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Autore: LudvigVan    30/10/2013    0 recensioni
La storia racconta di due fratelli uniti da una vicenda che li ha sconvolti. Il mondo è invaso da strane bestie che attaccano senza alcuna pietà chiunque capiti loro a tiro, i cittadini liberi vivono in città sicure come Noxar,oppure in campi controllati dall'esercito in cui viene servito il minimo indispensabile per vivere,ma le regole sono dure e senza pietà.
Genere: Fantasy, Guerra, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo I

 

<< Ciò che caratterizza un buon soldato,non è lo spessore dei suoi muscoli,ma l'elasticità del suo cervello e la velocità del suo pensare. >>

 

Capitano Thomas Reynold 5° fanteria meccanizzata

 

 

 

 

Il silenzio della notte avvolgeva il ragazzo nascosto tra il fogliame autunnale,il cacciatore osserva silenzioso la preda attendendo il momento giusto per colpire, sdraiato a pancia a terra attende nascosto dal fogliame che con cura si è riversato sulla schiena,senza emettere un fiato,il fucile da caccia tenuto saldamente con entrambe le mani,l'indice pronto sul grilletto,l'occhio destro tenuto in linea con il mirino dell'ottica ed ecco il bersaglio, un bellissimo cervo intento a brucare l'erba, il respiro calmo e regolare,solo alcune nuvolette tradiscono la sua presenza ma il cervo sembra non accorgersene continuando il suo magro pasto; quando ad un tratto la sua attenzione sembra essere attirata da un suono ed è proprio quello il momento che il cacciatore aspettava,la preda non ha nemmeno il tempo di alzare il muso che un proiettile penetra a fondo nel collo uccidendolo sul colpo.

< Centro perfetto> pronuncia a tono basso fra se e se Rognar che, con disinvoltura si alza da quel mucchio di foglie scrollandosele bene di dosso; infine mettendosi il fucile in spalla utilizzando la tracolla per evitare che possa cadere. Fortunatamente la sua preda non era molto distante dal suo nascondiglio e dopo pochi passi giunge davanti al corpo ancora sanguinante del cervo, osservandolo quasi con pietà.

< ora l'unico problema sarà trasportarlo fino al cavallo..> il tono del ragazzo è basso, l'espressione pensosa, le iridi osservano attorno cercando qualcosa che possa essere utilizzato come slitta per portare il corpo,ma a quanto pare la fortuna non sta dalla sua e dopo un sospiro di rassegnazione entrambe le mani afferrano le corna della pesante bestia e con forza inizia a trascinarselo dietro in direzione del cavallo.

 

Il fuoco scoppietta allegro riscaldando l'ambiente di una semplice casa immersa in ciò che una volta era il parco naturale più grande del pianeta, ormai solo l'ombra di ciò che una volta era realmente. Rorek osserva nervoso l'orologio che ticchetta incessante il tempo,passando da esso al focolare controllando che non si spenga,continui sospiri escono dalle labbra del giovane,quando una voce dolce e radiosa spezza quel silenzio di preoccupazione e tormento.

< non preoccuparti Rorek..vedrai che starà tornando..sà bene i rischi che si corrono nella foresta..vedrai starà tornando> dolci parole che strappano momentaneamente un sorriso al giovane ragazzo,un sorriso finto però atto ad ingannare la preoccupazione della sorella minore che con tanta cura si preoccupa del morale dei due ragazzi.

< sai bene che queste tue parole non mi rassicureranno..sarò tranquillo solamente quando sarà tornato a casa..ormai è tardi non è da lui..> un tonfo infine attira l'attenzione del giovane interrompendo il suo discorso, con un sobbalzo si tira su dallo sgabello in legno posto di fronte al caminetto,la mano destra si muove alla fondina posta al fianco destro estraendo la pesante pistola e portandola davanti al petto con la canna in direzione della porta, lo sguardo fisso su di essa avvicinandosi di quei pochi passi che lo distanziavano,la sinistra va ad appoggiarsi al pomello girandolo ed infine con uno scatto viene aperta; il cuore ebbe un sobbalzo.

< Dannato bastardo... volevi farmi morire di crepa cuore!?> domanda infuriato al fratello.

< Invece di sbraitare perchè non vieni a darmi una mano?> a queste parole Rorek corre in direzione del fratello che, con non poco sforzo, slega le zampe del cervo iniziando a trascinarlo verso la casa,dove allegra accorre anche Rose,la sorella minore dei due.

