Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hidekaz Himaruya; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

-Signor Presidente...-

Il silenzio incombente lungo i corridoi della Casa Bianca era tale da mettere soggezione a chiunque, tranne all’uomo attempato che vi fece irruzione, spezzando l’austera quiete di quel luogo. A lunghe e rapide falcate si diresse verso lo Studio Ovale. Due guardie gli si pararono davanti.

-Abbiamo avuto ordine di non far passare nessun...- iniziò una, ma l’uomo lo azzittì prontamente sbattendogli in faccia il distintivo.

La seconda guardia fu spinta in malo modo da quello che, come diceva il suo documento, era un agente della CIA.

Allo spalancarsi delle porte, si ritrovò di fronte alla scrivania del presidente, e al suo proprietario impegnatissimo ad evitare un nuovo shutdown.

-Signor Presidente...-

Poche ore prima Alfred F.Jones mangiucchiava tranquillamente un hamburger, tenendo incastrata una cornetta del telefono tra l’orecchio e la spalla, e premendo tasti a caso sulla sua nuova e fantastica invenzione. Trattenne un sospiro, ma perché facevano tutti chiamate così noiose! Pensava sarebbe stato divertente da matti quell’idea, invece...

Aveva ascoltato per ben tre volte Germania sgridare Italia, poi l’aveva sentito parlare con Francis e con Roderich...e sempre per quelle questioni complicate che lo annoiavano a morte.

era quasi tentato di abbandonare anche quel super-telefono modificato dall’eroe in persona, quando si accese di nuovo la lucina che segnalava il contatto col telefono di Francia.

America alzò immediatamente la cornetta, controllando intanto le altre lucine accese. Anche la spia della Germania si era illuminata.

-Kesese!-

-Oh, mon amì! Che piacere sentirti, a cosa devo questa chiamata?-

-West ha finalmente mollato il telefono, così posso raccontarti le ultime gesta del Magnifico me!-

Francis provò ad obiettare ma Prussia iniziò a sommergerlo di deliri di grandezza. Alfred intanto, con il suo avido orecchio incollato alla cornetta, si tratteneva a stento dal ridere.

Dopo un lungo monologo dell’ora Germania Est su se stesso, la sua magnificenza, UNGHERIA (!!!) e di nuovo se stesso, Francia riuscì a riprendere la parola.

-E tu, che mi racconti di interessante?-

-Oh, schiocchezzuole...solo che il mio petit Anghelterre si è finalmente arreso alla forza dell’amour!- disse Francia, col tono di chi sta dando una notizia tutt’altro che futile.

-Kesesese! Ma non mi dire...-

-Si, devi sapere che l’altra sera abiamo avuto una piacevole cenetta tete-a-tete e...all’inizio era nervoso come al solito, ma ho fatto portare il vino migliore e ha iniziato a straparlare...così, sai, da cosa nasce cosa e...-

-Senti, stiamo divagando dalla mia magnificenza, e quindi ti saluto. Non mi interessano i dettagli...-

-EHI, MA A ME INTERESSANO!- Sbottò Alfred il cui ultimo neurone evidentemente si era appena assopito. Mentre accanto al nostro eroe metà quartier generale della CIA sveniva stile anime di fronte alla stupidità della sua nazione, Francis realizzava che l’interferenza che aveva sentito al telefono tutto il giorno doveva essere il ruminare dell’americano.

-Mon Dieu! America, da quanto mi stai spiando!-

Prussia invece, decise di cogliere prontamente l’occasione per alzare un bel polverone.

-BRUUDER! HO APPENA SCOPERTO CHE ALFRED CI SPIA IL TELEFONO!-

-WAS?-

Nell’orecchio di America le grida infuriate in tedesco si mischiarono a quelle che, pur nella musicalissima lingua francese, suonavano come imprecazioni...

-Signor Presidente, mi spiace interromperla ma temo che si sia appena verificato un incidente diplomatico.-

Un grido ben distinguibile anche ad un oceano di distanza, che suonava pressappoco come un “BLOODY HELL...ALFRED HEARD WHAT?!?” costrinse l’uomo a tossicchiare e a precisare:

-...un GROSSO incidente diplomatico.-

ANGOLO DI SCLERO

Salve...non volevo dirlo ma...sono nuova, siate clementi. E non tiratemi pomodori, altrimenti Lovino si arrabbia...e voi non volete che si arrabbi, giusto? GIUSTO!?

In ogni caso credo di aver combinato un piccolo macello con questa prima creazione, ma non riuscivo più a contenere dentro di me questa scena di epica comicità!

Andiamo, non posso essere stata l’unica a immaginarsi qualcosa del genere sentendo parlare di Datagate, no? XD

Spero che vi abbia almeno fatti sorridere. E ricordatevi, spiare è una brutta cosa! *ammonisce Alfred con l’indice*

Se ne avete voglia recensite, anche in negativo, non mi offendo ^_^

PAAAAASTAAAAA!

IMmatura