Se questa non è la cosa più demente che abbiate mai letto, vi prego, ditemelo. Mi farebbe sentire meno cretina. O forse no... Vabbè.

Via con gli insulti. Li merito tutti!

Sophya.

PATATE.

Girava tutto attorno a quello. Era mai possibile?

Vegeta non capiva come potesse, quella donna, passare così, da un secondo all'altro, da geniale scienziata ad oca starnazzante che si poteva preoccupare di cose come “la salsina sulla carne” in momenti critici come quello, appunto.

Era lui che ci stava andando di mezzo, in fondo. E non era affatto giusto. Dopo tutto in quel disastro ce lo aveva messo lei. Davvero assurdo.

Stava pensando ad un modo per farla finita in fretta, possibilmente con poco dolore, quando ad un tratto, la pressione sulla sua gamba sinistra si fece più insistente e potente di prima, iniziando a risultare davvero poco sopportabile.

-Papà, allora... Me lo dici da dove vengono i bambini?-

Maledetto quel marmocchio. Ogni giorno diventava più curioso, più furbo, più petulante e... Più forte.

Fu solo per quel piccolo, minuscolo, moto d'orgoglio che, alla fine, si decise a rispondergli.

-Escono dalle patate, Trunks. Chiedi a tua madre. Lei ne ha una enorme.-

Ecco, fregata. Ora poteva anche andarsene. Se la sarebbe sbrigata lei, da sola. Voleva proprio vedere se aveva ancora qualcosa da dirgli, poi.

Lui era il Principe dei guerrieri Saiyan. Nessuno poteva permettersi di metterlo nei guai in quel modo, senza poi aspettarsi una ritorsione.

Mentre si allontanava verso la grande cupola, un sorriso diabolico gli si dipinse sul volto, nel sentire il piccolo Trunks importunare la madre con la domanda più sconveniente ed imbarazzante possibile: -Mamma. Il papà dice che hai una patata enorme. Me la fai vedere? Dice che sono uscito da lì.-

Ecco. Ben le stava.