< Sei arrivato finalmente e sei riuscito anche a portare un cervo> esclama estasiata la ragazza

< corro subito a preparare qualcosa da mettere sotto i denti!!>

Rognar osserva il fratello con un sorriso per poi farlo scomparire una volta che la sorella fu rientrata in casa.

< Rorek c'è qualcosa di strano in questa foresta..il cibo scarseggia sempre di più.. e gli animali scompaiono lasciando spazio ad una strana desolazione... che stiano arrivando anche qui?>

< Impossibile fratello, questa zona è protetta,hai sentito la radio no? Qui non possono arrivare Noxar ha chiuso i confini e protegge la zona> la mano destra viene appoggiata sulla spalla del fratello maggiore.

< non hai nulla da temere fratellone qui siamo al sicuro> un sorriso segue quelle parole i due scoppiano a ridere e riprendono a spostare l'enorme cervo fino dentro casa.

Le risate continuarono fino a sera tarda,era da tempo che i tre fratelli non si divertivano in modo così spensierato.

< Stufato di cervo per tutti!!!> la voce allegra di Rose risanava gli animi stanchi dei due fratelli,aveva fatto così tanto per loro da quando erano morti i genitori che quasi poteva sembrare lei la madre dei due ragazzi.

< ooo finalmentee qualcosa di commestibile sotto i denti!> uno scappellotto colpì in piena testa Rorek,il fratello di mezzo.

< Stai insinuando che nostra sorella cucina schifezze?!> urla il fratello maggiore Rognar,ma il tutto finì in una sonora risata, accompagnato da un ottimo stufato di cervo e patate, il tutto accompagnato da una bottiglia di idromele che i due ragazzi scelsero di tenersi per qualche occasione particolare e quella effettivamente lo era. Le ore passavano e si faceva sempre più tardi, Rose fu la prima ad andare a dormire,mentre i due fratelli si sedettero di fronte al camino per scambiarsi due chiacchiere, ma qualcosa preoccupava i pensieri del maggiore.

< sei sicuro che qui siamo al sicuro? Ho una strana sensazione nel petto,il fatto che non ci siano più animali nella foresta non ti turba?>

Rorek sorrise sospirando < fratello ti preoccupi troppo,magari è meno grave di quanto sembri..probabilmente si sono spostati per cercare maggiore cibo..vedrai torneranno,intanto abbiamo cibo per altre due settimane..siamo riusciti a raccogliere molto del raccolto questo mese e se riusciamo a prendere anche qualche altro animale..supereremo l'inverno senza problemi..vedrai>

Le parole del fratello minore riescono a scucire un sorriso al maggiore,un sorriso tirato,ma forse ha ragione, probabilmente non è così grave è solo questione di pazienza.

< bene forza...andiamo a dormire fratellino..domani abbiamo dei lavori da fare se vogliamo superare l'inverno>

Ed è con queste parole che i due si dirigono ognuno nella propria stanza, speranzosi entrambi di dormire sonni tranquilli,ma qualcosa irrompe violentemente nella casa dei giovani ragazzi lanciando un grido stridulo in grado di penetrare nel cervello,la porta esplode in mille schegge di legno e le strane creature dall'aspetto umano percorrono velocemente le stanze rivoltando e distruggendo tutto, un urlo sopraggiunge dal piano superiore proprio quello dove i due si stavano dirigendo, l'attenzione dei due è rivolta a quelle creature simili a umani ma sulla cui schiena si erge una fila di aculei lungo tutta la spina dorsale,il corpo è percorso da spasmi che rendono i movimenti di quelle bestie dannatamente inquietanti, i fratelli rimangono pietrificati sulle scale,ma videro orrori simili e mai pensavano potessero esistere quando è un secondo grido femminile a sbloccarli da quel blocco che gli sarebbe costato la vita.

i due iniziano a correre su per la scala e lungo il corridoio che portava alla stanza della sorella,ma quando aprirono la porta ciò che videro fece loro gelare il sangue.

Una delle creature era riuscita ad entrare dalla finestra afferrando Rosee con estrema brutalità l'aveva fatta a pezzi lasciando il corpo di lei senza vita ai piedi del letto in un bagno di sangue,i vermigli occhi della creatura si posarono sui due ed un suono gutturale usci dalle fauci sanguinanti della bestia,gli artigli si mossero in direzione dei due che però riuscirono a lanciarsi a terra,quel colpo spaccò di netto i cardini della porta, lasciandola in mille pezzi sul terreno.

