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Autore: Postcard    27/10/2013    20 recensioni
Ho sempre odiato la mia mia vita. Che poi proprio mia non era, era quella che i miei genitori volevano per me. Da quando avevo dodici anni che sogno una vita diversa, ma ho sempre rinunciato all'idea di provarci. Ma tutto è cambiato da quando ho incontrato Ethan, un ragazzo misterioso,sensuale e gentile che mi ha fatto vivere un' altra vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo  1.

Ero maledettamente stanca di stare chiusa in quella stanza. Ogni giorno è sempre uguale per me: mi alzo, mi preparo e vado a scuola, poi torno a casa, mangio e studio. E poi vado a letto, per ricominciare, il giorno dopo, una giornata completamente uguale.
Vorrei scoprire il mondo, visitare le varie capitali, vorrei vivere un'altra vita, perché quella che vivo non è la mia, è quella che i miei genitori hanno voluto per me.
Vorrei tanto innamorarmi, vorrei provare emozioni vere qualche volta.  Ma sono solo sogni, sono così stupida che non riesco neanche ad oppormi ai miei genitori, gli voglio bene nonostante tutto, e non voglio deluderli, sapendo quanto ci tengano a me.
Feci una coda e ricominciai a studiare, sono solo le cinque del pomeriggio, ho iniziato da qualche ora e vorrei finire al più presto, prima che tornino i miei, in modo da poter fare qualcosa di diverso dallo studio.
Se non lo avete capito, sono sempre stata un alunna modello, o ‘secchiona’, dipende cosa preferite.
Mi chiamo Scarlett Stevens, ho diciassette anni e vivo a Kingston, in Canada.
Non mi sono mai considerata, e non mi considero una bellezza speciale, anzi mi considero una ragazza comune, uguale alle altre. Quasi invisibile se non fosse per la popolarità di mio fratello Matthew. Alto, muscoloso, biondo e occhi azzurri, insomma il tipico ragazzo di cui tutte le ragazze sono innamorate.   Cosa penso io di mio fratello? Beh, ha tutte le fortune del mondo. Lui può decidere quanto studiare, se studiare. Esce tutti i giorni e ha una vita emozionante. Ma…non è cattivo, in fondo è un bravo ragazzo, e gli voglio molto bene.
<< Lett devi affacciarti alla finestra. >> disse Matt entrando in camera sogghignando.
<< Ciao eh! >> dissi alzando gli occhi al cielo.
<< Si ciao anche a te. >> disse dirigendosi verso la finestra e facendomi segno di andare. << Guarda, quel ragazzo là in fondo alla strada è venuto per racimolare qualche soldo. >> disse ridendo.
<< Quindi? >> dissi osservando la sagoma di un alto ragazzo con la sua chitarra in spalla.
<< Stai peggiorando Lett, dico sul serio. >> disse andandosi a sedere sul letto.
<< In che senso? >> chiesi confusa.
<< Non lo vedi? Non sai ridere, scherzare…ti stai rovinando. >> disse guardandomi negli occhi.
<< Primo: non è vero, o almeno in parte. Secondo: cosa c’entra con quel ragazzo? >> dissi continuando ad osservare la sagoma del ragazzo con la chitarra.
<< Con quel ragazzo niente, era solo un finto pretesto per poterti parlare. >> disse andandosi a sedere sul letto.
<< Lo so Matt. Me lo ripeti sempre, ma non posso farci niente. >> dissi
<< Perché non esci qualche volta? >> disse guardandomi con i suoi occhi blu mare.
<< Con chi dovrei uscire? >> dissi guardando la sagoma avvicinarsi sempre di più.
<< Con qualcuno, non puoi stare sempre a studiare. >> disse alzandosi e uscendo, sbattendo la porta.
Sbuffai, a volte non lo capisco proprio.
Spostai i capelli da un lato e tornai a sedermi alla scrivania.
Ho sempre sognato di essere una di quelle ragazze popolari amate da tutti, con tante amiche e un ragazzo che ti ama accanto. Vorrei sentirmi speciale qualche volta.
 
‘If I die young, bury me in satin. Lay me down on a bed of roses. Sink me in the river at dawn. Send me away with the words of a love song’

Il ragazzo con la chitarra era arrivato sotto casa. Andai a sbirciare dalla finestra, non resistendo alla curiosità.
<< Potreste dare un misero dollaro a questo sfortunato ragazzo? >> disse accennando un sorriso.
Silenzio.
<< Oh ma andiamo. >> continuò ridendo.

‘Lord, make me a rainbow. I'll shine down on my mother. She'll know I'm safe with you when she stands under my colours’

Era un ragazzo alto, con muscoli appena accennati, capelli tra il biondo e il castano che andavano da tutte le parti e occhi chiari. Con un sorriso appena accennato e la chitarra tenuta stretta.
<< Salve bella signorina. >> disse ridendo.
Scuoto la testa come una stupida, mi ero imbambolata e lo stavo fissando.
<< Sarebbe così gentile da darmi un dollaro? >> disse venendo sotto la finestra.
<< Ehm… >> non sapevo cosa dire, il cuore mi batteva così forte e mi tremavano le gambe, forse ero anche rossa come un pomodoro.
Vidi comparire un sorriso sul suo volto, ero così ridicola?
<< Ti va di fare un giro? >> chiese continuando a sorridere.
<< No. >> dissi velocemente e chiudendo le tende. Lo sentii subito ridere.
<< Dai, non mordo e non sono un maniaco. >> continuò trattenendo le risate.
Non feci niente, ero come bloccata.
Poco dopo dei colpi alla finestra mi fecero voltare subito, stava tirando dei sassolini. Così mi affacciai, di nuovo.
<< Eccoti, allora scendi? >> mi chiese accennando un sorriso.
Cosa fare? Dovevo andare? Quel ragazzo mi incuriosiva, e stranamente una parte di me si fidava di lui.
Ma… no, è da stupidi. Neanche lo conosco.
‘ Perché non esci qualche volta? ’
E così per dieci minuti buoni eravamo lì a guardarci, speravo di trovare qualcosa in quegli occhi azzurri, qualcosa che mi dicesse che era sbagliato farlo, che dovevo chiudere le finestre e ricominciare la mia vita, ma non c’era niente di tutto questo.
<< Arrivo. >> dissi sicura vedendo un altro dei suoi bei sorrisi comparire sul suo volto.

 

Spazio autrice.
Questo è il primo capitolo/prologo della mia nuova storia c:
Sono Emanuela ed è la prima volta che scrivo storie di questo genere, accetto consiglio,critiche, insomma ogni tipo di commento. Scusate per eventuali errori c:
Ho anche preparato un banner ma non me lo fa caricare lol
Spero vi piaccia, alla prossima c:
Se volete contattarmi sono @horanisanangel su twitter.

  
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