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Autore: xbieberkissme    26/10/2013    2 recensioni
"Perché te ne eri andata? Cosa avevo fatto di male?" mi disse guardandomi con gli occhi lucidi.
"Io..non lo so. Ma sei sempre stato nei miei pensieri. Io.." risposi con le lacrime agli occhi.
"Tu cosa? Parla, ti prego!" mi disse mentre si avvicinava a me.
"Io ti amo, Justin." gli dissi abbassando lo sguardo.
"Ti amo anche io, Faith."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Successe tutto molti anni fa, in un bosco.
Ero sola. Non avevo nessuno con me. Ero scappata da casa e sapete perché? Perché preferivo rimanere sola che stare con i miei genitori che litigavano ore ed ore. Ero stanca di tutto questo.
Quando ero nel bosco, passai tutta la nottata lì e decisi di dormire nel bosco. Avevo dieci anni e quando mi risvegliai non mi ritrovai più nel bosco ma in una casa a me sconosciuta.
Ero sdraiata in un divano con una coperta di lana e di fronte un camino. Era piuttosto piacevole la situazione.
Ad un certo punto, comparve un bambino. Poteva avere la stessa mia età. Era bellissimo. Aveva dei capelli sul biondo castano con un hair-flip troppo adorabile. E poi, i suoi occhi. I suoi occhi erano di un color nocciola che se solo avrei potuto, mi sarei persa ore ed ore a guardarli.
Il bambino si avvicinò a me e si sedette nel divano.
"Finalmente ti sei svegliata!" disse con un sorriso mozza fiato.
"Ehm...si." risposi un po' timida.
"Piacere io sono Justin." mi porse la mano come segno di stringerla e così feci.
"Piacere Faith." risposi sorridendogli.
"Ti starai chiedendo cosa ci fai qui, vero?" mi domandò.
"Ehm...si. Ricordo che ero nel bosco e mi ero addormentata nel prato ma poi non ricordo altro." gli dissi.
"In pratica ero uscito per andare a comprare il pane a mia madre e ti avevo vista tutta sola nel prato e quindi avevo chiesto a mia madre se poteva ospitarti solo per questa notte e lei ha accettato."
"Grazie, è stato molto gentile da parte tua." gli sorrisi.
"Di nulla. Mh...Posso chiederti una cosa?" mi domandò guardandomi curioso.
"Certo, dimmi."
"Che ci facevi da sola nel bosco?"
Non sapevo se dirgli la verità o meno. Insomma, sembrava un bravo bambino però lo conoscevo appena. Non sono sicura di potermi fidare di lui. Potrebbe essere anche un bambino maniaco, eh. E poi sua madre? Dov'è?
"Dov'è tua madre?" decisi di cambiare discorso.
"Se vuoi la vado a chiamare, è in cucina."
"Va bene." sorrisi leggermente.
Justin si alzò dal divano e si avviò in cucina. Okay, sembrava un bambino davvero simpatico e forse non mi ero cacciata in un brutto posto ma era il momento di tornare all'inferno. A casa mia.
Mi alzai velocemente dal divano e senza far rumore mi sistemai e uscii dalla casa di Justin. Corsi per tutto il bosco senza farmi notare da nessuno.
Dopo un'ora, sono a casa. I miei non si sono accorti della mia assenza perché ovviamente sono sempre troppo impegnati a litigare come ogni giorno d'altronde.
Salgo in camera mia e sono le sette di sera ed è molto strano perché a casa mia non c'è nessuno. Non mi preoccupo così tanto e quindi decido di stare sdraiata nel mio letto a pensare.
Per essere una bambina di dieci anni scappo e combino guai. Troppi guai, vero? Beh, sono molto autonoma e ho anche il cervello più sviluppato di una bambina di dieci anni.
Mi viene in mente Justin...Poverino, lo avrò deluso. Insomma, era davvero carino e simpatico...Purtroppo non potro più avere sue notizie.
Lunedì 22nd October 2013
Ebbene sì, adesso ho diciassette anni. Sono letteralmente cresciuta e ancora non mi sono dimenticata di Justin. Cioè, la mia vita non è cambiata per nulla.
I miei genitori litigano sempre ed io ogni volta scappo di casa oppure vado a dormire dalle mie migliori amiche ma purtroppo di Justin non ho più notizie da quel giorno.
Chissà come sarà ora quel bambino o meglio..ragazzo.
Sono le 8 a.m. e mi avvio in cucina prendendo qualche snack come colazione. I miei genitori non ci sono mai a casa quindi è come se io abitassi sola. Un giorno me ne andrò sul serio da questa casa.
Prendo il mio zaino, il mio mp3 e il mio iPhone 5 e chiudo la porta d'ingresso di casa mia.
Mi metto le cuffie e ascolto la musica del mio mp3 mentre vado a scuola a piedi.
Sono una semplice ragazza con i capelli mossi e castani, occhi castano chiaro e con un fisico..mh..non saprei. Insomma, non sono grassa e nemmeno magra..Sono giusta(?).
Comunque sia, so essere anche molto buona, dolce, gentile ma poi arriva la parte peggiore di me. So essere vendicativa, bipolare e anche testarda.
Persa tra i miei pensieri, in un secondo arrivai a scuola.
Levo le cuffie del mio mp3 e mi dirigo nel mio armadietto posando tutte cose. Per le prime due ore abbiamo assemblea, che bello!
Vi ho già detto dove vivo? Vivo a Los Angeles. La meravigliosa Los Angeles.
Per approfittarne delle due ore libere, giro un po' per i corridoi ancora vuoti. Si, sono l'unica che è venuta a scuola le prime due ore anche se c'è assemblea. O meglio...forse sono l'unica.
Sento una voce e dei passi dalla palestra. Decido di andare a vedere chi è che fa tutto questo chiasso. Entro in palestra e vedo un ragazzo. Credo sia nuovo perché in questi due mesi non l'ho proprio visto qui a scuola.
Faccio dei passi verso di lui e faccio un colpo di tosse per farmi notare.
Il ragazzo si gira verso di me. No. Non può essere! Assomiglia tanto a Ju...Justin! No, no, no, no! E' solo un sogno!
"Oh, scusami..Pensavo di essere l'unico ad esser venuto qui a scuola per le prime due ore." disse sorridendomi.
"No-non preoccuparti." Risposi balbettando.
"Piacere, mi chiamo Justin. Justin Drew Bieber." Mi porge la mano come aveva fatto tanto tempo fa e mi mostra uno di quei sorrisi mozza fiato proprio come quel piccolo Justin di dieci anni.
"Eh...Ehm...Scusami, devo proprio andare via!" dico correndo via dalla palestra. Corro, corro e non mi fermo più fino a quando arrivo fuori dalla scuola.
Perché sono scappata? Sarà mai lui? Justin? Quel bambino di dieci anni che mi ha portata a casa sua per farmi dormire al caldo? Non. Può. Essere.

