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Autore: hollien    28/10/2013    5 recensioni
Al contrario di ogni aspettativa, lo sbigottimento del nuotatore della Samezuka non era dovuto dalla presenza del costume che Haru non si era premurato di togliere per farsi il bagno nella vasca insieme a lui; a quello ormai c'aveva fatto l'abitudine.
Il problema era ben altro.
«Haru, perché hai portato un vassoio con del pesce?»
[ Rin/Haru. ♥]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Rin Matsuoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scleri pre-capitolo: Okaaaay, sono agitata come non mai perché, dopo tantissimo tempo, mi sono finalmente decisa di pubblicare una storia sul fandom di Free (non volevo io, mi hanno costretta! ;A;). E' una flashfic semplice semplice, niente di troppo elaborato per la mia prima volta qui, spero comunque che possiate apprezzarla!
In realtà pensavo di farne una raccolta, e magari potrei anche ripensarci in futuro, dipende tutto dal "successo" che questa avrà (non ne avrà, perché io sono sempre pessimista. (?) Va beh, non mi voglio dilungare perché rischio di diventare logorroica e non vorrei mai. D: Spero che chi leggerà questa storia mi farà sapere che cosa ne pensa, ogni commento o critica sarà ben accetto ovviamente!

Au revoir!~
hollien.

 
 
 


Dailiy routine - More or less



Rin teneva lo sguardo fisso verso il compagno, le labbra arricciate in una muta domanda e le sopracciglia tendenti verso l'alto; anch'esse esprimevano un grande dubbio.
Al contrario di ogni aspettativa, lo sbigottimento del nuotatore della Samezuka non era dovuto dalla presenza del costume che Haru non si era premurato di togliere per farsi il bagno nella vasca insieme a lui - a quello ormai c'aveva fatto l'abitudine.
Il problema era ben altro.
  «Haru, perché hai portato un vassoio con del pesce
L'interpellato, per niente scalfito dal tono di sufficienza usato dal suo interlocutore, si spinse oltre lo stipite della porta, arrivando a pochi metri dal corpo molleggiante nell'acqua del suo compagno. 
Appoggiò il vassoio sulla superficie piana di un mobiletto, dopo di che si accovacciò sul pavimento, lanciando una lunga occhiata all'indirizzo di Rin.
  «Volevo provare a sommare le tre cose che mi piacciono di più.»
Matsuoka Rin aveva sempre reputato Nanase Haruka - il suo attuale ragazzo - una persona intelligente, con almeno un minimo di sale in zucca: certo, la sua espressione da amorfo e la sua fissazione morbosa per il nuoto potevano mettere in discussione tale teoria, ma nel tempo passato assieme gli aveva dimostrato in più occasioni di essere una persona con la testa sulle spalle.
Dopo quell' affermazione, però, molte delle sue convinzioni erano cadute - che poi non aveva nemmeno ben capito dove voleva andare a parare con quelle parole.
Sorresse la testa sulle braccia appoggiate al bordo della vasca, mugugnando qualcosa simile ad un: «Ti dispiace spiegarti meglio Haru? Non sono ancora telepatico da capire quello che ti passa per la mente.»
Haruka assottigliò lo sguardo mentre portava il proprio viso a pochi centimetri da quello del suo compagno, soffiandogli praticamente sulle labbra.
  «Volevo provare a sommare le tre cose che mi piacciono di più», ripeté con tono meno sfuggente di quello usato in precedenza. «L'acqua, lo sgombro e te
Una persona normale si sarebbe affogata da sola piuttosto che stare a sentire una cosa così stupida per la seconda volta. Il fato voleva però che Rin non rientrasse in quella cerchia e che avesse spento il cervello alle parole "piacere" e "te", che resero le sue guance di una tonalità comparabile a quella dei suoi capelli.
Il nuotare dell'Iwatobi sorrise dentro di sé - sarebbe stato strano l'incontrario -, rubando un bacio a fior di labbra al ragazzo che avrebbe fatto invidia ad una teiera talmente era rosso in volto.
  «Ha-Haru!», esclamò Rin con la sicurezza sotto le scarpe, prendendolo per un braccio e trascinandolo con sé dentro la vasca da bagno.
Al momento non gli interessava che gran parte dell'acqua fosse scivolata sul pavimento, non gli interessava nemmeno che poi gli sarebbe toccato asciugare perché la colpa era stata sua: la sua mente era incentrata sulla vendetta. Doveva farla pagare ad Haru per averlo reso così patetico davanti ad una frase talmente idiota che anche il Re degli idioti si sarebbe spalmato una mano in faccia per la sua pateticità.
   «Hai voluto fare il cattivo ragazzo? Bene, ora dovrai prenderti le tue responsabilità, Haruka
Alla fine, Haru non vedeva semplicemente l’ora di prendersele quelle responsabilità, infatti non si lamentò quando le sue labbra vennero completamente assaltate da Rin, coinvolte in un bacio appassionato.
L’unica cosa che gli era dispiaciuta, però, era il fatto che avesse preparato dello sgombro per niente.



 
   
 
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