Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |      
Autore: Pepper_choccolate    28/10/2013    1 recensioni
Una nuova avventura sta per cominciare per i nostri eroi, ma questa volta
i protagonisti non sono loro, ma una giovane ragazza di soli sedici anni dislessica e iperattiva che non ha mai avuto nessun contatto con il mondo greco. Cosa succederebbe però se un giorno a causa del suo padre, importante dio greco, e di uno scettro tutta la sua vita cambiasse?
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Zeus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

È una giornata molto fredda e si sente benissimo che l’inverno è alle porte. Il vento tira impetuoso e il cielo è invaso da fulmini, in breve tempo comincerà a piovere.
Mi piacciono i fulmini, mi rilassano e mi fanno sentire come a casa, una strana sensazione ma molto piacevole.
Oggi andremo a un museo sull’antica Grecia, e la cosa non mi dispiace. A scuola sono a dir poco negata a causa della mia dislessia che mi impedisce di leggere, ogni volta che ci provo le lettere cominciano a ruotare velocemente impedendomi di capire anche una sola parola, ma quelle antiche storie mi appassionano. Ok, probabilmente sono solo leggende, ma le avventure di quegli antichi eroi sono appassionanti, mi fanno dimenticare la mia barbosa vita e mi fanno viaggiare con la fantasia.
-Courtney farai tardi a scuola-
La dolce voce di mia madre mi fa distogliere dai miei pensieri.
Si chiama Lily. È una donna sicura di se, testarda ma allo stesso tempo dolce e generosa. È davvero in gamba.
Prendo velocemente il mio zaino di jeans e corro al piano di sotto per fare colazione.
Arrivo in cucina e velocemente mi siedo cominciando a mangiare le uova con bacon.
-Ricordati che oggi non ci sono e che a casa ci sarà solamente Mike.-
Mike, il suo odioso fidanzato. È un buono a nulla, non fa niente dalla mattina alla sera se non mangiare, dormire e bere un sacco di alcolici.
-Ok.- rispondo velocemente e visibilmente scocciata mentre finisco la colazione mettendomi lo zaino sulle spalle.-io vado ciao!-
Esco da casa cominciando a incamminarmi verso la scuola.
Da qui ci vogliono più o meno cinque minuti, poco tempo secondo me, anche se vorrei che a volte il tempo si fermasse. Ho quindici anni ormai e non ho ancora uno scopo nella vita. Insomma, vorrei capire cosa farò una volta uscita da qui.
Arrivo velocemente a scuola dove ad attendermi c’è l’insegnante di matematica insieme ai miei compagni.
-Sei in ritardo Evans.-
-Mi scusi prof –
Salgo lentamente sul bus e mi siedo in uno dei primi posti che trovo.
Mi metto le cuffie nelle orecchie e comincio ad ascoltare i Simple Plan.
 
