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Autore: Charly_18    27/10/2013    2 recensioni
Sapevi che nei tuoi momenti bui avresti avuto bisogno di lui, sapevi che ne avresti avuto bisogno sempre.
Ma sapevi anche che lui il tuo sempre non lo avrebbe vissuto.
Sarebbe stato lontano da te e dalla vostra unione.
*-*
Spero di avervi incuriosito un minimo :)
Buona lettura Charly
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Carstairs, William Herondale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pianist's finger

L'alcool aveva offuscato tutti i tuoi sensi.

La memoria, sempre così allenata nella tua mente, era scivolata via tra i fiumi di quelle bevande dal sapore forte.

Il dolore era scemato lentamente, sorso dopo sorso.

E il tuo subconscio, la parte più interiore di te, ti aveva condotto in un luogo che nascondeva i suoi ricordi.

Ricordi di un giovinezza passata assieme a quella che era la tua vita.

Il legno circondava tutto intorno a te, il pavimento, le pareti.

Legno che veniva da qualche pianta secolare che aveva sentito gli anni passare.

E che aveva sentito passare anche voi.

Una stanza che conteneva tutti gli strumenti musicali dell'Istituto.

Un'arpa, una viola, vi era persino un piffero nascosto in qualche angolo.

Un piano in lontananza catturò il tuo sguardo.

http://www.youtube.com/watch?v=2HAhQ9_0gkM

I tasti d'ebano del pianoforte erano lisci sotto le tue dita lunghe e pallide.

Dita da pianista.

Ricordi di frasi passate superarono la barriera che avevi creato.

Te lo diceva sempre: dita nate per accarezzare dolcemente uno strumento, utilizzate alla fine solo come strumento di morte e come strumento di vita.

Ma tu eri sempre stato testardo e non volesti imparare.

Lui era il musicista, lui creava componimenti. Lui

Aumentare la pressione delle tue dita fu un attimo e un suono s'infranse nel silenzio di quella stanza, inutilizzata da quando lui se ne era andato.

Dopo di lui nessuno più aveva avuto il coraggio di entrare dentro e prendere in mano uno strumento, tutti erano provati dalla sua lontananza, dal suo addio.

Con quella semplice nota un dolore sordo ti crebbe all'altezza del petto:

Le vostre chiacchierate erano impresse a fuoco nella tua mente, mentre lui si esercitava con il violino e tu lo ascoltavi incapace di fare qualsiasi altra cosa, se non contemplare la bellezza di quella melodia che era capace di stregarti il cuore come solamente i migliori libri riuscivano a fare.

"Dovresti imparare a suonare uno strumento William, altrimenti le dolci fanciulle di Londra ti riterranno meno interessante di me!" lui rideva e ti prendeva in giro, sapendo che non te la saresti mai presa per le sue parole.

E poi lui aveva fatto qualcosa che tu non avresti mai immaginato: ti aveva passato il proprio violino.

E tu lo avevi guardato confuso: cosa avresti dovuto farne di un oggetto così prezioso?

E lui venne dietro di te, guidando le tue mani, ad impugnare quello strumento che creava vita.

Ti circondò i polsi con le dite callose, sentivi il suo respiro che ti accarezzava i capelli e la nuca.

 
I think I might've inhale you 

Il suo profumo di zucchero bruciato ti invase i sensi, per te quell'odore era qualcosa di familiare, come il profumo delle madri per i propri figli.

Ti tranquillizzava, sembrava dirti: ora sei al sicuro.

"Chiudi gli occhi Will, lasciati guidare dalla musica che hai nel cuore"

E tu li chiudesti, docile sotto quell'ordine che sapeva d'amore.

 
I could feel you behind my eyes 

E sentisti qualcosa di insapettato.

La musica di James, del tuo Jem, passava dal suo cuore alle sue mani e da queste passava a te, come una corrente di energia infinita, scaldandoti come se da ciò dipendesse la tua intera esistenza: la salvezza dell'intero pianeta.

