Danza ubriaca.
Alza le braccia al cielo.
Le mani aperte, le dita tese. Alla ricerca di gloria, lassù.
È rischiarato dalla fioca luce della notte. I raggi opachi della luna vibrano sui suoi capelli biondi, sul suo sorriso.
E tu, seduto sulla terra dura e arenosa, osservi. Brillano i tuoi occhi, forse più delle antiche stelle.
Il Re danza, ride, danza ancora. È in preda all’ebbrezza.
Un volteggio ampio e lo ritrovi qui, dinanzi a te. È vicino. Puoi leggergli negli occhi più di mille promesse. Un bacio a fior di labbra, prima di tornare ad adorare il firmamento.
Senti un vuoto allo stomaco.
[Colpevole, ingiusto. Maledetto].
Non sei un dio, Efestione.