Papà.
È
stata la mia prima parola, ma tu
non c’eri ad ascoltarla.
Tu non c’eri.
Crescevo e intanto speravo di vederti tornare, appoggiavo il viso al vetro della finestra e in ogni ombra del giardino vedevo te.
Tu però non c'eri.
Tante, troppe le
notti di solitudine, di lacrime, di amarezza.
Notti interminabili di profondo dolore.
Un giorno, ad un
torneo di arti marziali sei apparso all’improvviso come per
magia: alto, possente e così simile a me.
Così
come ti avevo sempre immaginato.
Hai sorriso e io
invece di essere lieto ho provato timore, avevo paura che fosse solo un
sogno, di perderti ancora.
Avevo paura che
non mi volessi bene.
Papà.
Quante volte mi
hai voltato le spalle?
Quante parole mi hai negato?
Quanti abbracci
sono rimasti inesauditi?
Quanti?
Il mio cuore
sanguina ad ogni battito:
Odio, amore,
indifferenza, rancore, sono spine infilzate nel mio cuore.
Sono diviso a
metà, in due parti distinte, una ti ama e l’altra
ti odia.
Questa lotta mi stravolge, mi costringe a trascorrere momenti difficili, a volte a sentirmi in colpa.
Non posso perdonarti, non ci riesco, non posso dimenticare di aver avuto un disperato bisogno di te.
Tu
non c’eri.
Fine.
Questa fic l'ho scritta per mio padre, perchè anche lui ha voltato le spalle alla sua famiglia.
Ringrazio Lory per il suo aiuto, per avermi aiutato a scrivere questa fic, così dolorosa per me.
Grazie.
Giacomo.