Ecco Seul, la vedo dall’alto, con i colori del tramonto. Quanto desideravo vederla, conoscerla, respirarla, viverla.Non avrei mai immaginato che proprio in queste circostanze mi sarei trovata qui, milioni di ragazze in questo momento mi invidiano, alune credo mi odino. Proprio io che sono qui per pura fortuna. . Oh Siamo finalmente atterrati, che viaggio interminabile è stato,in queste nove ore ho abbandonato la mia vecchia vita per aprirmi ad nuovo mondo, a nuove esperienze, nuovi incontri. Le prime persone che conoscherò uscita da quest’aereo sono le più amate in tutta la Corea, I Big Bang, io che non li conoscevo prima d’imbattermi in rete in un concorso al quale ho partecipato per gioco,sfidando il caso, non credevo certo di vincere.Il premio in palio: un anno da passare con i Big Bang a Seul. Adesso sto addirittura andando a vivere a casa loro, quale onore. Sono un po’ timorosa a riguardo , prima di salire su quell’areo non avevo ben realizzato a cosa stessi andando incontro, non avevo capito cosa mi lasciassi alle spalle e in quale oceano mi gettassi senza il minimo timore, beh ora lo comprendo. Sono già alla sala arrivi, cerco di recuperare tutte le mie valigie con nonchalance sotto gli occhi meravigliati di tutti i presenti, sopresi dalla quantità ed il volume dei miei bagagli; non sanno che trascorrerò un lungo anno qui, ho bisogno di molte cose. L’uscita è cosi vicina, dietro quelle porte di metallo ci sono ben 5 stelle coreane lì per accogliermi. Valico la soglia come fosse un confine che timidamente oltrepasso, chiudo gli occhi e respiro profondamente, quando li riapro li vedo, proprio davanti ai miei occhi con il loro inconfondibile stile, con un cartello in mano con su scritto “Welcome Gaia”, sono in attesa che “Gaia” faccia loro segno, per farsi riconoscere, ma desidero ancora un mento di anonimato per scrutarli,conoscerli, capire come agire da lì in avanti, ciò che in oltre mi frena è la miriade di gente tra giornalisti e fans a loro seguito. Come riescono a sopportare tutta quella pressione? Beh dal momento in cui mi farò riconoscere lo scoprirò. Faccio un ultimo grande respiro e dando fondo a tutto il mio coraggio mi avvio verso di loro con passo deciso, una volta giunta proprio accanto a loro con il dito richiamo Seungri ,il più vicino a me, lui sorpreso si volta, seguito da tutti i compagni. Si rivolgono a me in inglese credendo che io non parli Coreano, li sorprendo invece, rispondendo loro nella loro lingua , mentre continuo a parlare penso che le loro facce allibite mi dicano che la mia pronuncia dev’essere alquanto buona, per lasciargli quella espressione attonita che va a creare un attimo di puro imbarazzo. < Piacere , io sono Gaia Draghi, sono Italiana e ho vinto il concorso “un anno con i Big Bang” , spero che andremo d’accordo!>,subito GD da bravo leader precede tutti nelle presentazioni: e dopo di lui tutti i membri si sono presentati. Ammetto che delle loro presentazioni ricordo poco, ero troppo impegnata a pensare a come nascondere il mio imbarazzo. Dopo poco i giornalisti che non erano ancora intervenuti, ci si fiondano a dosso tempestandomi di domande, è allora che decidiamo di scappare verso il parcheggio per abbandonare l’ aeroporto e dirigerci verso un ristorante dove cenare e conoscerci.