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Autore: Angy_Sunny    26/10/2013    9 recensioni
–Separate i banchi!- la frase del prof. venne seguita da un gran fracasso di sedie e banchi che vengono spostati. C’era chi approfittava di quegli attimi di tempo per ripassare, c’era chi pregava e c’era chi sistemava meglio i bigini nell'astuccio. Infine c’era chi, come Duncan Nelson, torturava la propria compagna di banco, in questo caso Courtney Barlow.
La mia prima,vera fic, spero vi piaccia!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Shut up and kiss me!
–Separate i banchi!- la frase del prof. venne seguita da un gran fracasso di sedie e banchi che vengono spostati. C’era chi approfittava di quegli attimi di tempo per ripassare, c’era chi pregava e c’era chi sistemava meglio i bigini nell’astuccio. Infine c’era chi, come Duncan Nelson, torturava la propria compagna di banco, in questo caso Courtney Barlow.                                                                                                                           
  –Dai, vero che mi fai copiare?- la implorava lui.                                                                   
    –Ovvio che no! Avresti dovuto studiare- rispondeva lei con il suo tono da maestrina. Il punk sbuffò sonoramente e prese il foglio della verifica con poca grazia guadagnandosi un’occhiataccia dal prof. Mise meglio a fuoco le righe stampate sulla carta: numeri, segni matematici, figure…Il cinese poteva essere considerato una lingua più facile. Sbuffò ancora e prese la penna senza avere molto da scrivere: era nei guai.                                                                                                          
Passarono i minuti e mentre gli altri, principessina viziata compresa, scrivevano, cancellavano, ragionavano, Duncan cercava ancora di risolvere la prima espressione torturando l’unico neurone che aveva. Il tempo però stringeva e, sapendo che ormai non ce l’avrebbe fatta da solo, gli rimaneva un’unica speranza, anche se rischiosa.             
–Psst, Courtney- lei non sentiva. Niente problema: una strattonata avrebbe di sicuro attirato la sua attenzione. E così fu perché dopo pochi secondi la castana si girò.               –Cosa diavolo vuoi?-                                                                                                                          
 –Come si fa questa roba?- il punk indicò il foglio di fronte a sé.                                                  
–Te l’ho già detto:NON TI DICO NIENTE- Courtney incrociò le braccia al petto, irritata.                                                                                                                                         
   –Andiamo, non posso prendere un’ altra insufficienza!-  Duncan era sul punto di scoppiare: cosa le costavano un paio di suggerimenti?                                                                –No, no, no, no e no!- continuava a ripetere lei, come una bambina dell’asilo. Il punk scoppiò: – Dammi quei cavolo di risultati, porca miseria!- tutta la classe si girò verso di lui, ma non se ne accorse. Anche Courtney s’infuriò: –Come osi parlarmi in questo modo razza di troglodita?!-                                                                                                                      
–E tu come osi negarmi la sufficienza, principessina dei miei stivali?-                                          
   –Non puoi darmi ordini, orco con il monociglio-                                                                              
  –Oh,sì che posso! Io…- la frase fu interrotta dall’urlo del prof: –Smettetela subito voi due!-  Entrambi si girarono verso l’uomo con sguardo ancora accigliato.               
 –Andate fuori e intanto questi- disse prendendo i fogli della verifica  –diventeranno magicamente insufficienti- Duncan rimase impassibile, mentre Courtney era diventata paonazza.                                                                                                                
–Ma non è colpa mia! E’ stato lui- contestò indicando il punk accanto a sé.                                    
 –Barlow, un’altra lamentela e ti sospendo- rispose con fermezza l’insegnante.                             
 –Ma…-                                                                                                                                                     
   –Vai via!- La perfettina, stringendo i denti dalla rabbia, uscì dalla classe seguita da Duncan.                                                                                                                               
Una volta fuori, Courtney scaricò tutta la sua rabbia contro il punk: –Tu. Tu sei un emerito idiota!- urlò quasi. Lui ghignò beffardamente, tirò su il mento della ragazza con il dito e in tutta risposta disse: –Se vai avanti così mi sa che ti dovrai iscrivere in un'altra scuola- Lei si liberò dalla sua presa e rimase in silenzio in un angolino come per dire “da ora in poi tu sei invisibile per me”. Duncan la imitò e i due rimasero lì per un bel po’ di tempo.                                                                                                                              
Ad un certo punto il punk ruppe il silenzio creatosi: –Principessa, sinceramente, cosa pensi di me?-                                                                                                         
Courtney cedette alla tentazione di dirgliene quattro: –Penso che sei uno stupido, insulso, rozzo, maleducato e insolente punk con dei capelli orripilanti. Ah, dimenticavo che sei anche un criminale poco di buono senza un futuro e soprattutto penso che non mi devi chiamare più principes…- qualcosa la interruppe: le sue labbra erano poggiate su quelle di Duncan. Nonostante la stranezza dei fatti, fu per lei un momento unico e, difficile da ammettere, ma bellissimo. Dopo un tempo che sembrò infinito, si staccarono. Sui loro volti c’erano espressioni diverse: su quello di Courtney era disegnata una smorfia stupita, su quello di Duncan l’ennesimo ghigno.

–Io invece penso che dovresti stare un po’ zitta e farti baciare più spesso-            
 
 
Angolo autrice Angy
Salve a tutti!  
*cri cri cri*
                                                                      Ehm, beh, so che questa è una schifezza,ma è la mia prima ficcy (abbiate pietà per un’autrice dilettante)                                                                                                         Vi ringrazio di aver letto fin qui e vi prego di lasciare una recensione (anche negativa)
                             
Buon Arcobaleno!
  
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