E vedesti attraverso le palpebre chiuse un mondo dove non esisteva il dolore, dove nessuno conosceva il concetto di paura, tutto era puro e la notte stellata che ti si presentava dinnanzi era scura come gli occhi del bambino che avevi conosciuto, ma puntigliata d'argento come gli occhi del ragazzo che avevi imparato ad amare.

You gotten into my bloodstream 
I could feel you floating in me 

E lo sentisti, mischiato al tuo sangue, l'amore che la tua vita provava per te.

E lo sentisti, mischiato alla vostra musica, l'amore che tu provavi per lui.

Insieme creaste la più bella melodia mai udita da orecchio umano, creaste una melodia malinconica, che parlava di un amore proibito, mai nato.

Ma che si nascondeva lì fra le ombre di un'amicizia indelebile, di un rapporto di fiducia incancellabile.

Altri ricordi, altri pezzi difrasi ti tornarono davanti agli occhi, ma solo uno degno di essere rivissuto, nonostante il dolore.

"William Herondale, sei il mio
parabatai dalle dita lunghe e pallide: dita da pianista. Sarei onorato di donarti il mio violino quando me ne sarò andato" 

Diversi colpi di tosse seguirono quella frase che ti aveva gelato il cuore e distrutto l'anima.

"Non lo dire neanche per scherzo, diventeremo vecchi insieme. O al massimo ci faremo uccidere dalla sifilide demoniaca!" gli avevi strappato un sorriso, come riuscivi solo tu a fare.


Ma c'era un violino nel tuo studio pronto a ricordarti ogni volta che non avevi mantenuto l'unica promessa che avresti dovuto mantenere.

Essere una famiglia non significava necessariamente condividere il DNA, e tu questo lo sapevi, essere una famiglia significava condividere sogni ed esperienze.*

La tua famiglia era James.

E la famiglia di James eri tu. 

Il suono di quell'unica nota, suonata per dolore, si spense nell'aria della notte, mentre il grande orologio di Londra rintoccava i dodici battiti della mezzanotte.

Non ci sarebbe più stata musica per te, William Herondale, non dopo la scomparsa di Jem dalla tua vita.

Non ci sarebbe più stata una colonna sonora degna di essere ascoltata se ad apprezzare l'unione di quelle note non c'era lì con te, lì seduto su quello sgabello, James, il tuo parabatai.

La musica era destinata a sparire dalla tua vita, lo sapevi.

Ma c'erano cose, William Herondale, che non potevi sapere.

Poco dopo di te un altro Herondale, un altro James, avrebbe trovato la sua passione nella musica, scoprendo un violino ricoperto di polevere nello studio di suo padre. 

Ma questo non era ancora tutto, caro Will.

Avresti osservato dall'alto la tua famiglia crescere.

E avresti visto e riconosciuto un ragazzo, molto simile a te, nei modi, ma non nell'aspetto, che avrebbe suonato un pianoforte perché lui ci era portato, aveva lunghe e pallide dita: dita da pianista.




*Frase di Jared Leto.
La canzone citata è quella del link.

Angolino di Charly
Non mi odiate, vi prego, sto piangendo anch'io mentre scrivo *sigh*
Prima che mi uccidiate per maltrattamento di cuori innamorati dell'Heronstairs volevo ringraziare le fantastiche 6 che hanno recensito Scones - Focaccine. 
Grazias seneoritas (si scriverà così?)
E, prima che mi condanniate alla ghigliottina volevo ringraziare anche voi che avete letto e quelle dolci anime che recensiranno. Che Raziel sia con voi!
Occhei, siccome lo squilibrio mentale avanza io vi saluto, alla prossima.
Charly_18
Ps: Non so se James Herondale suoni il violino o meno, ma mi faceva piacere che lo facesse, per onorare il parabatai di suo padre - di cui, tra l'altro porta il nome.
e l'altro bellissimo Herondale citato alla fine non è altri se non Jace -mille cognomi/ ora sono la torcia umana - Herondale/ Lightwood.
Occhei, ora è veramente tutto. BACIONIII 
   
 
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