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Autore: valigie per restare    28/10/2013    3 recensioni
Gli fa ancora strano pensare a Innocent come il suo ragazzo, è per questo che quando parla preferisce nominarlo con il suo nome.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Paura del buio'
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Dici che ci collegano come i minuti gratis nel telefono.

 

 

 


							
Innocent ha i capelli biondi naturali, un piercing al setto nasale che vorrebbe non avere ma che continua a disinfettare ogni mattina perché “sarei uno stupido se decidessi di toglierlo, ha fatto un male cane all'inizio” dice a voce alta con i capelli sparati in tutte le direzioni mentre si guarda allo specchio, fregandosene se suo fratello sta ancora dormendo o se è tardi.
Come dice sempre a differenza di molti ragazzi, ha un nome che adora perché lui di innocente non ha niente, forse solo i suoi occhi. Comunque, non è sicuro del fatto che tutti i ragazzi odino il proprio nome.
Ha degli amici che lo mettono in imbarazzo perché “Chissà se sei così innocente quando sei da solo con Calvin” stanno dicendo subito dopo che qualcuno gli fa i complimenti per il suo nome, e lui vorrebbe dire che oltre al nome di innocente non ha niente, ma non lo fa perché poi, non uscirebbe dalla sua camera neanche sotto tortura per un mese per la troppa vergogna.
E non è neanche sicuro su questo, forse ha qualcos'altro di innocente e lui non lo sa.
Innocent ha due tatuaggi, una citazione in corsivo che nessuno ha mai decifrato e una piccola croce dietro l'orecchio destro, è per suo nonno.
Calvin, il suo ragazzo, parlerebbe per ore di lui, e Aona è sicuro che se lo facesse veramente, non direbbe mai due volte la stessa cosa. Magari di Innocent potrebbe dire una volta per tutte la citazione che Weldon gli ha tatuato o perché ha paura di perdere qualche braccialetto che indossa ai polsi che non si vedono quasi più per quanto sono pieni, ma non lo fa perché poi Innocent non gli parlerebbe e lui riesce a stare solo un giorno senza di lui, figurarsi per giorni o addirittura settimane.
Calvin è tutto il contrario di Innocent, lui ha i capelli scuri e tanti tatuaggi, forse troppi. Nell'ultimo mese ne ha fatti cinque – o sei? –, e quasi ogni giorno “alla fine te ne pentirai” gli ripete il suo ragazzo, ma lui è sicuro che non lo farà perché anche il più stupido è stato fatto così bene da Weldon che sembra il più significativo.
Gli fa ancora strano pensare a Innocent come il suo ragazzo, è per questo che quando parla preferisce nominarlo con il suo nome.
Calvin dice ogni volta che può sempre la stessa frase ad Innocent, e lui è sicuro che quella frase Calvin l'abbia trovata in una canzone o in qualche libro, ma non è così perché Calvin l'ha scritta in una delle tante lettere che vorrebbe far leggere al suo fidanzato ma che non fa perché così è più bello, perché magari un giorno Innocent le troverà e le leggerà tutte insieme senza fermarsi un secondo anche se ha dimenticato di mettere gli occhiali e gli occhi bruciano.
Innocent è un piccolo temporale che all'inizio sembra non finire più, ma quando stai per incominciare a bere una cioccolata calda e leggere un libro sotto le coperte, ti accorgi che è finito e che la cioccolata calda la dovrai bere senza il profumo della pioggia che ti intasa le narici.
Innocent è le canzoni che Calvin ascolta prima di andare a dormire, è le canzoni che ha sempre sulle labbra e nell'iPod, quelle che non si scoccerà mai di ascoltare ma allo stesso tempo vorrebbe che non esistessero perché ora che esistono non le conosce solo lui e gli fa rabbia pensarlo perché è come se condividesse Innocent con tutti quelli che le ascoltano.
