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Autore: _diana87    30/10/2013    5 recensioni
La piccola Kate si muove su quel palcoscenico come una goffa Shirley Temple...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johanna Beckett, Kate Beckett, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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The winner is...

 
                                                                           
 

"La piccola Kate si muove su quel palcoscenico come una goffa Shirley Temple..."

 
 
 
Jim e Johanna Beckett guardano la loro piccola Kate "Katie" con la tutina rosa confetto, ballerine beige, e capelli raccolti in una cipolla, così che il suo bel viso risulti visibili.
Si mette in posizione di ballerina: sta sulle punte, alza la testa e le braccia si posizionano lentamente in alto fino a unirsi a semicerchio.
"Sei sicuro che questa competizione sia una buona idea?" bisbiglia il marito, restando nella posizione marmorea con le braccia incrociate. Peccato che le gambe dicano altro perché o stanno ballando a ritmo di musica anni ottanta, oppure ha un attacco di panico e ha la tremarella.
"Non fare il brontolone, Jim! Almeno abbiamo distolto l'attenzione di Kate da quei libri! Ha 8 anni, dovrebbe giocare con le altre bambine e sentirsi bella... non leggere quei libri gialli..."
"Ma a lei piacciono!"
La donna lo fa zittire mettendogli una mano davanti la bocca e torna ad ammirare sua figlia.
Scocciato, Jim rotea gli occhi. Intorno a lui vede bambine dell'età di sua figlia. Sono adulte in miniatura.
Truccate come Madonna, vestite come Diana Ross, a volte non necessariamente in questo ordine, queste bimbe sono allenate da genitori fieri e severi che vogliono coronare le loro figlie aspirando al titolo di "più bella del reame."
Non è una gara, pensa Jim, ogni genitore dovrebbe sapere che ogni figlio è bello perché è suo. Non c'è bisogno di dimostrarlo.
Sentono dei fischi e tutti si mettono sull'attenti come se stessero in caserma.
Una donna dall'aspetto vistoso, con una chioma rossa per capelli e un vestito rosa shocking, dà l'impressione di volersi trovare altrove. Guarda svogliatamente l'orologio al polso e poi alza le braccia in maniera teatrale, richiamando l'attenzione dei partecipanti.
"Stiamo iniziando le selezioni, andremo in ordine alfabetico! Sul palco, Allison Albert!"
Timidamente, una bambina riccia dai capelli mori, fa capolino da dietro le gambe sinuose di sua madre. La donna le fa segno di farsi avanti, spingendola e sussurrandole qualcosa sul suo andamento.
La piccola Allison quindi cammina in avanti prima con passo incerto, poi deciso, come una star del cinema, e raggiunge la raggiante signora dai capelli rossi.
Kate stringe forte la gonna nera di sua mamma.
"Che c'è, piccola?" le chiede dolcemente la donna, abbassandosi alla sua altezza.
Gli occhi della bambina si fondono con quelli di sua mamma, ed entrambe, per una frazione di secondo, sembrano leggere l'una la mente dell'altra.
"Ti stai chiedendo che ti ho portato a fare qui, vero? Facciamo sempre in tempo a ritirarci."
"Ma io non voglio mamma, voglio vincere!"
Il visino si imbroncia, le mani si pongono sulla vita, ma non prima di aver dato una sistemata al piccolo chignon sulla testa. Johanna balza indietro e viene aiutata da Jim, il suo sostegno, a rialzarsi. Congiunge le mani in preghiera.
"E' così determinata, Jim!"
L'uomo le sorride e le cinge la vita.
"Tutta sua madre!"
 
Le audizioni susseguono, così come Kate passeggia per il backstage, tra il preparare il suo balletto con la musica de "Il lago dei cigni", e l'osservare le altre piccole partecipanti come lei. Le osserva con occhio vigile e attento, studiando ogni loro mossa. Sembra una piccola detective! I libri gialli che legge stanno servendo a qualcosa.
Nascosta dietro una sedia, si sofferma su questa bimba bionda coi capelli raccolti in una splendida coda di cavallo. La mamma la incita a ruotare su se stessa su una gamba una volta... due volte... tre volte... finché la piccola cade a terra, sfinita.
Sua madre si copre il volto con una mano vergognandosi.
"Tammy, abbiamo provato tante volte... perché adesso devi farmi fare queste figure?"
"Scusa mamma..." fa la bimba seduta a terra.
Appena la donna si allontana, Kate si fa a avanti e le porge una mano. Tammy sta piangendo.
"Questo concorso dovrebbero toglierlo, non lo pensi anche tu?"
Afferra la mano e si rialza. Timidamente ringrazia questa bambina della sua età che non ha mai visto prima, ma che parla come un'adulta.
"Questa stupida competizione non fa altro che farci piangere e farci litigare tra di noi. Ma tu sei forte, devi ripeterlo per te stessa e tua madre. Falle vedere che vali!"
Ma ha davvero 8 anni? Probabilmente Kate è abituata a vedere il mondo con gli occhi degli adulti, colpa dei romanzi gialli che legge. E forse colpa della mamma che fa un lavoro tosto e da persona grande. Kate ammira sua mamma. E' una paladina della giustizia.
Tammy annuisce ma non dice nient'altro, limitandosi a sorriderle.
"Io mi chiamo Tammy, tu chi sei?"
"Io sono Kate!"
"Vuoi essere mia amica, Kate?"
Gli occhi le brillano. Lei non è abituata a farsi degli amici così facilmente. Neanche a scuola ha un gruppo con cui giocare. A Kate basta il suo mondo fatto di poliziotti che combattono il crimine e riportano la pace nel mondo!
Non fa in tempo a rispondere, che viene chiamata a salire sul palco.
"Katherine Beckett!"
 
