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Autore: Rejected    30/10/2013    0 recensioni
"Nemmeno il tempo di realizzare che gli ero già saltata al collo! Eravamo amici da anni, siamo cresciuti assieme anche se lui ha circa quattro anni più di me, era il mio vicino di casa e, devo ammetterlo, avevo una cotta per lui da un sacco di tempo, anche se era felicemente fidanzato, dannazione."
La storia gira più o meno attorno a questo, alla storia tra me e Zacky, chitarrista degli Avenged Sevenfold. Un'amicizia molto forte che pian piano si trasformerà in qualcosa di più, tra momenti felici e colpi di scena all'interno del gruppo, dove tutti i personaggi sono reali, comprese le fidanzate dei membri, solo il mio personaggio è fittizzio.
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Zacky's POV.

E così, Danielle mi ha tradito un'altra volta. Ma questa volta non ci casco più, questa volta è finita per sempre. Anche Brian me l'hanno consigliato e ha pienamente ragione: basta con quella stronza, io merito di meglio.
Comunque sto superando la rottura piuttosto bene ed è tutto grazie a Brian e a Debbie. Li adoro, sono i miei migliori amici e non so davvero cosa avrei fatto senza di loro in questi momenti.
In realtà, non pensavo di trovarmi così bene con Debbie, nel senso che standole vicino in questo periodo mi sono sentito strano, mi sono sentito vivo. Non che di solito non mi stessi bene con lei, anzi, però prima di tutto questo casino ci eravamo allontanati un po' e ora, passando così tanto tempo insieme... Non so nemmeno io come spiegarlo, è una sensazione troppo strana, non mi sono mai sentito così...
Mi giro verso il telefono, la voglio chiamare. Mi avvicino e lo prendo in mano, continuando a fissare lo schermo e la tastiera. Lo faccio o no? 
All'improvviso mille dubbi mi assalgono, finché non decido di lasciare perdere e poggio il telefono al suo posto, meglio non chiamarla.
Devo avere un parere, meglio parlarne con Brian quindi decido di andare da lui.
Busso alla porta e, quando mi viene ad aprire, mi propone di andare a mangiare un gelato, così accetto.
"Senti Brian" inizio a parlare, mentre ci avviamo in gelateria "tu che ne pensi di Debbie?"
"In che senso?" mi guarda interrogativo
"Nel senso... Cioè... Non so bene come spiegarlo, però ultimamente siamo stati tanto insieme noi tre, magari per te, ecco, e-era cambiato qualcosa..." inizio a balbettare
"No no. Lei è la mia migliore amica ma solo quello e so di per certo che anche per lei è così" dice deciso "perché, per te è cambiato qualcosa Zack?"
"E' questo Brian" mi fermo a fissare l'asfalto "non lo so... Non mi sono mai sentito così con lei, capisci? E' una persona stupenda, è sempre lì per me, c'è sempre stata, è una persona dolcissima e davvero, a volte non saprei cosa fare senza di lei. Prima ho anche pensato di chiamarla, ti giuro che avevo una voglia matta di sentirla, ma ho preferito lasciar perdere... Che mi succede Brian? Non mi sono mai sentito così e la cosa mi spaventa parecchio..."
Brian mi fissa, mi sorride e poi scoppia in una fragorosa risata.
"Beh? Che hai da ridere?"
"Ti piace, Zacky. Debbie ti piace, semplicemente!"
"Piacermi? No, impossibile. Non può essere."
"E perché mai?"
"Ma perché è la mia migliore amica e non mi posso innamorare della mia migliore amica. NON DEVO."
"Ma cosa c'è di male? Di cosa hai paura? La conosci da una vita, con lei stai bene e sai che con te è sempre stata sincera... Perché non deve piacerti?" inizia a diventare insistente
"Perché no Brian, rovinerei solo il rapporto che abbiamo. E' la mia migliore amica e tale deve rimanere."
Arriviamo alla gelateria e ci sediamo ad un tavolo, ordiniamo e, mentre aspettavamo l'ordinazione, Gates mi tira uno schiaffetto in testa.
"Quanto sei stupido Zack. Tu proprio non ti sei accorto di nulla vero?"
"Accorgermi? Accorgermi di cosa Brian?" mi tocco la testa, mi ha fatto un po' male. Nel frattempo arrivano le nostre ordinazioni
"Nulla Zacky, lo saprai a tempo debito" lo guardo interrogativo
"Non ti capisco Brian, che stai dicendo?"
"Niente, niente..."
"Bah" dico assaggiando il mio gelato "in ogni caso, mi deve passare questa cosa..."
"Contento tu" fa spallucce. Ho come l'impressione che sappia qualcosa in più e che non me lo voglia dire ma non importa, la mia decisione l'ho presa.
Cambiamo discorso e parliamo un po' della band, del nuovo album e cose così, finché non si fa ora di andare alle prove.
"Ci vediamo lì? Devo... Devo passare da casa che ho dimenticato una cosa" dico un po' agitato
"Si si, ci vediamo dopo!"
Quando vedo Brian allontanarsi abbastanza, inizio ad incamminarmi anche io, ma non verso casa mia. Mi metto dietro un angolo e aspetto che esca e una volta vista uscire, mi precipito da lei e le batto su una spalla, per farla voltare.
"Zack, che succede?"
"Ti devo parlare" dico in tono fermo
"Ehm sì, solo che io sono un po' di fretta, devo vedere un amico e sono in ritardo non..."
"No, ti devo parlare ora" continuo
"Beh, se non è una cosa lunga, dimmi tutto"
"Più che altro è una domanda..." abbasso lo sguardo 
"Allora falla" la vedo sorridere, il mio cuore si ferma per un istante 
"Si beh" deglutisco e la guardo negli occhi "Debbie, per caso ti piaccio?" se io piaccio a lei? Ma figuriamoci, che cosa mi passa per la testa?
"Oddio...no Zacky" come immaginavo... "Perché questa domanda?"
"Niente, è solo che in questi giorni che tu e Gates mi siete stati vicini ho come avuto l'impressione che un po' ti interessassi." ma cosa sto dicendo? Perché le sto dicendo questo? Vorrei fermarmi, ma le parole mi escono da sole e non so perché. "Voglio essere totalmente sincero con te Debbie, tu per me sei importante, davvero tanto importante, ma sei la mia migliore amica e..."
"Lo so." mi interrmope "Lo so Zacky, non c'è bisogno che tu me lo dica. Stai tranquillo, anche io ti vedo solo come un amico" mi sorride ed ecco che ancora il mio cuore salta un battito
"Oh okay, era solo per chiarire, non voglio illuderti." mi si stringe il cuore, sto troppo male per averle detto così, ma tra noi le cose non devono cambiare
"Te l'ho detto, vai tranquillo" mi abbraccia "ora però scusami, sono davvero in ritardo. Ci sentiamo! Ciao Vee!"
"Ciao Debbie!"
Scappa via. Sono stato uno stupido a dirle queste cose, potevo lasciare tutto com'era e me la sarei fatta passare. Mannaggia a me e alla mia impulsività.
Mando un messaggio a Gates, non ce la faccio proprio ad andare alle prove. 
Sei un coglione Zachary, sei un vero coglione.
Arrivo a casa e mi butto sul letto. 'Sono un coglione' continuo a pensare. Potevo starmene zitto e farmi i cazzi miei, non si sarebbe creata sta situazione e io non starei così male.
Non ce la faccio proprio ad andare alle prove col gruppo oggi, meglio avvisare Brian.