Successe tutto molti anni fa, in un bosco.

Ero sola. Non avevo nessuno con me. Ero scappata da casa e sapete perché? Perché preferivo rimanere sola che stare con i miei genitori che litigavano ore ed ore. Ero stanca di tutto questo.

Quando ero nel bosco, passai tutta la nottata lì e decisi di dormire nel bosco. Avevo dieci anni e quando mi risvegliai non mi ritrovai più nel bosco ma in una casa a me sconosciuta.

Ero sdraiata in un divano con una coperta di lana e di fronte un camino. Era piuttosto piacevole la situazione.

Ad un certo punto, comparve un bambino. Poteva avere la stessa mia età. Era bellissimo. Aveva dei capelli sul biondo castano con un hair-flip troppo adorabile. E poi, i suoi occhi. I suoi occhi erano di un color nacciola che se solo avrei potuto, mi sarei persa ore ed ore a guardarli.

Il bambino si avvicinò a me e si sedette nel divano.

"Finalmente ti sei svegliata!" disse con un sorriso mozza fiato.

"Ehm...si." risposi un po' timida.

"Piacere io sono Justin." mi porse la mano come segno di stringerla e così feci.

"Piacere Faith." risposi sorridendogli.

"Ti starai chiedendo cosa ci fai qui, vero?" mi domandò.

"Ehm...si. Ricordo che ero nel bosco e mi ero addormentata nel prato ma poi non ricordo altro." gli dissi.

"In pratica ero uscito per andare a comprare il pane a mia madre e ti avevo vista tutta sola nel prato e quindi avevo chiesto a mia madre se poteva ospitarti solo per questa notte e lei ha acconsentito."

"Grazie, è stato molto gentile da parte tua." gli sorrisi.

"Di nulla. Mh...Posso chiederti una cosa?" mi domandò guardandomi curioso.

"Certo, dimmi."

"Che ci facevi da sola nel bosco?"

Non sapevo se dirgli la verità o meno. Insomma, sembrava un bravo bambino però lo conoscevo appena. Non sono sicura di potermi fidare di lui. Potrebbe essere anche un bambino maniaco, eh. E poi sua madre? Dov'è?

