Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover
Ricorda la storia  |      
Autore: GMuser_    27/10/2013    2 recensioni
"Ti ho pensato tanto in quel momento, sai?
Eri il mio chiodo fisso. Avevo il terrore di morire e di lasciarti da solo, in compagnia soltanto delle tue insicurezze e dei tuoi pensieri. E sono delle armi a doppio taglio, i tuoi pensieri."
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Muse, Placebo | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fic Mollamy Ti ho pensato tanto in quel momento, sai?
Eri il mio chiodo fisso. Avevo il terrore di morire e di lasciarti da solo, in compagnia soltanto delle tue insicurezze e dei tuoi pensieri.
Sono delle armi a doppio taglio, i tuoi pensieri: sono sempre stato l'unico capace di domarli e di farti stare meglio - e non lo dico per presunzione, ma perché me lo dicesti tu stesso, tempo fa. Me lo ricordo ancora come se fosse ieri.

Mentre sentivo il senso del controllo e dell'attenzione scivolare via da me, abbandonarmi, senza che io riuscissi a riprendermeli, e mentre la consapevolezza che non ci fosse più niente da fare mi pervadeva, non ho fatto altro che pensare a quella frase, quel momento, quello in cui è nato tutto, e ho sentito una lacrima rigarmi il volto. Una, una sola: non potevo arrendermi, lasciarmi andare così. Dovevo lottare, altrimenti non mi avresti mai perdonato, se mi avessi perso, né io avrei mai perdonato me stesso per averti lasciato. Dovevo fare tutto ciò che era in mio potere per riuscirci; dovevo rimanere vivo, e soprattutto sveglio. A tutti i costi.
Mi sono sforzato, Matt, te lo giuro. Ce l'ho messa tutta, ed in un certo senso ce l'ho fatta... Ma, per quanto abbia potuto sforzarmi, le conseguenze ci sono state ugualmente, ed io non lo volevo. Non mi sento più me stesso, così.. Non l'ho desiderato io, ho fatto di tutto per evitarlo, ma la vita è una bastarda, amore; lo sai meglio di me.

...lo sai, vero?

E' successo tutto in una frazione di secondo - frazione di secondo in cui ero perfettamente cosciente di ciò che stava accadendo, e di non poter fare nulla per fermarlo.
L'auto aveva perso il controllo, ormai: scivolava su quel fottuto ghiaccio - che non avevo mai odiato così tanto in tutta la mia vita - alla velocità della luce, ed ho cercato in tutti i modi di frenare, di cambiare direzione, di fare qualsiasi cosa, ma la macchina sembrava non volerne sapere, di collaborare.

Ero in stato di shock, avevo capito che lo schianto era più vicino di quanto potessi immaginare, ma non pensavo fosse così vicino - né così dannoso.
Sapevo che sarei riuscito a sopravvivere, mi ero reso conto che quello precedente era solo un pensiero provocato dalla disperazione, ero
certo che ce l'avrei fatta, ma non mi aspettavo che le conseguenze fossero così.. Gravi. 
C'è stato un momento, Matt, in cui ho sentito una gran confusione dentro di me: mi girava la testa, e la vista mi si stava pian piano offuscando. Stavo lentamente perdendo i sensi, e non potevo essere più felice, perché così non avrei avvertito il dolore, o qualunque cosa avrei dovuto subire...

L'ultima cosa che sentii in mezzo a tutto quel trambusto, prima di svenire, fu un dolore atroce, da mozzare il respiro, proveniente dal basso della schiena.



***


Si svegliò di soprassalto, a causa di un incubo.
Tastò l'altro lato del letto, e si accorse di essere da solo: Matthew si era già alzato, e il profumo del caffè appena uscito ne era la prova.
Tutti gli avvenimenti dei giorni prima presero il sopravvento nella sua mente, invadenti e fastidiosi, e non provò neanche ad alzarsi: sapeva che non ci sarebbe riuscito.
Perché a me?
Perché a me, e perché proprio ora che ho finalmente messo la testa a posto e mi sono sistemato?

