17/04/2008
23 recensioni"L' Apocalisse? Setsuka che scrive una commedia? E i protagonisti della commedia sono Roy e Ed?"
Tranquilli, niente Apocalisse: semplicemente sto male: con la febbre e un occhio cecato dalla congiuntivite ^^
Stamattina mi sono alzata e -invece di dedicarmi alla tesina come dovrei- ho scritto questa shot, ispirata spudoratamente da La scena del contagio, racconto contenuto in La trapunta di marmo di David Leavitt.
Il bello è che un episodio simile è successo veramente al protagonista di questo racconto, la persona -realmente esistita- che odio più al mondo: Alfred Douglas, per chi non lo sapesse l'amante di Oscar Wilde ( mio marito ), ovvero colui che ha rovinato la vita a questo mito.
E come mai una cosa che ha fatto nella sua fanciullezza mi ha ispirato?
Non chiedetemelo, mi vergogno abbastanza ad aver ammesso tutto questo, perciò leggete e commentate ( magari la febbre mi si abbassa XD )
PS: se non avete nulla da fare leggete anche le mie due Drabble su Kingdom Hearts AkuRoku { Vago di passioni } e la NON-RoyAi (almeno che non volete vedercelo) Mirage of blaze ? Mi farete molto felice.
Dedicato a Dimea che mi dedica sempre fin troppe cose, ed è sempre un tesoro
La scena del contagio
( sotto la trapunta di marmo )
[ L'odio corrode la natura come il lichene si attacca alle radici di una pianta.
L'odio dunque è come una malattia: contagiosa. ]
L'odio dunque è come una malattia: contagiosa. ]
Con la sua solita aria spavalda era entrato nella camera da letto dell'appartamento di Central City, dei due giovani Elric.
Alphonse aveva insistito a non farlo entrare nella camera dove il fratello maggiore, a letto, giaceva in preda agli orecchioni.
< Dì la verità Fullmetal, te li sei presi apposta per farti esonerare dal lavoro >
Uno sguardo scocciato fece capolino dalla trapunta che il suo nii-chan si era preoccupato di mettergli per farlo stare al caldo.
< Non sono mica un certo lavativo di un Colonnello di mia conoscenza... anzi... >
Passò l'indice sul labbro inferiore, mentre Mustang si accomodava, sotto lo sguardo severo dell' Elric, sulla sedia vicino alla testata del letto.
< ...credo che lei sia qui per astenersi dal lavoro per un lungo periodo... >
Un ampio sorriso malizioso sulle labbra rosse prima di formulare la domanda retorica.
< ...o sbaglio? >
< Figurati! >
Lo derise il Colonnello accavallando le gambe.
Lo guardò con malizia a sua volta prima di dar vita a velenose parole.
< Un misero fagiolino non può certo infettare un adulto grande... > escluse volontariamente il "grosso" < ...e vaccinato>
< Ringrazi che non sono in forma o gli avrei ficcato un cuscino in bocca per soffocarla >
< La tua dolcezza è commovente Acciaio >
Tossì spinto dalla malattia, Edward.
< Per favore però non morirmi davanti >
< In verità ho tossito per diffondere nell'aria i bacilli degli orecchioni >
< Ma davvero? >
Domandò scettico l'altro, alzando il nero sopracciglio.
< No. E' che sono allergico a lei Mustang >
< Che onore Elric >
< La smetta di fare lo spiritoso o le tossisco davvero in faccia >
< Ma che paura... con la pressione che ti ritrovi dubito che ce la faresti persino ad alzarti con un braccio >
< Mi sta provocando Colonnello? >
Questa volto il sopracciglio del biondo s'alzò accompagnato da un ghigno.
Il silenzioso sorriso divertito del superiore lo stimolò a continuare.
< Guardi che lei sta giocando col fuoco >
Le risa si inalberarono nella stanza.
< Questa è buona Acciaio... il Flame alchemist che gioca col fuoco... ne hai di creatività >
< Guardi che non c' è nulla da ridere, anche lei è umano dopotutto e può rimaner scottato >
< Oh ma io sono speciale >
Un altro riso s' inalzò dal letto.
