava a ogni canzone. 
Durante Starlight, l'ultima canzone del concerto, il cantante scese dal palco e passò davanti ai fan. Strinse le mani ad alcuni di loro. Irene era una fan in tutto e per tutto: urlava, aveva pianto tanto, cantava, e aveva le braccia tese verso Matt come se vosse un Dio sceso in terra. Ai concerti effettivamente lo era. Il moro giunse davanti alla fan e si vfermò lì, cantava e la guardava. Poi la canzone finì e lui rimase lì davanti a lei a sorridere. Si guardarono per un tempo che parve infinito.
Poi accade l'impensabile. 
Bellamy fece cenno a un bodyguard di venire ad aiutarlo, prese Irene per mano e la fece uscire da dietro la transenna, portandola sul palco con lui. La ragazza era sbalordita. Il pubblico urlava, acclamava i loro beniamini, acclamava la fan fortunata che era salita sullo stage con i Muse. Nel frattempo Chris e Dom avevano raggiunto Matt davanti al microfono, e dato che il cantante e la fan non facevano che guardarsi, cominciarono a parlare.
"Buonasera Italiaaa!!" cominciò Dom. "Lei si chiama Irene."
"E' una grande muser." proseguì Chris. "Matt l'ha incontrata l'altro giorno per caso in strada e si sono conosciuti."
La ragazza incredula volse lo sguardo al pubblico. Tutti la stavano acclamando ed erano contenti per lei e per la fortuna che aveva avuto ad essere lì sopra. 
"E da stasera.." annunciò il moro "..è la mia fidanzata!"

Irene perse qualche battito e qualche anno di vita. 
Il suo cervello non elaborava.
Non rispondeva ai comandi.
I muscoli non rispondevano.
Gli occhi appannati.
Le gambe molli.
La bocca spalancata.
Dopo una ventina di secondi di sbigottimento la ragazza si rese conto di ciò che era successo.
La fidanzata.
Di Matthew Bellamy.
Era tutto un sogno, ne era sicura.
I suoi occhi si scontrarono  con quelli blu di Matt. 
Lui sorrideva, fiero. 
La prese per mano.
La tirò a se. 
La baciò.
Il bacio più bello di tutta la sua vita.
Ora poteva veramente morire felice.




Buoooooonasera a tutte!! 

Si lo co che la fanfic è sbrigativa ma volevo scrivere una one shot, se volete lasciate un commentino qui sotto..

Irene spero che ti sia piaciuta, c'ho versato dentro un pizzichino piccino piccino di fluff.. 

A presto.. Bacioni <3

Little_




  
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