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Autore: Berry Depp    31/10/2013    2 recensioni
La bambina non aveva mai conosciuto gran parte di quelle persone, eppure sembrava sapere esattamente cosa passava o era passato loro per la testa.
Un pranzo in casa Mellark con tutti i vecchi amici... vivi e non...
La mia prima FF in questa sezione, recensite ;)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una giornata magnifica. Il sole brillava alto in cielo e non c’era una nuvola a minacciare il minimo cambiamento. Farfalle dai mille colori svolazzavano tra fiori altrettanto colorati in mezzo al prato verde acceso.
Un lungo tavolo era coperto da una tovaglia candida dai bordi ornati in pizzo, dove sovrastava un grande ma non pacchiano centrotavola fatto di fiori e foglie circondato da piatti di porcellana bianca, posate d’argento e bicchieri di cristallo.
I due bambini indossavano gli abiti più belli che avevano. Lei un vestitino giallo chiaro a fiori bianchi e il suo fratellino più piccolo dei pantaloni scuri e una camicia bianca, con tanto di cravattina rossa. I due osservavano i genitori correre da un lato all’altro del tavolo e fare avanti e indietro in casa per apparecchiarlo. Li avevano sentiti parlottare riguardo al fatto che fosse fatto in mogano, ma non avevano idea di cosa significasse. La loro nonna, madre di Katniss, arrivò per prima, par aiutare la figlia maggiore e il genero Peeta con gli ultimi preparativi. I bambini cominciavano ad annoiarsi, così la nonna andò a parlare al telefono e poco dopo spuntarono una giovane ragazza dai lunghi capelli biondi e suo padre, seguiti da un grosso gatto e una capretta. Prim e il nonno dei bambini giocarono insieme con Ranuncolo e Lady, mentre aspettavano l’arrivo degli altri invitati.
Nel giro di pochi minuti arrivò Haymitch insieme alla moglie Mayseelee. Katniss, Peeta e la madre di lei finirono in quel momento di sistemare le ultime cose per il pranzo. I due ragazzi andarono a salutare il loro mentore e la donna abbracciò calorosamente l’amica.
Subito dopo arrivarono Cinna e Portia. Katniss abbracciò come non aveva mai fatto lo stilista e non poté fare a meno di congratularsi ancora e ancora per il matrimonio con Portia, come se il mese prima non avesse già fatto abbastanza.
Effie, scortata da Flavius, Venia e Octavia, osservava compiaciuta il tavolo alzando ogni tanto la tovaglia senza farsi vedere e mandando urletti di gioia.
Finnick e Annie arrivarono poco dopo, salutando e ringraziando chi (tutti) si congratulava per il bambino che la donna teneva imbraccio.
Anche Darius non mancò e subito dopo arrivarono Plutarch e Boggs, Sae la Zozza e sua nipote, il sindaco Undersee, sua moglie e Madge.
Andarono a sedersi a tavola per mangiare. Quel magnifico stufato di agnello che Katniss amava tanto fu seguito da anatra all’arancia, risotto ai funghi e frutta di ogni genere, seguita a ruota da fantastici tartufi e frullati al cioccolato.
La madre di Katniss chiacchierava con Mayseelee e la moglie del sindaco ricordando le splendide giornate passate quando erano giovani, Prim e Rue chiacchieravano di cose da ragazze, Peeta, suo suocero e Finnick ridevano tra di loro, Annie e Katniss si lamentavano delle monellerie combinate dai loro figli con la povera Madge, Cinna e Portia si coccolavano, Effie e Haymitch discutevano animatamente anche se col sorriso sulle labbra, Flavius e Venia avevano annunciato il loro matrimonio e volevano che tutti gli invitati si vestissero di piume, con la disapprovazione di Octavia che scuoteva la testa borbottando.
Passò così qualche ora, quando tutti si zittirono immediatamente. Tutti tranne Katniss, che continuava a chiacchierare con le amiche senza accorgersi del silenzio calato di botto. Madge cercava di indicarle l’inizio del prato, ma lei sembrava non accorgersene. Fu quando Peeta le strinse forte la mano senza distogliere lo sguardo da quel punto in fondo al prato, che Katniss capì che c’era qualcosa che non andava. Si voltò e sbarrò gli occhi. Attraversò lentamente il prato dopo essersi alzata dalla sua sedia altrettanto lentamente, continuando a fissare il nuovo venuto.
Si osservarono per qualche secondo che parve interminabile, poi lei gli buttò le braccia al collo e Gale la strinse forte. L’aveva perdonato. Ora erano amici, amici come prima, forse ancora di più.
  -Guarda chi ti ho portato- esclamò Gale facendo cenno a qualcuno di venire avanti.
Wiress e Beetee camminavano a braccetto. Lei parlottava tra sé e sé e lui si limitava ad annuire di tanto in tanto. A Katniss stavano per venire le lacrime agli occhi, così si diede una scrollata, si voltò, sorrise al marito e invitò i tre nuovi arrivati a sedersi, anche se il pranzo era finito. Potevano restare quanto volevano.
Ora Gale e Peeta sembravano grandi amici, mentre si raccontavano barzellette con gli altri uomini, tra cui Finnick che carezzava i capelli ispidi di Mags.
La bambina e suo fratello giocavano col piccolo Odair quando Cinna e Portia chiesero silenzio ticchettando una forchetta su un bicchiere.
  -Dovremmo dire una cosa- cominciò Cinna –In questa splendida giornata in cui siamo tutti insieme, mi sembra giusto e lecito informarvi che io e Portia aspettiamo un bambino!
Ci furono urla e gridolini di gioia, seguiti da lacrime, abbracci e congratulazioni. E fu con questo clima che trascorse la giornata. Un pranzo in famiglia, una grande, splendida famiglia.
La piccola Mellark osservò la madre. Era felice. E questa volta lo era per davvero, non come voleva farle credere ogni volta che la trovava rannicchiata in un angolino del bosco a piangere. Era veramente felice, perché era circondata dalle persone che amava.
La bambina aprì gli occhi. Si sporse dal letto a castello e sotto di lei trovò il fratellino abbracciato con Ranuncolo sotto le coperte.
Scese la scaletta e raggiunse la camera dei suoi genitori. Peeta ronfava e Katniss aveva le lacrime agli occhi.
Un altro incubo, pensò la piccola.
  -Mamma?- la chiamò. La donna aprì gli occhi e sorrise. Davvero pensava di poterla ingannare così facilmente, con solo un sorriso, come se niente fosse?
  -Che c’è, tesoro?- chiese piano Katniss sorridendo nella penombra della camera.
  -Ho fatto un sogno strano- bisbigliò –ma devo dire che era davvero bellissimo!

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Cabina del Capitano:
Si,come potete vedere l'ora di storia mi fa sentire sempre un po' depressa, poi i miei compagni mi chiedono perchè piango mentre scribacchio durante le interrogazioni degli altri... Bene, visto che è la prima e molto probabilmente l'unica  FF che pubblicherò nella sezione di questa saga che amo, vi chiedo di farmi sapere che ne pensate, le critiche sono le benvenute così come, manco a dirlo, i complimenti u.u 
Recensite, mi raccomando!
BD
  
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