< Forza dobbiamo andarcene di qui!!> Rognar prese a forza il fratello per i vestiti alzandolo,e le lacrime iniziarono a solcare le guance dei due ma l'istinto di sopravvivenza fu più forte,i due si lanciarono in una corsa sfrenata verso le scale,dimenticandosi che anche nel piano inferiore erano presenti le creature,che però non avevano ancora iniziando a percorrere il salone,con foga i due scesero le scale trovandosi però bloccati, il cuore batteva all'impazzata e le lacrime annebbiavano la vista,ormai i due erano perduti,ma un urlo destò la loro speranza; un urlo che fece per un momento gioire i loro cuori.

< Per Noxia e per l'Imperio!!!> l'urlo proveniva dal giardino poco fuori il salone,gli occhi dei due fratelli si piantarono sugli uomini.

< Nessuna pietà!!> a quelle parole una sventagliata di proiettili colpì le creature facendole urlare di dolore,alcune caddero martoriate dai pesanti proiettili sparati dai fucili, altre invece scomparirono nel nulla lasciando solamente una scia nera che durò pochi secondi, i due ragazzi caddero in ginocchio lasciando che le lacrime scendessero calde lungo i loro visi,tutto ciò che avevano costruito venne distrutto nell'arco di pochi minuti,la loro casa,la loro vita,la loro preziosa sorella.

I soldati salirono le scale ispezionando camera per camera,ogni tanto si sentivano ancora degli spari e qualche urlo di dolore delle creature rimaste,ma ciò sembrava non giungere alle orecchie dei due,fino a quando uno dei soldati non si avvicinò a loro.

< state bene?> domandò serio osservandoli

< Si sergente maggiore> la voce che scaturì dal soldato non sembrava umana ma elettronica come se uscisse da una radio,Rognar era troppo sconvolto per poter fare attenzione ai dettagli,venne sollevato di peso e caricato su grandi camion su cui erano presenti anche altre persone e con lui suo fratello,poi tutto divenne nero e i due si abbandonarono al dolore.

I soldati, una volta portati di peso i due ragazzi sui camion, iniziarono ad ispezionare l'abitazione,ma tutto ciò che trovarono furono i resti della sorella.

pronuncia uno dei soldati osservando da sotto la maschera nera il sergente maggiore < o almeno quello che ne resta..signore>

Il sergente non si scompose si mise su un ginocchio osservando i resti della sorella e dal suo collo andò a strappare un ciondolo a forma di cuore,con un “click” esso si aprì mostrando le due fotografia protette all'interno; un suono gutturale uscì dalle labbra del sergente che serio in volto richiuse il ciondolo e se lo infilò nella tasca dei pantaloni.

< bene qui non abbiamo più nulla da fare..> pronunciò serio muovendo la mano destra in segno ai suoi uomini < torniamo al campo base signori>.

Ma mentre scendeva le scale un pensiero si intrufolò nella mente dell'uomo

< sssssssai bene chi sssssono quei due ragazzi...perchè lasciarli in vita..potrebbero osssstacolare il tuo lavoro e chisssssà....magari uno di loro diventerà più bravo di te e tu...povero uomo verrai sssscartato e cancellato e forsssssse... anche uccissssssso> il sergente scrollò la testa aggrottando la fronte e grattandosi infine gli occhi,quando le parole di uno dei suoi soldati infine lo riportò alla realtà.

< signore tutti gli uomini sono sui trasporti,siamo pronti a partire...aspettiamo solo i suoi ordini....tutto bene signor sergente maggiore?> domandò il soldato osservandolo

< si si tutto bene..ok va bene fate muovere le bestie>.

Il soldato si mise sull'attenti allontanandosi verso i trasporti parlando con il primo conducente e infine facendo segno agli altri e così il sergente lo segui salendo su una macchina che chiudeva la colonna di veicoli, lanciando infine un ultima occhiata alla casa serio in volto più del solito,qualcosa era riuscito ad entrare nella sua mente,ma quei ragazzi nascondevano un segreto di cui forse, nemmeno loro erano al corrente,ma la cosa più importante al momento,era quella di scoprire il perchè dell'attacco di quelle creature,era puro bisogno di uccidere oppure erano comandate da un istinto più antico del semplice bisogno di sangue.

 

  
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