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Autore: myreasontobe_    29/10/2013    1 recensioni
"Alla prima volta in cui vi siete parlati. Che magari neanche la ricordi davvero. Magari l'avevi già incontrato. Poteva essere l'amore della tua vita e tu non te n'eri accorta."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fa piangere.
Sì, fa piangere perché poi pensi a tutti i momenti passati insieme, sia quelli felici che quelli tristi.
Al momento in cui vi siete visti per la prima volta. Agli sguardi, quegli sguardi.
Quelli che quando tu ti voltavi per guardarlo speravi che lui ti stesse già osservando da un po'.
Quelli che se lui ti stava davvero già fissando ti hanno fatto fantasticare con la mente, e ti hanno fatta arrivare chissà dove.
Eppure erano solo sguardi.
Alla prima volta in cui vi siete parlati.
Che magari neanche la ricordi davvero. Magari l'avevi già incontrato. 
Poteva essere l'amore della tua vita e tu non te n'eri accorta.
A quel "ciao", quella melodia sussurrata dalle sua labbra sottili.
Quelle labbra sottili che amavi tanto baciare.
A quando per la prima volta i vostri corpi si erano sfiorati, e tu, tu hai sentito i brividi attraversare la tua schiena.
Eppure vi eravate soltanto sfiorati.
Alle chiacchierate, quelle serie ma anche quelle più allegre.
Agli scherzi, e ammettilo, tu odi gli scherzi.
Eppure nei suoi riuscivi sempre a trovare qualcosa di divertente, di simpatico.
A quando per sbaglio, quella volta in autobus lui ti ha preso la mano e poi, dopo essersi scusato, l'ha lasciata andare.
E tu, tu avresti voluto gridare "No!", riprenderlo per mano e baciarlo davanti a tutti.
Perché quando lui si era allontanato ti sei sentita così vuota, così sola.
A quando avete riso così tanto che le guance ti facevano male e la tua pancia stava per scoppiare.
Eppure continuavate a ridere a crepapelle, e tutto sembrava fantastico.
A quando ti ha abbracciata la prima volta, ti ha stretto contro al suo corpo con quelle braccia così possenti che ti facevano sentire protetta.
Come se lì, tra le sue braccia, nessuno ti avrebbe mai potuto fare del male.
E al suo profumo. Profumava, vero?
A quando lui, quella volta al parco, e quella te la ricordi bene, ti ha fissato dritto negli occhi, ti ha spostato con delicatezza una ciocca bionda dietro l'orecchio e poi sì, ha posato le sue labbra sulle tue.
E le farfalle, quelle che senti nello stomaco, lo puoi dire anche tu adesso che ci sono davvero!
E con la sua lingua cercava la tua, che non è tardata ad unirsi in una leggera e piacevole danza.
  
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