"Dov'è tua madre?" decisi di cambiare discorso.

"Se vuoi la vado a chiamare, è in cucina."

"Va bene." sorrisi leggermente.

Justin si alzò dal divano e si avviò in cucina. Okay, sembrava un bambino davvero simpatico e forse non mi ero cacciata in un brutto posto ma era il momento di tornare nell'inferno. A casa mia.

Mi alzai velocemente dal divano e senza far rumore mi sistemai e uscii dalla casa di Justin. Corsi per tutto il bosco senza farmi notare da nessuno.

Dopo un'ora, sono a casa. I miei non si sono accorti della mia assenza perché ovviamente erano troppo impegnati a litigare come ogni giorno d'altronde.

Salgo in camera mia e sono le sette di sera ed è molto strano perché a casa non c'è nessuno. Non mi preoccupo così tanto e quindi decido di stare sdraiata nel mio letto a pensare.

Per essere una bambina di dieci anni scappo e combino guai. Troppi guai, vero? Beh, sono molto autonoma e ho anche il cervello più sviluppato di una bambina di dieci anni.

Mi viene in mente Justin...Poverino, lo avrò deluso. Insomma, era davvero carino e simpatico...Purtroppo non potro più avere sue notizie.


L
unedì 22nd October 2013
Ebbene sì, adesso ho diciassette anni. Sono letteralmente cresciuta e ancora non mi sono dimenticata di Justin. Cioè, la mia vita non è cambiata per nulla.I miei genitori litigano sempre ed io ogni volta scappo di casa oppure vado a dormire dalle mie migliori amiche ma purtroppo di Justin non ho più notizie da quel giorno.Chissà come sarà ora quel bambino o meglio..ragazzo.Sono le 8 a.m. e mi avvio in cucina prendendo qualche snack come colazione. I miei genitori non ci sono mai a casa quindi è come se io abitassi sola. Un giorno me ne andrò sul serio da questa casa.Prendo il mio zaino, il mio mp3 e il mio iPhone 5 e chiudo la porta d'ingresso di casa mia.Mi metto le cuffie e ascolto la musica del mio mp3 mentre vado a scuola a piedi.Sono una semplice ragazza con i capelli mossi e castani, occhi castano chiaro e con un fisico..mh..non saprei. Insomma, non sono grassa e nemmeno magra..Sono giusta(?).Comunque sia, so essere anche molto buona, dolce, gentile ma poi arriva la parte peggiore di me. So essere vendicativa, bipolare e anche testarda.Persa tra i miei pensieri, in un secondo sono arrivata a scuola.Levo le cuffie del mio mp3 e mi dirigo nel mio armadietto posando tutte cose. Per le prime due ore abbiamo assemblea, che bello!Vi ho già detto dove vivo? Vivo a Los Angeles. La meravigliosa Los Angeles.Per approfittarmene delle due ore libere, gironzolo un po' per i corridoi ancora vuoti. Si, sono l'unica che è venuta a scuola le prime due ore anche se c'è assemblea. O meglio...forse sono l'unica.Sento una voce e dei passi dalla palestra. Decido di andare a vedere chi è che fa tutto questo chiasso. Entro in palestra e vedo un ragazzo. Credo sia nuovo anche se in questi due mesi non l'ho proprio visto qui a scuola.Faccio dei parsi verso di lui e faccio un colpo di tosse per farmi notare.No. Non può essere! Assomiglia tanto a Ju...Justin! No, no, no, no! E' solo un sogno!

"Oh, scusami..Pensavo di essere l'unico ad esser venuto qui a scuola per le prime due ore." disse sorridendomi.
"No-non preoccuparti." Risposi balbettando.
"Piacere, mi chiamo Justin. Justin Drew Bieber." Mi porge la mano come aveva fatto tanto tempo fa e mi mostra uno di quei sorrisi mozza fiato proprio come quel piccolo Justin di dieci anni.
"Eh...Ehm...Scusami, devo proprio andare via!" Dico correndo via dalla palestra. Corro, corro e non mi fermo più fino a quando arrivo fuori dalla scuola. Perché sono scappata? Sarà mai lui? Justin? Quel bambino di dieci anni che mi ha portata a casa sua per farmi dormire al caldo? Non. Può. Essere.

 

okaaay, questa è la prima storia che scrivo ed effettivamente è una cacca. spero solo che vi piaccia e che recensite in molti c: un beeeeso.
  
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