-La prima volta che t’ho visto
Pioveva la prima volta che t’ho visto. Pioveva forte, ma dentro avevo un sole che mi scoppiava nel petto. Eravamo sotto la torre. Eravamo fuori, per strada. Eravamo fuori.
T’ho visto e mi sono fermata: ero persa.
Allora ti ho seguito, fino alla libreria, fino a casa. Il giorno dopo ti ho aspettato lì, in quell’appartamento che sapevo sarebbe stato nostro.
Con una forcina ho aperto la tua, la nostra, finestra e ho preso il tuo cactus. Me lo sono rigirato tra le dita, l’ho guardato; ti ho pensato.
Ricordo che mi portavo la sigaretta alle labbra quando sei arrivato.