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Autore: _PLaCeBo aDDicT_    15/04/2008    1 recensioni
una storia difficile e travagliata... una storia di amore ed odio, di sentimenti nascosti, di baci rubati............ [Brian Molko/Matthew Bellamy]
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NB: non conosco i protagonisti della storia e, di conseguenza, non mi appartengono. [se…magari!!!!] altrimenti non sarei qui a scrivere FF… Tutti gli avvenimenti NON SONO realmente accaduti, ma sono frutto della mia fantasia. ah, dimenticavo… questa FF non è scritta a scopo di lucro!!!!!!!!!!!!

About My FF: Questa è la prima fan fiction che scrivo e, dunque, che pubblico. Spero vi piaccia... è composta da capitoli brevi... sono ben accetti tutti i commenti che possano aiutarmi a migliorare il mio lavoro e, ovviamente, anche tutti quelli di complimenti!!! [se ce ne saranno...]. Un bacio a tutti…

BRIAN’S P.O.V.

E oggi per me è il giorno peggiore, una specie di anniversario... Sono passati ormai due mesi dall’ultima volta che ci siamo visti. Dall’ultima volta che abbiamo battibeccato come due bambini. Dall’ultima volta che abbiamo cercato di renderci la vita impossibile a vicenda. E, beh, se fossi qui ti direi che ci sei pienamente riuscito. Due mesi che la tua voce non fa altro che martellarmi il cervello con quelle frasi sciocche e insensate. Due mesi che quegli occhi blu sono stampati nella mia mente. Due mesi d’inferno... Bellamy, TI ODIO.

 La pioggia scorre lenta davanti ai miei occhi e sul mio viso... la matita ormai si è sciolta, io non ho nulla da fare, il concerto è finito da un pezzo e i ragazzi sono tornati nel tourbus, credo. Sono un paio di giorni che sto sempre nervoso, giù di morale, evito tutto e tutti. Seduto su una panchina al buio, senza nulla di meglio da fare che deprimermi e rigirarmi i pollici, ripenso al concerto... a quella scaletta preparata all’ultimo minuto, a quanto la gente fosse euforica nonostante la pioggia forte e incessante, a quanto ci ho dato dentro in ogni singola canzone. La luce fioca di un lampione si spegne definitivamente davanti ai miei occhi. Fulminata. Come il mio cervello da due mesi a questa parte... fuso. Black Out TOTALE. Decido di tornare indietro, i ragazzi ormai saranno in pensiero. Saranno un paio d’ore che vago per la strada senza una meta precisa e, conoscendo l’indole apprensiva di Steve, starà già chiamando la polizia dandomi per disperso... Decisamente. Mi alzo dalla panchina, infreddolito e stanco, e mi avvio verso quella che ritengo la direzione giusta per raggiungere il tourbus. Ma alla fine, mi ritrovo sempre allo stesso punto. Cazzo Brian, sei talmente fuso da girare in tondo?? Decido di cambiare direzione. Cammino sotto la pioggia con addosso un paio di jeans e una maglietta a mezze maniche, ormai zuppi. Quando arrivo al tourbus e busso, viene ad aprirmi Stef

- dove cazzo eri?
- non avevo voglia di rientrare
- sei bagnato fradicio Bri, vuoi farti venire una polmonite?
- Cazzi miei se voglio andare a fare un giro...
- stai tremando. Sei bagnato.
- io non sto tremando, sto bene...

Osservai le mie mani. Effettivamente stavo tremando... avevo le mani livide per il freddo e la pioggia, così entrai all’interno del tourbus. L’aria era calda, piacevolmente profumata del dopobarba di Stef. Inconfondibile. Appena varcata la soglia, venni accolto da un caloroso abbraccio di Steve.

- vuoi farmi la paternale adesso??
- oh no Brian, però ci hai fatto preoccupare... non farlo più intesi??
- si mamma... - sorrisi

Il mio sguardo incontrò quello severo e leggermente incazzato di Stef, che mi mise un asciugamano sulle spalle, e il tremito sembrò attenuarsi.

- smettila di girovagare così
- no
- un giorno ci rimetterai le penne se continui così...
- cazzi miei. Non ti riguarda.
- si può almeno sapere che stavi facendo??
- riflettevo. Facevo un giro.
- un giro... di notte? Da solo? Che divertimento...
- infatti la mia intenzione non era quella di divertirmi. 
- e qual’era allora?
- stare da solo! E tu me lo stai impedendo.
- scusa se mi preoccupo per te eh!!!
- infatti non devi. Se non ti dispiace adesso vado a lavarmi.

Mi richiusi rumorosamente la porta alle spalle e oltrepassai Stef senza incrociare il suo sguardo. Anche se sapevo che non l’avrei passata liscia... tempo una doccia, sarebbe tornato all’attacco più agguerrito di prima per sapere cosa mi prende. Col cazzo che glielo dico... Mi dirigo nella zona notte e spalanco la mia valigia. Prendo la biancheria pulita ed il pigiama ed entro in bagno. Lascio cadere ai miei piedi i vestiti zuppi d’acqua e gli slip, poi mi infilo sotto la doccia ed apro l’acqua bollente... Con il sapone mi strofino il viso per togliere ciò che è rimasto della matita e dell’ombretto, poi mi friziono i capelli con l mani... Per il resto del tempo lascio che il calore del getto si impossessi del mio corpo come un caldo abbraccio... Dopo un tempo che sembrò lunghissimo mi vestii ed uscii dalla doccia. Appena arrivato nella zona notte trovo Stef seduto sul mio letto...

- non molli eh?
- per niente Molko. PRETENDO di sapere cosa cazzo ti prende
- niente
- non la bevo Brian, adesso tu mi dici che hai...
- perchè?? Sennò paparino mi da le botte?? Ma và a farti fottere!
- non arriverei a questo punto e lo sai, ma in nome della nostra amicizia... non dovremmo avere segreti...
- ma Stef...
- ti prego Bri, sai che di me puoi fidarti...
- lo so ma è una cosa di cui non mi va di parlare!!!!
- Brian... ti giuro che non lo dirò nemmeno a Steve se non vuoi... ma...
- okok te lo dico! Ma promettimi di non ridere.
- prometto
- anzi no, GIURALO
- lo giuro... adesso me lo dici??
- credo... credo di essermi innamorato.

 

So che riderai, nonostante tu abbia giurato, Stef. Eppure, a dire il vero, questo non sembra interessarmi più di tanto…
Oh Bellamy, quanto ti odio per avermi ridotto così… eppure io non ho dimenticato quello che è successo tra di noi.. due mesi fa.

E’ forse per questo che credo di essermi innamorato di te?? Per questi mesi di lunga agonia in cui ho sentito la tua mancanza? per le notti insonni passate a cercarti? per aver cercato il tuo viso ogni giorno, da allora? Sai, non immaginavo che l’amore potesse ferire così tanto…

  
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