Calvin per Innocent è tutto, però non glielo dice perché lui già lo sa, perché loro le cose se le dicono con gli occhi o con i silenzi, non come Ern e Weldon che stanno sempre a ricordarsi quanto si amano per paura che uno se ne vada, ma Calvin è sicuro che prima o poi Ern si stancherà di tutto e andrà via così, il giorno prima c'era e quelli dopo non più, in fondo è solo un ragazzino.
Per Calvin, Innocent sopporta anche il dolore alla lingua perché ci ha fatto il piercing da pochissimi giorni e non riesce a stare senza baciarlo, e non servono a niente i “non voglio che tu soffra per colpa mia” di Calvin perché lui ogni volta gli prende la testa tra le mani per immobilizzarlo e continua a baciarlo per ore, alla fine non si rende neanche conto della lingua gonfia. Passa tutto in secondo piano quando si tratta di Calvin, se è necessario, anche se stesso.
Vogliono comprare una casa dove abiteranno insieme, lo sanno che è un po' affrettato, ma Calvin è convinto di voler passare il più tempo possibile con Innocent perché per ora, è sicuro che sia la persona giusta con cui avere una famiglia, dei figli e un cane.
Magari ai figli e al cane ci penseranno dopo, quando quella casa ce l'avranno, ma non costa niente immaginarsi il proprio futuro con la persona che sei certo di amare.
Calvin indossa sempre una catenina al collo, è di Josh, il suo migliore amico e Innocent non fa domande perché lui Josh non lo conosce, non lo ha mai visto. Alcune volte si ritrova persino a pensare che probabilmente Josh è morto, ma poi si dà dello stupido perché se fosse così, Calvin glielo avrebbe già detto, o almeno crede.
Ci sono quelle volte però, che i silenzi di Calvin a cui Innocent è abituato, non bastano per parlarsi o capirsi e Innocent ci soffre perché alla fine non chiede tanto.
Se parli, ti giuro che stanotte ci rimango a parlare con te anche se domani devo alzarmi presto.
Ci sono i silenzi che fanno bene a tutti e due, quelli che rilassano e che mettono felicità perché certe cose non si possono dire a parole e neanche con i gesti.
E poi ci sono quelli che non ci dovrebbero essere, quelli che non permettono di aggiustare le cose fatte male, quelli che rendono qualsiasi cosa banale, anche la felicità provata con i silenzi belli.
Ci sono quelle volte in cui Calvin si rende conto che i suoi silenzi sono troppo silenziosi, ed è un po' strano dirlo perché i silenzi belli o brutti sono tutti uguali ma non è vero. Quelli di Calvin sono urla che nessuno sente, neanche Innocent, e fa male riuscire a sussurrare qualcosa ma non riuscire a farlo più forte per farsi sentire, cazzo se fa male.
E anche se si dovessero lasciare, quelle canzoni riempirebbero tutti i silenzi che non ci dovrebbero essere e coprirebbero tutte le urla che nessuno sente.
 
 

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E' tardissimo, lo so.
E so anche che è tardissimo nel senso che è passato un sacco di tempo, mi correggo, mesi interi dall'ultima volta che ho postato l'utlima os di questa serie. Se non la seguite, qui trovate la prima os e capirete tutto.
Prima di tutto, devo dirvi che molto probabilmente questa è l'ultima os e poi ce ne sarà un'altra un po' diversa.
Qui, troviamo Innocent e Calvin, che personalmente, credo siano la coppia a cui tengo di più perché non riuscivo a trovare le parole adatte per descriverli e quando lo facevo, mi sembrava tutto troppo banale, e non nascondo che mi sembra anche ora un po' banale rispetto alle altre os, poi non so forse è una mia impressione, quindi vi chiedo di dirmi cosa ne pensate.
Ringrazio Elia che mi ha detto delle bellissime cose e che in parte mi ha convinto a pubblicarla.
Quindi, ringrazio tutti, e alla prossima e ultima os (già pronta).
Un abbraccio, 
Sara.
 
  
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