"Ciao Gates, senti non me la sento di venire alle prove oggi. Scusami, ci sentiamo"

Dopo pochi minuti ricevo il messaggio di risposta.

"Tranquillo Vee, oggi non proviamo che Matt ha avuto un imprevisto. Ma è tutto okay?"

Rispondo che è tutto okay, butto il telefono sul tappeto vicino al letto e mi giro verso il muro, addormentandomi.
Dormo fino al pomeriggio dopo, ma è come se fossi sveglio da una settimana: la testa mi fa male, i miei occhi fanno fatica a stare aperti e mi viene da piangere. Perché deve venirmi da piangere? Zacky che merda ti succede?
In un momento mi balzano in testa le parole di Gates e tutto ha finalmente un senso: mi piaceva. Quella ragazza con cui non avevo mai pensato potesse esserci niente di più che una bellissima amicizia, quella ragazza che mi era sempre stata accanto, quella ragazza con cui sono cresciuto, la mia migliore amica mi piaceva, MI PIACE.
Sono tutto un fremito, decido di andare da lei. Mi cambio la maglia, infilo le scarpe e mi incammino.
Durante il tragitto penso se dirglielo o meno, alla fine non so se sia un sentimento ricambiato o meno, forse non dovrei nemmeno andare da lei. Mi blocco al centro del marciapiede e alzo gli occhi al cielo, ma poi ritorno in me e ricomincio a camminare. Deve sapere. Perché io sono così, non voglio prendere in giro nessuno e voglio essere sincero al cento per cento, soprattutto con lei.
Arrivo a casa sua e busso, ma con mio stupore non c'è, quindi mi siedo sul marciapiede, aspettandola.
Passano almeno venti minuti e ancora niente, decido perciò di andare a casa, la chiamerò stasera per vedere se è a casa, al limite ripasserò dopo. Mi alzo e scorgo due persone da lontano: è lei, mano nella mano con un ragazzo, che da lontano non riesco a riconoscere. A vedere quella scena mi si gela il cuore, non pensavo che si sentisse con qualcuno, non me ne aveva mai parlato. In un momento tutte le mie certezze e le mie convinzioni vanno a farsi fottere, credevo davvero che magari, confidandole questa cosa, sarebbe potuto cambiare qualcosa.
E' meglio andare a casa, l'unico problema sarebbe stato affrontare i due fidanzati, visto che per tornare a casa avrei dovuto fare quella strada. Cerco di camminare a testa bassa, per evitare che i nostri sguardi si incrociano ma nulla, alzo gli occhi e il mio sguardo incrocia quello di Debbie. Guardo poi il ragazzo che è con lei e la vista di quel viso mi fa gelare il sangue nelle vene. Non può essere. 
“Ciao Debbie” la saluto per non sembrare scortese.
“Ciao Zacky! Tutto bene?” mi risponde, ha un sorriso che le illumina il viso. Penso di non aver mai visto un sorriso così bello.
“Sì dai, tu?”
“Abbastanza dai…" 
"Chi è il ragazzo che è qui con te? L’ho già visto da qualche parte” so benissimo chi è, è il cugino di quella stronza.
“Eh sì, ricordi il cugino di Danielle, Axl, il ragazzo della famosa festa?”
“Ah, sì, ricordo” alzo gli occhi e cerco di trattenermi dal tirare giù qualche insulto.
“Ecco, ora è il mio ragazzo!” spalanco gli occhi. Si conoscono da pochissimo, come può essere che già siano fidanzati? Lui non mi sembra nemmeno sto granché tra l'altro, non fa per lei.
“Ah… Bene… Forse allora è meglio che vada… Ci si vede” abbasso lo sguardo e me ne vado iniziando ad affrettare il passo, non li voglio più vedere.
