La famiglia Prince era una famiglia nobile, conosciuta in tutto il mondo, grazie al lavoro del capo famiglia e di sua moglie. Il capo famiglia era un importante imprenditore, mentre la moglie era un’attrice internazionale. Erano andati in vacanza con i tre figli e con la loro nipotina.
Il figlio era un ragazzo di diciotto anni, ed era molto gentile e tranquillo. Claire, aveva un anno in meno del fratello, era dolce e gentile, anche se sembrava dura. L’altra ragazza, invece aveva quasi sedici anni. All’aspetto era come la sorella, ma a differenza sua era ribelle e alcune volte ingestibile, ma in fondo era buona, però conveniva non farla arrabbiare. La loro cuginetta, invece era una bellissima dodicenne, sempre allegre e con un’immensa voglia di vivere.
Era il tredici agosto e fra due giorni, Ellie compiva sedici anni. I genitori della piccola Jewel gli avrebbero raggiunti lo stesso giorno in cui tutti avrebbero festeggiato quel evento.
 
*
Era il giorno che tutti stavano aspettando con ansia. I quattro giovani si erano svegliati prestissimo, mentre i due adulti stavano ancora dormendo nel loro letto, erano solo le cinque di mattina.
- Auguri cuginetta! – esclamò Jewel, abbracciando la cugina e porgendogli un pacco regalo.
- Grazie, Jewel, non c’era bisogno che mi facevi un regalo… per me l’importante è che c’è la torta – disse sorridendo.
Tutti caddero per terra.
- sempre la solita! – esclamò sua sorella – i regali quando gli apri? – gli chiese.
- Quando si saranno svegliati mamma e papà… - rispose sorridendo  - ok, io ho fame mangiamo? -.
Tutti fecero un sospiro – non cambierà mai – dissero in coro.
Erano passate cinque ore da quando i quattro si erano svegliati.
- vado a svegliare mamma e papà – disse Tonio, alzandosi dal divano e dirigendosi nella stanza dei suoi.
- Mamma pa… - le parole gli morirono in bocca… non poteva credere a quello che stava vedendo.
Qualcuno aveva ucciso i suoi genitori, in un modo brutale. Mentre lacrime di dolore gli bagnavano il viso, rese il cellulare dalla tasca e fra singhiozzi riuscì a chiamare la polizia.
Dopo la telefonata, si avvicino ai cadaveri dei genitori, e con la coperta gli coprì, poi si diresse nel salotto…
- C-cosa?! – Ellie non poteva crederci – c-co…com’è…possibile… - scoppiò a piangere. Si mise seduta in un angolo, singhiozzando.
Claire, stava cercando di far riprendere la piccola Jewel che era svenuta.
- Tonio…. Come sono morti? – chiese Claire, cercando di trattenere le lacrime, ma era tutto inutile.
Il fratello fece un respiro profondo e poi gli raccontò tutto, dopo si rinchiuse nella sua stanza. Voleva scoprire chi era e voleva vendicarsi, però non poteva fare tutto da solo… aveva bisogno di qualcuno che poteva aiutarlo. E secondo lui, solo un demone poteva farlo.
Prese un libro dalla sua valigia, parlava di come evocare i demoni. L’aveva letta più di una volta, ma pensava che era una cazzata, però poi… decise di provarci.
- Perché mi hai evocato? Hai intenzione di stringere un patto? – chiese una voce alle sue spalle.
Quando Tonio si girò, si trovò davanti un ragazzino ed un uomo al suo fianco. L’uomo aveva le mani lungo i fianchi, ed era vestito di nero. Il ragazzino invece era vestito di grigio – Te lo ripeto, vuoi fare un patto? – disse il più piccolo.
- Si – rispose Tonio, con tono serio.
Il ragazzino sorrise…
 

La ragazza di sinistra è Ellie, quella di destra invece è Claire. Che ne pensate?

Lei invece è Jewel.

Lui invece è il ragazzo ke ha evocato Ciel.
Spero che questo capitolo vi sia piacito (anche se secondo me fa skifosamente schifo).
Alla prossima ^^