I riflettori illuminano la sua piccola figura, facendo sembrare quella tutina rosa di un colore più acceso. Si copre per un attimo gli occhi, poi guarda giù dal palco, appena le luci si abbassano. Ci sono cinque persone adulte sedute ad una grossa scrivania, con davanti delle bottigliette d'acqua, blocco notes e penne alle mani. Una signora bionda, su una cinquantina d'anni, introduce il discorso.
"Dicci qualcosa di te Katherine, e che cosa vuoi farci vedere. Avanti, non essere timida!"
La piccola Kate si muove su quel palcoscenico come una goffa Shirley Temple. Fa un balzo in avanti, poi un inchino e la musica del lago dei Cigni inizia lentamente in sottofondo. La bambina si muove con una grazia che sempre una farfalla pronta a fare il suo primo volo nel mondo.
La donna dalla folta chioma rossiccia bisbiglia qualcosa ad un'altra signora della giuria.
"Però, ci sa fare questa Katherine... anche se forse la vedo un po' troppo tozza per fare la ballerina, che dici, Sharon?"
Come non detto, la bimba inciampa proprio sul più bello. Per un attimo c'è silenzio, seguito da un suono di stupore provenire dalla giuria. Dietro le quinte, i Beckett si mettono le mani davanti la bocca, bloccando dei gridolini. Poi, Johanna stringe la mano di Jim e scuote la testa.
"Va bene così, Katherine. Ti faremo sapere." dice Sharon, e la piccola lascia il palcoscenico in punta di piedi, continuando a tenere alto lo sguardo.
Lo spettacolo deve continuare, giusto?
I suoi genitori l'abbracciano calorosamente. Johanna le accarezza i capelli e poi le stampa un bacio sulla fronte.
"Mamma, io ci ho provato. Ma non credo di essere portata per la danza."
La donna le sorride dandole un buffetto sulla guancia.
"Lo so, a te piacciono i romanzi gialli e la letteratura in generale. E credo che dovresti continuare a coltivare questa passione. Ho sbagliato a pensare di poterti appassionare a qualcos'altro."
Kate sorride, poi abbassa lo sguardo tristemente.
"Mi sa che non passerò la selezione."
Anche Jim si abbassa per poter parlare con sua figlia.
"Tesoro, non c'è bisogno di essere triste. Hai già vinto il nostro cuore quando ti sei presentata su quel palco. Eri così fiera e lo eravamo anche noi."
"Sei la vincitrice morale, Katie, contenta?" le dice sorridente Johanna.
Jim prende la piccola in braccio e la solleva in aria, facendola roteare.
"E la vincitrice è Kate Beckett, la nostra piccola farfallina!"
La bimba ride felicemente, poi incita il padre e rimetterla con i piedi per terra.
"Papà, basta, mi fai il solletico... ora andiamo a comprare quel libro di Chricton?"
Jim guarda Johanna e alza le spalle. Ormai il destino della loro bambina è già segnato.
 
La donna dalla chioma rossa fiammeggiante si passa un panno sulla fronte, e poi si rimette il rossetto scarlatto. Lo specchio riflette la sua immagine, ancora bella quanto quella di una diva hollywoodiana.
"Allora, come sta tuo figlio, Martha? Ho sentito che è stato accettato ad Harvard. Complimenti!"
Martha si scuote i capelli e sorride soddisfatta.
"Oh sì, il mio Richard è molto contento! Del resto leggere e scrivere è la sua passione, e sogna di diventare uno scrittore! Dici che ce la farà, Sharon?"
 
 
 
Angoletto dell'autrice (poco) sana di mente:
Dopo mesi mi sono decisa a terminare questa one shot!
Kate che inizia la sua carriera su un palcoscenico... ma ovviamente capisce che non è pane per i suoi denti!
I Beckett sono soddisfatti di avere una figlia che ha già le idee chiare... piccola Katie! *-*
Per quanto riguarda la signora in rosso, non poteva che essere lei, la mitica Martha Rodgers! Anche lei ha grandi speranze per suo figlio Richard... che dite, riuscirà a diventare scrittore? :p
PS: dato che avevo letto che Castle e Beckett si portano 10 anni di differenza, ho voluto precisarlo nella fanfic: Kate ha 8 anni, e Rick 18. (è stato accettato all'università di Harvard, fatto che mi sono inventata perché non lo so! Se trovate conferma o sapete che studi ha fatto, fatemelo sapere ;))
Le recensioni sono sempre gradite ;)
Alla prossima!
D.
 

   
 
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