Gli si inumidirono le guance, e si abbandonò a un pianto che di silenzioso aveva ben poco. Non poteva accettarlo; non ne era capace.
Matt, intanto, lo raggiunse in camera da letto per svegliarlo ed
aiutarlo ad alzarsi, ma lo trovò già cosciente, e perse un battito quando lo vide piangere.
«Bri?» sussurrò Matt, avvicinandoglisi.
L'interpellato si girò verso di lui, guardandolo negli occhi, più fragile che mai. Singhiozzava, adesso.
Brian Molko, all'apparenza l'uomo più tosto del pianeta, aveva finalmente tolto la maschera. Era inerme.
«Amore, sono qui, calmati, sono qui», continuò l'altro, inginocchiandosi vicino al letto per abbracciarlo.
«Matt, tu non capisci... E adesso? Non posso farcela, da solo... Tu hai il gruppo, e il tour, e Stefan ha la sua vita, non può badar-»
«Non sei da solo. Affrontiamo tutto insieme, io e te, siamo una cosa sola, e lo saremo sempre. Non ti lascerò mai da solo, è una promessa.» disse il più giovane, chinandosi sul letto per baciarlo. Gli asciugò le lacrime dalle guance, e provò a sorridergli, anch'egli con gli occhi lucidi.
Gli fece una domanda muta, alla quale Brian si trovò costretto ad annuire.

«Ti amo, B.»
«Ti amo anch'io.»
Matt gli baciò la fronte, e lo prese in braccio, per adagiarlo sulla sedia a rotelle accanto al letto.



"I'm sick and tired of being afraid.
If I cry anymore, then my tears will wash me away.
But when I hear you call my name,
I whisper the words that I never thought I'd ever say.
And I hope to God you'll listen,
And you'll keep me safe from harm,
'Cause I found what I was missing,
When I fell into your arms.
[...]

I can feel the darkness coming,
And I'm afraid of myself.
Call my name and I'll come running,
'Cause I just need some help."

Hurts - Help


(La fic parla di membri di Muse e Placebo, la canzone finale è degli Hurts e il titolo è quello della mia canzone preferita degli Arcane Roots. Sto cercando di trovare un nesso logico. Ehm. EHM.)
Salve! *spunta dal nulla* *volano proiettili indirizzati a lei*
Come al solito Matt, così come Brian, non mi appartiene, GRAZIE AL CIELO non è mai successo nulla di tutto questo, nessuno mi paga per scervellarmi dalla mattina alla sera a scrivere 'ste cose e bla bla bla.
Dunque.
Una cosina a caso (sì, proprio a caso *fugge dalla folla che la rincorre per farla sparire*) scritta stamattina in un momento di nullafacenza, con la revisione di Linnea - che devo ancora capire come faccia a sopportarmi, mio dio. Dovrebbero farti una statua, Valentì.
Non mi sono mai avventurata nei crossover, mi sono sempre tenuta nella categoria Muse, e nemmeno nel Mollamy, che a dire la verità non mi è mai piaciuto. Ma ho cominciato ad appassionarmi ai Placebo, è da qualche giorno che leggo soltanto fic Mollamy, che sto adorando, e.. Beh, ecco i risultati LOL nonostante sia corta è di una pesantezza incredibile, perdonatemi, ma le cose tragiche mi attirano troppo, non posso farci nulla ç___ç
Dico un paio di cose per chi mi aveva già vista nella categoria Muse, e poi sparisco:
'No, I will not forget you', per ora, è accantonata. (ma va?)
Non ho più idee, sono incredibilmente insoddisfatta, e mi dispiace tantissimo. Forse la sistemerò in futuro con il finale, non lo so, ho bisogno di un po' di tempo... E direi che si era capito, lol
Lo so che sono l'apoteosi dell'incoerenza ma pls, ci tengo alla mia vita :')
Poooi, ripeto ancora una volta che *rullo di tamburi* a breve - e spero MOLTO breve - la mia collaborazione con Linnea arriverà. CIOE', ARRIVERA' A BREVE, CAPITO? ARRIVERA', AAAAAH NON CI CREDO! *saltella per tutta la casa*
La smetto, scusatemi.
Eeee nulla, lettori avvisati, mezzi salvati. (?)
Good, dopo questo sproloquio eccessivamente lungo, I can go.
Grazie per aver letto, fatemi sapere com'è!

Un bacio, Giò



  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover / Vai alla pagina dell'autore: GMuser_