Ci sono rimasto parecchio male, l'altra volta alla festa lo evitava e ora ci sta insieme, per non parlare del fatto che lo conosce da poco, troppo poco. Nella mia testa iniziano a nascere tante idee, troppe per i miei gusti, e ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, devo parlare con Brian.
Passo a casa sua e citofono, ma suo padre mi risponde che non c'è. Se non è a casa, c'è un unico altro posto in cui potrebbe essere: la sala prove. Sì, perché Brian è così, per lui non c'è nulla di più importante della sua chitarra e appena ha un momento libero lo dedica a lei, forse ama più lei che Michelle. Mi fiondo in sala prove e, come immaginavo, lo vedo uscire da lì, così lo blocco.
"Vee, che succede? Perché hai il fiatone?"
"Devo parlarti Brian, è importante"
"Si tratta di Debbie, vero?"
"C-come fai a saperlo?"
"Sono stato da lei ieri..."
"Quindi...quindi tu sapevi della sua nuova storia?"
"L'ho scoperto per caso, per questo sono andato a parlarle"
"E lei che ti ha detto?"
"Mi ha detto che la fa stare bene, non ho saputo che dirle" mi fissa un secondo "Ma aspetta...allora avevo ragione"
"Beh" abbasso lo sguardo "sì, avevi ragione. Ma a quanto pare io me ne sono accorto troppo tardi"
"Vee senti, tu ti fidi di me?"
"Ovvio che mi fido Syn, che razza di domande fai?"
"Bene, allora vai da lei e diglielo"
"Ma sta con-"
"Tu vai. Non ci pensare e vai a dirglielo. Devi fidarti di me."
"No Brian, non le dirò nulla, almeno finché non si molla con quello." Brian è impazzito. Se spera che io ci parli, ha proprio sbagliato a capire. 
"Mh, come preferisci... Puoi prestarmi il telefono? Devo fare una telefonata e il mio è scarico"
"Certo" gli passo il telefono e si allontana da me. Vedo che smanetta col telefono, senza effettivamente chiamare nessuno. "Ma non dovevi fare una chiamata?" 
"Si beh, ho cambiato idea. Ho mandato un messaggio a Debbie"
"COSA? PER QUALE MOTIVO?" gli strappo il telefono dalle mani e mi allontano da lui, guardadolo incredulo.
"Perché così, ora, sei obbligato ad andarci a parlare. Non l'avresti fatto altrimenti, ti conosco" mi fissa e incrocia le braccia, con aria di sfida.
"Sei uno stronzo Brian, ti ho detto che non le voglio parlare"
"Ma devi. Devi dirglielo e devi parlarle. Ho detto che devi fidarti di me" Brian è così, quando si impunta è la fine, è testardo, non riesci a fargli cambiare idea.
"Ti odio Brian, non me lo dovevi fare"
"Fidati che alla fine mi ringrazierai" 
Proprio non capisco come faccia ad essere così sicuro che possa cambiare qualcosa, voglio dire, che differenza potrebbe fare? Lei è fidanzata con un altro e io sono arrivato tardi. Per non parlare del fatto che non so nemmeno se la cosa sia ricambiata o meno, sicuramente mi starò facendo un sacco di problemi per niente e io a lei nemmeno piaccio. Se solo Brian si fosse fatto gli affari suoi, a quest'ora non dovrei affrontare un discorso che non ha più senso fare. 
Leggo tra i messaggi inviati: "Dobbiamo parlare".  Fantastico, sono nella merda fino al collo e non so come uscirne, se  non affrontando Debbie e quello che devo dirle. Potrei inventarmi una palla e dirle che in realtà non è nulla, che ho sbagliato il destinatario del messaggio. Se facessi così però dovrei sorbirmi la paternale di Gates e non è proprio il massimo.
Torno a casa, sono troppo stanco e comunque Debbie ancora non ha risposto al messaggio, meglio andare a letto e pensarci domani.
  
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