< Anche lei ne ha di fantasia Mustang >
< Non era una battuta la mia, ma la pura constatazione della realtà >
< Mustang dica la verità: lei va quotidianamente al reparto santi-droga e invece di bruciarla gliela fanno smaltire a lei, vero? >
< Non ci dormi la notte per fare queste uscite, ammettilo >
< Si figuri se non dormo per lei >
< Non mi stupirebbe >
Provocazione pesante.
Da suicida.
< Le donne non le danno più retta e prova a buttarsi sull'altra sponda, Mustang? >
Ma la lingua di Edward Elric sapeva combattere anche senza i suoi arti.
< E' il tuo sogno proibito, Acciaio? >
< Le piacerebbe, eh? >
< Sai che è scortese rispondere a una domanda con un'altra domanda? >
< E' quello che lei sta facendo >
< Oh ma io posso, o meglio, l'ho fatto consapevolmente >
< E perché io non posso farlo consapevolmente? >
Si avvicina audace al malato, prima di dare la risposta, che -è certo- non lascierà indifferente Elric, e farà divertire lui.
< Perché tu sei un fagiolino alle mie dipendenze >
Gli occhi dorati si dilatano.
Ma nessuno sfogo di rabbia, solo un evidente sorriso che non promette nulla di buono ( o si? )
< Ora mi ha stancato Mustang! >
E non è un'ultimatum.
E' la sua invettiva da guerra.
Alza coperta e lenzuolo gettandoli sopra l' alchimista di Fuoco, intrappolandolo nella sua morsa. Con una spinta siete entrambi sotto le coperte: lui in ginocchio, tu seduto.
Scintille dagli occhi dorati a quelli neri.
Vi provocate con un sorriso.
Roy Mustang sta aspettando la mossa del nemico in questo frangente di secondi.
Il respiro ricco di bacilli si fonde al fiato del Colonnello e sfiora le sue labbra; e Edward Elric passa all'attacco.
La lingua del biondino accarezza le labbra dell'uomo che lo guarda con stupito divertimento mentre l'altro tiene gli occhi chiusi, mentre distende la saliva prima sul labbro inferiore di Mustang, poi passa al labbro superiore.
Un fugace scambio di sguardi, si aspetta la mossa successiva. Edward si prende il tempo necessario per gustarsi l'espressione dell'altro; e poi... scacco matto al re! Con occhi chiusi si è addentrato impavido nella sua bocca, che passiva -quasi con gusto masochistico- si gusta il colpo che il biondino gli sta infierendo, accettando felice lo scambio di saliva, che Acciaio si premura di far risultare dell'abbondanza giusta per far effetto.
Ma c' è un altra realtà sotto questo duello: Ed si sta divertendo a far danzare la lingua di Mustang, che si lascia accompagnare senza minima opposizione, irritando - e non leggermente- Fullmetal che si danna di render il contatto più intimo, e... soffocante.
Quando i primi gemiti sfuggono dalle bocche, negli stomaci si sentono immaginarie farfalle volare, sbattere le ali freneticamente, contro le pareti di carne. E' anche... come se qualcosa di freddo, come un ghiacciolo, scendesse su e giù per gli intestini, perdendosi nel complesso labirinto, per poi uscire, all'altezza dell'inguine, ma è a questo punto che si separano le bocche, quando il respiro s' è fatto troppo corto e qualcuno sorride vittorioso per il contagio inferto: non ha vie di fuga dalla malattia.
E la scena del passionale crimine è coperta da una trapunta di marmo, per quanto solida e sicura.
< Ops... credo d'averla infettata Colonnello >
< Oh... temo di dover rimanere qui, non posso uscire e andar a contagiare altri >
Gli occhi antracite accarezzando il pigiama nero di Elric, e la fantasia va oltre quel misero tessuto.
< Temo che te ne pentirai Fullmetal >
< Io non credo proprio... >
Cade all'indietro -di sua volontà- sul materasso.
< Sai una cosa Elric? >
< Dica >
Invita, tenendo lo sguardo malizioso incatenato all'altro.
< Ci sono momenti in cui ti adoro >