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Autore: AthenaPotterhead    26/10/2013    1 recensioni
Megan si trova in una campagna a sud di londra e non riesce a dormire così va a fare un giro nel bosco, quando si imbatte in qualcosa di spaventoso, ne uscirà viva?
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi trovavo in campagna a sud di Londra durante una serata invernale, non riuscivo a prendere sonno e così decisi di andare fuori a fare un giro. Oh scusate non mi sono ancora presentata io sono Megan e ho tredici anni, sono venuta qui per le vacanze natalizie per fare visita ai miei nonni. Comunque tornando a noi, prima di uscire presi in cappotto e misi le scarpe più pesanti che avevo visto che qui d’inverno si gela e sono uscita. L’aria era fredda e umida, ma si sentivano i versi dei pochi animali che c’erano e la luna era coperta da enormi nuvoloni. Decisi di andare nel bosco per fare “un’ispezione” come diceva mia sorella minore che però non aveva abbastanza coraggio nemmeno per arrivare alla soglia del bosco. Quando entrai nel bosco mi invase un senso di ansia e di paura che non saprei spiegare visto che lo conoscevo come il palmo della mia mano, ma le fronde degli alberi non facevano passare neanche la poca luce che c’era e quindi era come camminare bendata. Ad un certo punto senti un lamento di un lupo e sobbalzai, infatti in quella zona non ci dovrebbero esserci lupi “ calmati Megan sarà soltanto una tua immaginazione”. Però la curiosità vinse sulla paura e mi diressi verso il punto da cui avevo sentito il rumore. Arrivai in una piccola radura, all’inizio non vidi niente anche per colpa del buio ma poi verso sinistra notai una figura inginocchiata per terra. Mi sembrava che avesse un aspetto umano e avevo ragione ma quando fu illuminato da un raggio della luna che non so come passò attraverso gli alberi scattò in piedi e si contorse come in preda a un dolore lancinante. Un istante dopo una folta peluria iniziò a crescergli sul corpo e le unghie si allungarono diventando artigli, quando si fermò io ero paralizzata dalla paura e avrei voluto correre verso casa e rimettermi sotto le coperte fingendo che fosse solo un sogno ma non potei farlo perché le gambe erano bloccate. Soltanto quando si girò e mi fissò con quegli orribili occhi gialli ebbi la forza di muovermi e iniziai a correre all’impazzata verso casa, il problema era che quel coso iniziò a rincorrermi. Mancavano pochi metri da casa quando il mostro mi saltò addosso con tutto il suo peso bloccandomi a terra. Cercavo di liberarmi divincolandomi e tirando calci ma quel coso era più forte e all’improvviso sentì un dolore lancinante al petto, l’ultima cosa che vidi fu il suo muso con le fauci aperte piene di sangue sopra di me. In quel momento capì che non sarei più tornata a casa.

  
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