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Autore: gabryweasley    31/10/2013    4 recensioni
Non è sempre stata colpa degli incubi, se Peeta non riusciva a dormire. All'inizio erano solo i ricordi.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Peeta non riusciva a dormire quella notte. A cosa serviva tutta la comodità intorno a lui se non riusciva a sfruttarla? Gli facevano assaporare il lusso più sfrenato, l’abbondanza esasperata, prima di mandarli al macello. Quell’idea gli dava la nausea.

La sua vita, prima ancora di cominciare a viverla, era già conclusa.

Come se non bastasse, come se questo non fosse già la realizzazione del suo peggior incubo, quel destino che sembrava così arrabbiato con lui aveva fatto sì che sul patibolo ci fosse anche Katniss. Se mai l’idea di tornare da vincitore l’avesse sfiorato, sarebbe stato totalmente assurdo, visto che la sopravvivenza di uno di loro due escludeva quella dell’altro.

Poteva giusto immaginare, riempirsi la testa di se e ma.

Se Katniss non fosse stata lì, e lui fosse tornato da vincitore, avrebbe certamente avuto più determinazione per avvicinarsi a lei. Ma Katniss era lì.

Se solo lei non si fosse offerta come tributo, sarebbe a casa sua al sicuro… ma con lui ci sarebbe stata sua sorella. Avrebbe forse ucciso Prim?

Se, ancora se, un altro ma… Era una trappola. Ecco cos’era.

Non appena provava a chiudere gli occhi, nella sua testa si alternavano immagini di quello che avrebbe potuto essere il bagno di sangue dei giorni a seguire, a immagini di casa sua. Concentrandosi, riusciva quasi a sentire il profumo della panetteria, il calore delle mani di suo padre.

 

 

 

-          Che fai in giro per casa a quest’ora?

Erano le tre di notte e lui aveva un gran mal di testa. Era andato quasi ad occhi chiusi in cucina a cercare un’aspirina e ci aveva trovato suo padre che mangiava e lo guardava con aria interrogativa.

-          Ho mal di testa, E tu stai mangiando di nascosto, sei più in fallo di quanto lo sia io  – spiegò mentre prendeva dal cassetto la sua medicina e guardava incuriosito il contenuto del piatto di suo padre. Patate e… – E’ uno scoiattolo quello?

-          Beccato – suo padre scosse la testa e sorrise colpevole – Ne vuoi? Io non so resistere, ogni tanto ne prendo uno dalla Everdeen. Li sa colpire talmente bene… dritto nell’occhio. La carne non si rovina. Sono perfetti…

Al signor Mellark non sfuggì quella strana luce negli occhi azzurri di suo figlio al sentir nominare quella ragazzina. Succedeva sempre. Un luccichio impercettibile per chiunque altro.

Peeta si sedette, indeciso se prendere l’aspirina o no. Preferiva rimanere un po’ in cucina con suo padre, piuttosto che tornare a letto. Quei momenti erano molto rari con la panetteria aperta tutto il giorno e i suoi fratelli sempre fra i piedi.

-          Allora siete diventati amici?

La voce di suo padre lo fece sobbalzare, mentre pensava a come poter battere suo fratello nella prossima gara.

-          Con chi?

-          Katniss…

-          No papà.

-          Dovresti pensarci Peeta. E’ in gamba. Anche tu. Andreste d’accordo… Mi piacerebbe avere una figlia così, insomma… guarda che scoiattolo!

-          A me non piacerebbe averla come sorella…

Si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, Peeta si scordò il mal di testa, e passarono minuti interminabili prima che si rendessero conto che era notte fonda e che avevano svegliato tutti.

 

 

 

Si rigirò nel letto, si sforzò di rimanere con gli occhi chiusi, e di provare a dormire. La sua mente non riusciva a staccarsi dal distretto, dal letto di casa sua. Era rimasta a quella sera in cui tornò a dormire senza il mal di testa.

La mattina dopo, avrebbe cercato di far asciugare il cuscino bagnato.

 

 

Oh where have those good times gone?

You should have been given more

Should have been given love

- Nostalgia -   Elisa

 

 

 

*******

 

Ciao bella gente!

Ecco a voi questo piccolo missing moment.

Ogni volta che al cinema deve uscire un sequel, mi “preparo” rileggendo il libro, se ce l’ho, e  rivedendo il film. E’ da matti, lo so! Ma questa fic è nata proprio così, mentre rileggevo il primo Hunger Games. Si svolge la notte dopo il primo giorno di addestramento.

La storia non è nata sulle note della canzone citata, ma quando le ho dato il titolo è stato inevitabile per me pensare ad Elisa, e ho trovato che le parole fossero perfette.

Cos’altro dire? Io sto letteralmente impazzendo nell’attesa di Catching Fire, non so voi… :D

Ad ogni modo. Spero che questa fic vi sia piaciuta almeno un po’!

Un abbraccio,

Gabry

 

   
 
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