Oltre ai mille segreti
che avvolgevano l'Istituto,
adesso se ne aggiungeva un altro:
un altro amore segreto, impronunziabile.
Questo lo sarebbe rimasto per sempre,
custodito dalla morte.

Calypso, che giocherellava con i suoi capelli color caramello e passeggiava per l'immenso giardino dell'Istituto. Non si avvicinava mai al cimitero, per lei, camminare in mezzo alle lapidi, era segno di maleducazione nei confronti dei morti. Era giusto lasciarli in pace, nel loro eterno riposo.
  Calypso non si trovava poi cosė male in quel posto. Sė, si faceva a meno di certe comoditā moderne a cui lei era abituata, ma aveva scoperto che leggere un libro non era una cosa poi cosė malsana. Certo, un po' di musica non avrebbe fatto male a quel posto. Aveva scoperto che quello che aveva fatto era sbagliato, ingiusto. Aveva trovato degli amici come Annabeth Chase, una ragazza piuttosto simpatica assieme ai suoi tre amici: Percy, uno degli ultimi arrivati assieme a lei, Thalia, che con il suo look trash sembrava dare tutt'altra impressione di se e, infine, Luke, un tipo veramente carino e divertente.
  Oltre a loro, aveva conosciuto Leo Valdez, di origini spagnole che aveva dato fuoco a due auto prima di entrare lė. Era carino, ed estremamente dolce. Calyspo stravedeva per lui, e lui stravedeva per lei. Questo era chiaro ad entrambi, e ci aveva anche scherzato su, insieme. Condividevano il banco durante tutte le ore di lezione ed era bello guardarlo disegnare roba che non capiva.
  Sarebbe stato il fratellino ideale, se non fosse che lei lo amava in un altro modo, in un altro senso.
  Calypso, accettalo, secondo le regole amare č vietato. Non struggerti cosė. 

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Vi prego, riguardo al "prologo";
fate l'annesso tra "unspoken" 
e "impronunziabile". 
Fatelo, se volete piangere.