                                                 ***
 
Siamo arrivati in meno di venti minuti al museo Greco e siamo entrati come delle furie a causa della pioggia da me prevista.
Il professor Brunner ha già cominciato a spiegare, con il suo solito entusiasmo, gli dei dell’antica Grecia.
-I più importanti dei erano i tre fratelli. Courtney- mi chiama sorridendo.-come si chiamavano?-
-Si chiamavano Poseidone, Ade e Zeus. Il primo era il signore dei mari, il secondo dell’oltretomba e l’ultimo era il capo di tutti gli dei, aveva il potere dei fulmini.-
-Eccellente. Ora, guardate questa statua. Cosa rappresenta? Charlie! Me lo dici tu?-
Comincio a guardarmi attorno curiosa. Ci sono un sacco di cose interessanti e antiche.
-Evans!-
Sussulto spaventata girandomi verso la professoressa di matematica.
-Si prof?-
-Devo parlarti.-
La seguo titubante dentro una stanza.
Comincia a guardarmi girandomi attorno per poi chiudere la porta.
-Deve dirmi qualcosa?-
-Si Evans. Volevo chiederti una cosa importante. Come sta papà?- mi chiede fermandosi e ghignando divertita.
-Io…io non ho mai conosciuto mio padre, se ne è andato quando ero molto piccola.-
-Bugiarda!-
Si trasforma in un essere orripilante con le ali e in poco tempo mi afferra per la gola portandomi verso il soffitto.
-Lo so che ce l’hai. Dammelo subito! Dove lo hai messo?!- urla arrabbiata stringendo con maggiore forza la mia gola e facendomi a malapena respirare.-Dove hai messo lo scettro!-
La presa sulla mia gola aumenta sempre di più non facendomi più respirare. È la mia fine. Non pensavo di morire così…
Sento improvvisamente la stretta allentarsi e in pochi secondi sono a terra.
Il professor Brunner è venuto in mio aiuto insieme a Percy Jackson e al suo amico Grover.
La professoressa è volata via, frantumando una finestra.
Mi alzo velocemente da terra.
-Grover... è il momento. Sai cosa fare?-
Annuisce positivamente.
-Il momento? Quale….quale momento?!-
Percy si avvicina velocemente a me prendendomi per mano.
-Ti spiegheremo tutto strada facendo ma adesso dobbiamo andare.-
Cominciamo a correre e in poco tempo raggiungiamo l’uscita del museo e saliamo su un furgone nero con al volante la madre del ragazzo dagli occhi azzurri che, dopo aver ricevuto la conferma da parte del figlio, parte.
-Cosa sta succedendo?- domando io confusa.-dove stiamo andando?-
-Senti Courtney- dice Percy avvicinandosi.-ti spiegheremo tutto una volta arrivati. Te lo prometto.-
-Perché dovrei fidarmi di voi?! Ci conosciamo a malapena!-
-Devi avere fiducia in noi.-
Deglutisco lentamente ed annuisco.
Devo fidarmi di loro. Infondo mi hanno appena salvato la vita, perché mai dovrebbero mentirmi?
Il viaggio in macchina sembra non finire. Forse è per l’agitazione, forse è per la paura, non lo esattamente.
Arriviamo ai confini di una foresta e cominciamo a correre entrandovi.
La donna è ripartita allontanandosi e noi continuiamo ad addentrarci sempre di più.
-E adesso?-
-Dobbiamo portarla al campo Percy. Solo lì sarà al sicuro.-
-Ehm ragazzi…- li chiamo io cercando di attirare la loro attenzione.
-E se attaccassero il campo?-
-Potrebbe succedere…ma le probabilità sono davvero basse.-
-ASCOLTATEMI!- urlo arrabbiata per la loro mancanza di attenzione mentre un fulmine si scaglia nel cielo.-Che cosa mi sta succedendo?! Dove stiamo andando?!-
Percy si avvicina lentamente guardandomi con uno sguardo serio.
-Stiamo andando al campo mezzosangue, un campo per semidei-
-Come?-
-Lo so che è difficile da credere ma, tu sei figlia di uno degli dei Greci-
-è impossibile…insomma, non posso essere…-
-Percy! Abbiamo compagnia!-
Guardiamo tutti verso il punto indicatoci da Grover, e un orribile rumore rimbomba rumorosamente. La terra comincia a tremare e un animale appare davanti a noi. Questo però non è un semplice animale.
-Un Minotauro?!- grido io scioccata.
Insomma, i Minotauri non esistono!
Percy cerca di attaccarlo ma il suo amico lo ferma.
-Questa è la sua battaglia, non la nostra.-
Il mostro si avvicina minaccioso verso di me.
-Che cosa faccio?-
-Tuo padre ti ha sicuramente dato dei poteri!- grida Grover preoccupato per me–Usali! Devi solo concentrarti!-
Ok Courtney. Concentrati. Lo so che sembra bizzarro, ma tuo padre è un dio e tu sei una semidea. Avrò pure dei poteri no? Devo solo usarli.
Grover mi passa una spada e velocemente corro verso il Minotauro per cominciare a combattere.
Cerco di attaccarlo ma i miei sforzi sono inutili, non riesco a ferirlo.
E adesso? Non posso farcela da sola…
Allora? È tutto qui quello che sai fare? Andiamo Courtney puoi fare meglio di così.
Quella voce…
Devi solamente concentrarti!
-Mi sto concentrando..- bisbiglio irritata.
Non abbastanza! Pensa! Lui avrà pure la forza ma è molto lento nei movimenti.
-Giusto. Devo solamente usarla a mio vantaggio..-
Esattamente. Tu sei molto più agile e veloce di lui, e sicuramente più astuta e furba. Usa anche solo una di queste abilità e hai già vinto.
Stringo nervosamente la spada e ricomincio a combattere.
-Agilità-
Schivo i suoi colpi arrivandogli così alle spalle.
-Velocità-
Corro evitandolo e arrivando davanti a un enorme albero ritrovandomelo di nuovo davanti.
-Astuzia!-
Cerca di attaccarmi ma con un salto evito le sue enormi corna e salendogli sulla schiena. Il mostro comincia a dimenarsi e facendomi saltare di diversi metri.
Esattamente come avevo programmato.
Sguaino la spada tagliandogli la testa e ritoccando terra.
Ho vinto!
-Grazie- dico sorridente e con il fiatone.
Sei davvero in gamba figlia.
Figlia? No…non può essere.
La testa comincia a girarmi e tutto intorno a me diventa sfocato.
-Courtney, ti senti bene?- mi domanda Percy preoccupato.
-Ma certo…-
Cerco di camminare ma le forze mi vengono a meno e cado a terra.
L’ultima cosa che riesco a sentire sono le urla dei due ragazzi che mi soccorrono preoccupati, dopo di che il buio mi accoglie.
 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Pepper_choccolate