SOTTO CASA SUA MA NON TROPPO

Accidenti questo suo messaggio mi ha di nuovo lasciato senza parole! Non appena provo a chiederle di fare qualcosa di diverso se ne esce fuori con “Abbiamo la nostra isola felice, il nostro è un rapporto perfetto proprio perché non viviamo nella routine” Ed io rimango qui, con il cuore tra le dita e la mente che và insieme alle emozioni, tenendo il telefono tra le mani mi ripeto che dovrei dirle che questo non è quello che voglio, io la desidero intera. Dovrei dirle che l’amo,no anzi. Dovrei dirle che sogno una famiglia, ma cosa mi viene in mente, così la perdo. Vorrei impressionarla, catturare il suo cuore. Ma che coglione! che sfigato! Hanno ragione i miei amici. Dovrei lasciarla perdere una che convive da tre anni e si vede da 2 anni con me. Dovrei amarmi di più. Invece no, me ne sto qui con il cellulare tra le mani, seduto sul mio scooter vicino a casa sua ma non troppo perché non sia mai che qualcuno possa vedermi, me ne sto qui e penso che non dovrei salire, perché anche se nessuno mi crederebbe mai,non vado li a “svuotarmi i cosi detti” come farebbe un qualsiasi uomo non innamorato. Cosa le dico prima di andarmene, me ne vado? Ma no dai, alla fine dei conti magari ha ragione lei quando mi dice “Andrea non lo vedi che è tutto perfetto” con quella voce soave, se ne sta lì tra le lenzuola sporche di peccato con le sue forme sinuose e mi guarda con i suoi occhi che sanno di sesso. Si lei ha lo sguardo che sa di sesso ma non sesso che faresti con chiunque perché sei un uomo, è quel sesso che da un significato alla vita. Che ti fa sentire come se morissi e poi in paradiso. Lei sa di sesso e poi sa di amore, me l’avevano detto che l’amore era come una droga ed avevo sperato che non mi capitasse vedendo i miei amici ridursi dei deficienti per delle ochette. Ed eccomi qui. Che mi ripeto che non posso perderla. Che mollo qualunque cosa stia facendo se squilla il telefono, perché ovviamente le ho anche messo la suoneria personalizzata. Eccomi qui che non voglio andarmene. Non voglio. Non ancora. Sullo schermo del mio cellulare vige il vuoto. Ecco mi è arrivato un altro messaggio che dice di fare presto perché abbiamo poco tempo e lei non vuole perdere un minuto con me. Ma allora perché non lo lascia e viene a stare da me, sarà per i suoi soldi, in effetti non si vive d’amore ma no, lei non è così. Vorrei scriverleee.. La ho sulla punta delle dita la parola che vorrei scriverle, mentre la penso mi viene in mente una bolla di suoni,come quelle fatte di sapone, mi rimbomba nella testa, mi provoca questo magone al cuore che mi blocca il respiro. Mi basterebbe uno spillo per averla, ora non ce l’ho ma lo avrò non appena mi ferirà. Presto. Molto presto. Anche se non emettessi alcun suono, saprò cosa dire. Conosco i suoi intervalli, vanno a rallentatore nella mia mente frustrata ma sono brevi in realtà. Per sta volta salirò, farò in modo che sia l’ultima volta. Lo devo a me stesso. Questa volta l’amerò come fosse mia soltanto e poi senza dirle niente con un bacio sulla guancia memorizzerò quel viso nel cuore e da domani inizierò a dimenticare. Infine ha ragione Mattia, al mondo ce ne sono tante di donne e lei quello che fa a lui, lo farebbe anche a me. Ma si. Mi passerà. Ho bisogno solo di un’ultima volta. Oggi non ci metto il cuore, oggi ci metto il pisello come fanno tutti. Ecchecazzo! L’ha voluto lei. Entro,vengo,esco.