Oggi è Halloween, proprio il momento adatto per una festa in maschera? Da cosa si travestiranno i nostri personaggi?
 
Sofis_


Cari miei Nephilim,
siete invitati a casa mia per una festa in maschera. Vestitevi come le vostre peggiori paure, vedete di sorprendermi.
Il sommo stregone di New York,
Magnus Bane.
PS: Un bacio al mio zuccherino.
Alec all’ultima frase era diventato tutto rosso, più che un umano sembrava un peperone.
-Wow, che bello un’altra festa! – Esclamò Izzy.
-Già, un’altra festa, in maschera per altro e vuole anche che ci vestiamo con le nostre paure. Non poteva lasciarci libera scelta? –
-Se non vuoi vestirti come la tua più grande paura, Calry, vestiti da ape e dì di aver paura di quello, nessuno sospetterebbe mai che non sia la verità. – Disse con voce annoiata Jace.
-Parla quello che ha paura delle anatre. – Borbottò la rossa.
-Non dire così! Sono esseri infernali quelle cose. Stupidi uccelli assetati di sangue, mai fidarsi di un’anatra! –
- Se lo dici tu, io vado a studiare il mio costume, a stasera. – Disse Isabelle, sparendo, poi, dietro la porta della biblioteca.
-Vado anche io. – Disse Alec, che era rimasto in silenzio per quel tempo, ma tanto Alec sta sempre in silenzio.
- Idem. – Disse il biondo.
Lasciarono Clary da sola nella biblioteca.
-E adesso da cosa  mi travesto? – Disse esasperata.
Qualche ora dopo …
Jace era stato il primo ad arrivare, la sua scelta era stata ovvia, un’anatra; lo disgustava il fatto di essere travestito in quel modo, ma lo sapevano tutti qual’era la sua più grande paura, chi poteva ingannare? All’ultimo momento si era aggiunto anche Simon, che si era travestito da … forse non era proprio un travestimento, più che altro era un cartello attaccato al collo con scritto Game Over. “Nerd, semplicemente nerd. “ Aveva pensato Jace.
Poi si era aggiunta anche Isabelle con vestito corto a forma di cuore; Jace non aveva fatto domande. Era arrivato anche Alec, con un cappello a forma di orologio e ricoperto di foto in bianco e nero, il passato.
Infine Clary, era vestita da, ehm, era vestita di nero, completamente. Jace non capiva, forse era il buio.
-Da cosa sei travestita? – Fu Simon a parlare.
-Ho paura di ciò che non posso vedere, perché? –
-Niente, non capivo. –
Tutti insieme si incamminarono verso casa di Magnus, non si rivolsero la parola finché non arrivarono davanti alla casa dello stregone, lì lui li accolse, sfavillante come sempre, ma senza travestimento.
-Perché tu non sei travestito? – Chiese subito Jace.
-Perché io sono il padrone di casa. Alec tu vieni con me e voi altri, su su disperdetevi. –
I ragazzi fecero come aveva detto Magnus, Simon ed Isabelle si buttarono in pista, Jace e Calry intanto osservavano l’ambiente.  Era sui toni arancione e nero, ed era molto bello, con zucche e ragnatele, non per forza finte.
-Perché hai paura di ciò che non puoi vedere? – Chiese d’un tratto Jace.
-Perché ho paura di ciò che succederà, con Sebastian e altro, ho molta paura e tutto ciò non lo posso vedere, non posso prevedere il futuro, se qualcuno starà male o morirà, che succederà? –
-Non lo so. – Detto questo la prese e la baciò con dolcezza nonostante l’impaccio creato dal becco che si era attaccato al naso.
-Hey! Voi due ! Smettete di fare i piccioncini e venite in pista! –
Con un sorriso si diressero verso la pista da ballo e lì ballarono per tutta la notte, per poi tornare all’Istituto stanchi morti.



Felice Halloween dalla vostra Sofis_ Morgenstern!