Il vapore dei tuoi polmoni crea nuvole di tristezza. E il cielo grigio non ha colore.

Le sfumature del tuo viso nelle mie parole, come matite temperate per le ombre di un tuo ritratto.
Questo tempo che non sa dare, ma sa solo passare. I sorrisi della luna al mondo che illuminano la notte buia.
Il valore degli sguardi. I tuoi occhi col calore di cinque soli.
Sigarette di passione e speranza. Fumi le occasioni per restare. Per tornare.
Piangi all'angolo con i mostri della notte. E ti stupisci dei tuoi incubi come una bambina. Ma in fondo sei bambina, vestita di sogni. Vivi la tua vita ai confini della realtà, sputi emozioni ed energia per amare.
Ti lasci toccare dal mondo, e sei una melodia triste. Una domenica di pioggia a casa.
Non sai neanche dove sei, hai la testa tra le nuvole, e anche il cuore tra le nuvole, dove mi getto per trovarlo. Mi addormento guardandoti la fronte, che è l'aeroporto di gocce di pioggia più bello e meno affollato che abbia mai visto. Con la pelle levigata. E le guance al sapore di zucchero filato.
Piangi la solitudine insieme alle tue mani. Ti vesti con i primi sentimenti che trovi. Alimenti il tuo cuore nucleare. Asciughi le acque salate del tuo mondo.
Esci.
Ridi.
Fuori il sole.
Dentro, muore.